Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

53. INDIVIDUO E NAZIONE

Lo abbiamo sentito, ascoltato, intuito centinaia di volte: “ogni cosa è collegata”, “come sopra, così sotto”… eppure questa verità è ben lungi dall’essere riconosciuta dall’attuale tessuto sociale. Sono pochi coloro che, infatti, pensano a se stessi come a delle “nazioni” in miniatura, e collegano il modo in cui gestiscono le proprie risorse con il modo in cui la Nazione cui appartengono gestisce le risorse pubbliche.

Una nuova società sarà possibile quando gli individui agiranno in modo nuovo, e con essi le famiglie, i gruppi di lavoro e così via. Non è possibile imporre dall’esterno un ritmo che, invece, è espressione di una dimensione interiore. Una nuova consapevolezza porta infatti ad esprimere sul piano esteriore nuove scelte; è qui che entra in gioco la Legge del “come fuori, così dentro”… significa che ciascuno di noi, con il suo modo di essere e di gestire la propria vita, contribuisce alla creazione di una determinata realtà sociale, politica ed economica.

53_natQuello che possiamo chiederci, quindi, è: “in che modo gestisco le mie risorse durante la giornata?”

Come ci poniamo e in che modo esplichiamo l’ambito del nostro lavoro e dei nostri obblighi? A cosa diamo importanza nei nostri risultati lavorativi?

Come gestiamo il denaro, che tipo di importanza gli diamo… come gestiamo le nostre stesse risorse compresa la salute sul piano fisico?

Che tipo di qualità mettiamo nei rapporti con gli altri… siamo aggressivi, invadiamo lo spazio altrui, o siamo aperti alla diversità, e coltiviamo il reciproco benessere?

In che modo usiamo il tempo libero… che tipo di interessi coltiviamo?

Quanto ci prendiamo cura degli amici, dei famigliari, e instauriamo rapporti di crescita reciproca?

Dedichiamo tempo e attenzione alla crescita della nostra coscienza, alla meditazione, ai momenti di raccolta interiore?

Riusciamo ad assecondare i ritmi della giornata, ad occuparci dei nostri doveri in modo costruttivo e coscienzioso, a rispettare le nostre energie?

Se non siamo noi per primi ad avere un atteggiamento costruttivo ed etico nell’ambito del lavoro, del settore del tempo libero, della spiritualità/religione, del rapporto con gli altri che vivono al di fuori del nostro “confine”… perché mai dobbiamo aspettarci che sia la nazione in cui viviamo ad avere una corretta gestione delle risorse?

Il vero cambiamento parte da ciascuno di noi!..

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Lascia un commento con Facebook