Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

08. L’ARTE DI MUOVERE I PROPRI SOGNI

Esiste un posto segreto dentro ognuno di noi, un luogo fecondo in cui germoglia ricchezza e abbondanza. Scoprirlo fa la differenza. Ritrovarlo, ancor di più. Da lì sgorgano sogni, i nostri desideri più intimi, quelle immagini lucide, che parlano il linguaggio sottile del cuore e che poco hanno a che dire con i timori della mente. Eppure nella gran parte dei casi, più che seguire questa energia pura, lasciandoci guidare fiduciosamente lungo la rotta esistenziale, diventa più semplice desistere all’incedere degli eventi, riparandoci sotto il manto spesso delle nostre ansie giornaliere, incastrati in uno stato di sofferenza continuo. La vita è movimento e questo è quanto ognuno di noi ormai sa, conosce. Ma conoscere è diverso da comprendere, ossia dal prendere e dall’abbracciare profondamente dentro di sé, per entrare ed essere flusso di quell’energia tenace che non si esprime con la voce degli affanni, della paura e dell’incapacità di muoversi, ma al contrario è urlo di creazione nell’essere presenti nel qui e ora del nostro mondo emotivo.

Ci siamo mai fermati per un solo attimo a pensare se la strada percorsa sin oggi sia quella giusta? Se le scelte maturate siano state funzionali al nostro reale benessere e le esperienze che stiamo vivendo ne siano diretta emanazione energetica? Ma, soprattutto, se stiamo assecondando realmente il movimento dei nostri sogni?

Esiste un’arte che nulla ha a che vedere con la semplice costruzione materiale, è un’arte più profonda che mira alla bellezza, al prendere coscienza dentro di sé di quanto, il più delle volte, si viva una vita mossa dalla paura forsennata del futuro, della perdita e delle mancanze. Quest’arte è un strumento trasformativo che ognuno possiede, ma che pochi riescono a utilizzare rettamente. È l’arte di riconoscere, generare e muovere i propri sogni nella direzione della fede, della più piena fiducia che il meglio per noi debba sempre accadere e che seppur le esperienze fin oggi vissute siano state dolorose o negative, ciò non può che allargare semplicemente il nostro sguardo verso una consapevolezza più ampia circa ciò che ci ha mosso e ci muove.

La vita non è un nemico da combattere e da cui proteggerci. Il vero nemico è la paura di vivere veramente, di gioire, di mutare e di lasciare ogni nostra più sciocca certezza per aprirci al nuovo, a ciò che di noi non conosciamo e che può renderci realmente liberi dai fili dell’attaccamento alle cose, alle situazioni e alle persone intorno a noi. Solo da questa prospettiva diviene possibile utilizzare gli strumenti alchemici dell’Anima per il passaggio da uno stato di inconsapevole presenza a quello che è invece la “pura presenza a sé”.

È lì che ogni cosa inizia a muoversi, è quello il luogo in cui l’infinito prende contatto con noi e viceversa, il punto di informazione fondamentale che ci dà la possibilità di cambiare totalmente rotta e di muovere l’energia della vita. Esso sgorga dall’oggi, da ciò che si è nell’attimo presente, dall’ascolto e dal peso che diamo a quello che stiamo vivendo e a ciò che dobbiamo ancora vivere. Non nell’ansia e nel timore, ma come magico passaggio evolutivo verso una condizione di pienezza dell’essere realmente padroni del modo in cui vogliamo sentirci.

Questa è la vera presenza: sapere cosa stiamo scegliendo, dove stiamo andando e come stiamo vivendo le nostre esperienze nel bene e nel male. Ciò ci dona anche la misura della qualità e il peso del tempo che ci concediamo. Il tempo è vento che non ritorna più e non rimane, se non in quella memoria che amplifica i toni della paura, quando è vissuto senza consapevolezza. Al contrario la presenza ci offre la possibilità di gustare pienamente degli attimi, dei minuti e delle ore che ci sono concessi; diventano depositari di storie, emozioni e cambiamento nell’inseguire ciò che è realmente importante per noi.

Il mio augurio per questo nuovo inizio è un’esortazione alla vita, a quella vita vera che non si compie nel restare fermi e nel lasciar scorrere tutto, ma nell’essere acqua che fluisce nel movimento e che mantiene fermo il timone dell’esistenza scegliendo la rotta dei sogni. E la meta rimane l’amore, la chiave di ogni vera rivoluzione.

Buon cammino verso un luminoso 2018.

Carmen Di Muro

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1 commento su “08. L’ARTE DI MUOVERE I PROPRI SOGNI”

  1. Grazie. Articolo che pone bianco su nero, in modo puntuale una e tante verità. Un testo vero, profondo e nella sua semplicità ricco di contenuto evoluto.

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