Anticancro e malattie degenerative – Parte 2 di 2

 

Intervento di Erica F. Poli – Serata “Guarire”, secondo appuntamento. Parte 2 di 2.

Parte 1 a questo link.

 

Affrontare una patologia tumorale da un’ottica integrata significa occuparsi del terreno.

Per stimolare le risorse bisogna combattere l’infiammazione, con esercizio fisico e alimentazione che fa uso di tè verde, spezie aromatiche, funghi giapponesi.

L’alimentazione odierna è pro-infiammatoria, a causa degli zuccheri semplici, i dolci e le farine bianche.

Gli zuccheri semplici creano dipendenza, creano un picco glicemico che stimola l’insulina che a sua volta stimola la proliferazione cellulare.

Un altro fattore importante è la mente. Le cellule natural killer rispondono alle emozioni.

E’ molto pericolo per la salute accusarsi di essere la causa delle proprie malattie o soffrire a livello emotivo.

Ci sono personalità più propizie al cancro, sono quelle che si reprimono, che vivono in modo distaccato distaccato e soffrono di solitudine.

La mindfullness emozionale è una tecnica che fa uso di stati mentali consapevoli, visualizzazione, respirazione, unitamente al lavoro con le emozioni. Ci insegna a restare presenti con tutto quello che c’è, con il cuore aperto.

E’ scientificamente dimostrato che le emozioni influenzano lo stato cellulare degli organi, arrivando a causare infiammazioni.

Che l’emozione sia al centro della lesione tumorale, è il concetto espresso dalla visione di Hamer, ma si può verificare sul campo attraverso la pratica medica.

Alcune persone riescono ad attivare la capacità di invertire il processo della malattia, ad attivare l’autoguarigione, altre persone invece non ci riescono.

Esistono alimenti anticancro avvalorati, come: curcuma, tè verdi, funghi giapponesi, frutti di bosco, spezie e odori, zenzero, crocifere, soia, probiotici.

Utile anche il digiuno.

Le persone più longeve hanno in comune che:
– mangiano poco
– sanno lasciar andare i conflitti

Nell’alzheimer, parkinson, sclerosi multipla e varie malattie degenerative, c’è da considerare il ruolo del DHA che è collegato all’attivazione della corteccia prefrontale.

Il DHA è una chiave degli Omega 3, ma di solito non riusciamo a incrementarlo sufficientemente con l’alimentazione. Esso è implicato nell’energia della cellula.

I mitocondri sono ereditati per linea materna. Essi producono pacchetti energetici e radicali liberi, regolando la vitalità della cellula, sia quando deve morire sia quando deve riprodursi. Esso quindi è implicato sia nei processi tumorali sia nelle malattie degenerative.

BDNF è un fattore di crescita che serve per la neuropplasticità ossia la capacità del cervello di cambiare le proprie reti neuronali e quindi le credenze.

 

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