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39. STATI D’ANIMO E COLORI

14/11/17

Il nostro mondo interiore è una tavolozza vivente di colori: pensieri, sentimenti, fantasie, azioni e reazioni hanno determinate corrispondenze cromatiche. Con esse, in genere senza rendercene conto, dipingiamo la nostra vita.

Le variazioni nella lunghezza d’onda della luce e i sottili mutamenti di frequenza, interpretati dal cervello come colori, sono in risonanza con le vibrazioni e pulsioni elettromagnetiche che costituiscono l’essere umano. Fra stati d’animo e colori esistono perciò collegamenti a livello inconscio non solo di carattere psicologico e simbolico ancestrali, quali il blu (notte = riposo) e il giallo (giorno = attività) o il rosso (sangue = attacco, aggressività) e il verde (natura = difesa, autoconservazione); esistono anche precise corrispondenze di carattere energetico.

Ogni stato d’animo ha dunque una “frequenza vibratoria” e di conseguenza un colore. Del resto questo «linguaggio emozionale dell’inconscio» (Max Lüscher) affiora con evidenza nelle espressioni che usiamo più comunemente: vivere una vita grigia, essere di umore nero, vedere rosso, restare al verde, andare in bianco… Istintivamente sentiamo l’invidia come gialla, la rabbia verde, la paura blu e la felicità rosa.

Conoscere la corrispondenza cromatica del proprio stato d’animo può, di conseguenza, tradursi in un’esperienza utile, perché tramite i colori appropriati siamo in grado di potenziare, moderare o equilibrare, secondo le necessità, i sentimenti che proviamo in ciascuna situazione e che determinano il nostro modo di agire. Non è necessario (anche se sempre consigliabile) ricorrere alla visualizzazione cromatica, basta procurarsi e portare con sé un piccolo oggetto del colore giusto, capace di provocare in noi, alla semplice vista, la reazione emotiva che desideriamo (calma, sicurezza o coraggio). Oppure si sceglie consapevolmente il colore dell’indumento che è bene indossare in quella determinata occasione.

Facciamo qualche esempio. In generale i colori complementari (rosso-verde, giallo-viola, blu-arancione) si equilibrano naturalmente, in base alla logica contrapposizione tra colori caldi (rosso, arancione, giallo), che hanno effetti stimolanti ed eccitanti, e colori freddi o freschi (verde, blu, viola), che tendono a sedare e a rallentare. A essi si aggiungono i cosiddetti colori neutri, quali il nero, il bianco e il grigio, che producono comunque determinate sensazioni e reazioni.

Esempio n. 1

Chi si trova impegnato in un’azione di una certa importanza, che richiede dinamismo, risultati consistenti a breve termine e magari competizione, vibra nella dimensione emotiva ed energetica del rosso. La scelta consapevole di questo colore può accrescere la grinta e la voglia di vincere. L’aggiunta dell’oro significa unire alla forza la saggezza, incanalando così l’energia nel modo migliore. D’altro canto, poiché un eccesso di eccitazione nervosa può facilmente degenerare in aggressività, il verde costituisce il rimedio naturale, in quanto complementare, apportatore di calma e di riequilibrio (la sua frequenza è quella dell’organismo in stato di quiete); inoltre rafforza la volontà di operare, alimentando perseveranza e una giusta fiducia in se stessi.

peri-rosso

Optare per l’arancione permette di stemperare l’impulsività (la presenza del giallo richiama la dimensione logica e razionale, propria dell’emisfero sinistro del cervello) e nello stesso tempo rafforza l’ottimismo. Momenti di eccessivo stress possono essere arginati con il turchese, che aiuta in situazioni in cui ci sentiamo insicuri e riequilibra quando siamo mentalmente iperattivi, grazie alle proprietà depurative del verde e rilassanti del blu.

peri-turchese

Esempio n. 2

Chi si predispone con un certo entusiasmo a un’attività, in particolare altruistica, o anche a una relazione potenzialmente significativa per la propria vita sentimentale, si trova nella frequenza dell’arancione. Perciò con questo colore si possono rafforzare notevolmente le doti di socievolezza. L’arancione infatti positivizza i sentimenti e suscita gioia, vivacità e allegria, per l’eccellente sinergia fisica e mentale (energia del rosso e chiarezza del giallo). Inoltre favorisce la comunicazione, che può essere resa più incisiva e profonda tramite il blu, adatto a chi svolge con passione un’attività socialmente utile e a chi intende stabilire legami profondi con gli altri. Particolari corrispondenze collegano non solo i due colori complementari, ma anche i rispettivi chakra (della pancia, sede delle emozioni, e della gola, sede dei suoni-parole).

Il verde apporta equilibrio nella comunicazione, una naturale simpatia e amore, mentre il rosa accresce il senso di comprensione e accoglienza, generando gentilezza e tenerezza. Anche il marrone contribuisce a creare un sentimento di accoglienza, perché ha un effetto rassicurante che deriva da un richiamo inconscio alla terra, al legno e alla casa come elementi schietti, concreti e protettivi.

peri-marroni

Per rendere più personale o intimo il rapporto, si può ricorrere al viola, che nelle tonalità più scure indirizza verso la spiritualità, mentre in quelle più chiare verso la sessualità.

Esempio n. 3

Chi deve parlare in pubblico entra nella dimensione espressiva della comunicazione, rappresentata dal blu. Indossare questo colore può decisamente essergli d’aiuto, ma l’ideale sarebbe ricorrere al turchese, perché genera non solo calma grazie al blu e fiducia in se stessi, propria del verde, ma soprattutto favorisce il parlare a cuore aperto, creando armonia con gli interlocutori.

Naturalmente non deve mancare la complementarità del giallo, che produce chiarezza mentale, senza dimenticare l’arancione, che conferisce vivacità e gaiezza al discorso, alimentando il clima d’intesa con una carica di buonumore.

Esempio n. 4

Chi si trova alle soglie di un cambiamento in genere vibra con la frequenza del giallo. Questo colore infatti reca in sé la ricerca del nuovo, una forte energia espansiva a cui corrisponde un desidero di cambiamento. Lo caratterizzano anche estroversione, spinta alla comunicazione e all’affermazione dell’io. Dal momento che in primo luogo rappresenta la dimensione razionale e la chiarezza mentale, è bene rafforzarne la presenza, per compiere le necessarie scelte nel modo migliore, ricorrendo anche al viola, simbolo per eccellenza del cambiamento e della trasformazione, unito alla saggezza dell’oro.

peri-giallo

Anche il verde aiuta a prendere le decisioni col giusto equilibrio, mentre il rosa può alleggerire la tensione, suggerendo una certa levità e spensieratezza nel “voltar pagina”. La volontà di una pagina bianca e nuova, tutta da scrivere, è rafforzata naturalmente anche dal bianco, che porta in sé il desiderio di una svolta importante, di una nuova fase della vita e insieme fiducia nel futuro e negli altri, sentimento che può essere intensificato con il verde e con l’ottimismo rivitalizzante dell’arancione.

Anche il grigio, in quanto espressione di dubbio e di prudenza, di naturale passaggio tra due realtà (il nero e il bianco) e lo stesso nero, come momento di transizione, di necessario distacco e isolamento, potrebbero concorrere a ponderare una scelta importante sul proprio cammino. Tuttavia è meglio non indugiare troppo su questi due colori, utili per una breve pausa meditativa che richieda libertà da condizionamenti esterni, ma a lungo andare devitalizzanti, perché generano facilmente paura e pessimismo.

peri-grigio

Qui abbiamo preso in considerazione solo quattro situazioni tipiche in una prospettiva generale. Ovviamente ognuno potrebbe trovarsi a viverle con quelle varianti caratteriali ed emotive che lo distinguono dagli altri. Si sa, per esempio, che gli estroversi amano i colori caldi e gli introversi quelli freddi, così come i gioiosi prediligono i colori brillanti, mentre i depressi e i malinconici propendono per quelli scuri (che invece dovrebbero evitare!). Tuttavia, anche se l’occhio umano arriva a distinguere fino a duecento sfumature cromatiche, le circostanze quotidiane in cui ci troviamo ad agire e reagire non credo presentino tale varietà. I colori sono dentro di noi come un linguaggio ancestrale (come i suoni) e, malgrado le sfumature personali, conservano valenze universali. Conoscerle significa perciò conoscerci e comunicare con un linguaggio non solo di suoni, ma anche di luce.

Cesare Peri

 

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