Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

61. PENSIERI ED ENERGIA

Spesso cerchiamo di aiutare qualcuno in difficoltà mandandogli “energia”… oppure, nei gruppi di guarigione, si inviano collettivamente pensieri di luce e amore alle persone e alle situazioni nel mondo.

60_aAnche se l’intento è dei migliori, tuttavia inviare energia non è sempre innocuo. Spesso, infatti, non si tiene conto che “l’energia è neutra”, cioè essa accresce ciò che trova al suo arrivo.

Riportiamo a tal proposito le parole del Maestro D.K. (detto il Tibetano):

“Oggi le persone che operano solo mentalmente e che senza muoversi diffondono pensieri d’amore nel mondo, crogiolandosi così nella bellezza del loro idealismo (frequentemente senza fare alcuno sforzo fisico equilibrante per porre fine all’attuale situazione con la giusta scelta, lo strenuo sacrificio ed il servizio) in realtà non sono utili a nessuno tranne che a se stessi. Vi sono coloro che inviano pensieri d’amore al gruppo di uomini malvagi responsabili del disastro mondiale, credendo in questo modo d’influenzarli per il bene. Vorrei ricordare loro che l’amore è essenzialmente una potenza o energia impersonale, i cui effetti dipendono dal tipo di forma con cui entrano in contatto e sulla quale esercitano un influsso. Perciò, riversandosi sulla natura egoista e materialista, non farà altro che accrescere il desiderio e promuovere una maggiore aggressione allo scopo di acquisire, incoraggiando così la natura inferiore, deformando la vera espressione dell’amore ed accrescendo

l’attività malvagia. Riversandosi sugli altruisti, i puri e i disinteressati, favorirà la realtà e il vero amore. Questi sono punti che il servitore bene intenzionato, ma occultamente ignorante, dovrebbe ricordare…”

Cosa fare, allora, se vogliamo aiutare qualcuno che si trova in una situazione negativa?

La scienza dello spirito ci dice che non dobbiamo inviargli pensieri di luce, amore o energia in generale, ma dobbiamo semmai visualizzare la persona come se stesse bene, e mettesse in atto le sue migliori qualità. L’ideale sarebbe conoscere comunque l’individuo e sapere quali potrebbero essere i suoi valori positivi per rafforzarne le vibrazioni.

60_bIl fatto è che ogni pensiero non è mai fine a se stesso ma prende vita da noi, che siamo i suoi genitori, e continua ad esistere in un certo arco di tempo e spazio. Ogni nostro pensiero è rivestito di una certa qualitàforma-materia, e come tale va ad aggiungersi ad un campo informativo più vasto con cui è in risonanza.

Visualizzare una persona come se si comportasse in modo corretto, in base alle sue migliori qualità, significa dare energia a uno stato di positività, significa dare energia a una forma-pensiero costruttiva che viene posta accanto alla persona stessa.

Quando la persona assumerà, anche solo per un istante, un atteggiamento di apertura e ricettività, in risonanza con tale forma pensiero, potrà riceverne la qualità, in via intensificata.

Ma deve essere la persona ad operare un cambio di vibrazione, ad aprire la porta ai buoni sentimenti… noi non possiamo forzare, con il pensiero o le nostre aspettative, il suo atteggiamento, per non operare interferenze karmiche di qualunque natura, e rispettarne il percorso evolutivo.

Tutto questo ci fa rendere conto che il principio vale anche al negativo: ogni volta che, per risentimento o rabbia, ricalchiamo con il pensiero e le parole le qualità distruttive di una persona, in qualche modo stiamo nutrendo il campo energetico negativo da cui essa “attinge” la sua negatività, e così lo rafforziamo. Ecco perché il criticismo fa danni molto profondi, crea blocchi energetici e può portare perfino alla malattia chi ne è bersaglio. La critica danneggia chi la subisce, quindi, ma anche chi la fa… perché le azioni comportano effetti, e le azioni non sono solo quelle che facciamo con il nostro corpo fisico, ma anche quelle che attiviamo con il corpo emotivo (emozioni) e mentale (pensieri).

Camilla Ripani

www.anima.tv

FONTI

I Signori della Fiamma di Francesco e Gabriella Varetto

Yogasutra di Patanjali

Esteriorizzazione della Gerarchia di A.A. Bailey..

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