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46. IL RESPIRO: L’ESSENZA VITALE

Ci sono persone in grado di nutrirsi solo di prana (“energia vitale” che permea l’intero Universo visibile e invisibile), possiamo quindi affermare che l’unica cosa di cui l’essere umano ha realmente bisogno per vivere è il respiro. Questa verità è tanto più “vera” quanto più la propria consapevolezza si approssima all’essenziale, modificando, di conseguenza, anche il metabolismo del corpo; in caso contrario, tutto sarà conformato in base alle proprie convinzioni/percezioni da cui nasceranno altri bisogni/dipendenze quali la sicurezza, l’approvazione, il riconoscimento, la ricchezza, il potere, il successo, oltre naturalmente all’alimentazione e a tutto ciò che crediamo indispensabile per sopravvivere… che condizioneranno inevitabilmente le nostre intenzioni… che condizioneranno inevitabilmente le nostre azioni… che condizioneranno inevitabilmente l’evolversi della nostra esistenza.

Al di là dello stato di consapevolezza, è comunque innegabile l’importanza vitale del respiro sia perché, a differenza di qualunque altra cosa, bastano solo pochi minuti in assenza di esso per morire, sia perché dalla sua regolazione (dalla respirazione corta/veloce a quella lenta/profonda, e viceversa) ne traggono beneficio/danno il corpo, la mente… nonché l’esistenza stessa creata proprio attraverso il nostro stato psicofisicoemotivo (Legge di Attrazione/Risonanza).

Ci sono diverse tecniche per rilassare il respiro tra cui la meditazione, la visualizzazione e il training autogeno… ma quella che risulta essere in assoluto la più semplice a livello teorico, e allo stesso tempo la più complicata da mettere in pratica, appartiene a uno stato di consapevolezza superiore in cui si è semplicemente la partenza e l’arrivo del proprio viaggio (tutto il resto è esistenza umana – ciò che creiamo attraverso paure, bisogni, giudizi, rancori, sensi di colpa, autocritica, stati d’animo, pensieri, parole, azioni, percezioni e reazioni emotive). Questa verità fa concentrare intenzioni, convinzioni e percezioni verso l’unica cosa realmente importante nell’attimo presente: il proprio respiro.

Inoltre, chiudendo gli occhi per non avere distrazioni, possiamo dedicarci completamente all’ascolto del Cuore provando tutto l’amore, la benedizione e la gratitudine che merita questo meraviglioso Maestro che dimora e governa il nostro preziosissimo Tempio.

Tanto più saremo consapevoli di questa realtà, tanto più sarà semplice restare in questa dimensione senza venire continuamente portati altrove dalla mente e dalle sue dinamiche…

Ma nulla vieta, a chi non ha raggiunto tale consapevolezza, il potersi ritagliarsi spazi e momenti per sé (terminate tutte le mansioni e gli impegni quotidiani) da dedicare a questa pratica al fine di elevare le proprie vibrazioni psicoemotive e riequilibrare il proprio potere creativo: In questo caso può essere utile aiutarsi con delle visualizzazioni, dei suoni rilassanti o immergendosi direttamente nella natura per migliorare la durata nonché l’efficacia della pratica.

Un altro aspetto del respiro da tenere in considerazione, oltre al ritmo, è la qualità dell’energia che inspiriamo attraverso pensieri, parole, immagini, percezioni, convinzioni e intenzioni nei confronti di ciò che ci circonda e soprattutto nei confronti di noi stessi… perché noi beneficiamo della stessa qualità di energia che introduciamo.

Se l’energia che inspiriamo vibra alle frequenze dell’amore, della benedizione, della pace e della gratitudine, queste saranno le frequenze dell’energia che circolerà dentro di noi, infondendo ovunque benessere/armonia ovvero salute. Se le frequenze che inspiriamo sono di odio, rancore, rabbia, paura e dolore, queste saranno le frequenze di cui il corpo si nutrirà/permeerà, creando malessere ovvero malattie/somatizzazioni (messaggi che il nostro corpo ci invia per informarci di ciò che gli stiamo trasmettendo).

Quindi, riassumendo il tutto, è buona prassi respirare in modo profondo e rilassato, mantenendo quanto più possibile (soprattutto nei momenti rigeneranti in cui ci nutriamo, in quelli che precedono il sonno e in quelli successivi al risveglio) un elevato grado di vibrazioni attraverso l’amore, la benedizione e la gratitudine verso tutto ciò che è/siamo.

Lorenzo Capuano

 

 

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