Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

62. SULL’AMORE

In questo periodo di caldo e di primavera inoltrata, dove i sensi e il cuore sono inondati e nutriti dalla Luce del Sole, vogliamo dedicare un pensiero all’amore, in tutte le sue forme… Ecco quindi una carrellata veloce di quello che gli autori, più o meno noti, ci hanno donato in merito…

Scrive Roberto Maria Sassone nel post Il dono di sé:

“Chi è in contatto con la sua intima natura sente l’esperienza dell’amore come uno stato del suo essere. L’amore è un’energia che ha un vero potere di trasformazione e chi ama non può fare a meno di amare. Non è un dovere morale, non è un atteggiamento esteriore, ma esprime la fedeltà a se stessi.

[…] E’ facile comprendere che l’amore non può essere uno stato sentimentale costruito su buoni sentimenti, maun’esperienza di contatto reale con se stessi. Chi percepisce se stesso con angoscia, con senso di colpa, con riprovazione, non può amarsi. Il primo passo è la conoscenza di sé, l’accettazione dei propri lati oscuri ed il perdono dei propri errori”.

Nel seguente video, Attilio Piazza ci fa capire che è solo un nostro limite quello di credere di avere buone ragioni per smettere di amare… perché in realtà non è possibile:

Il mistico indiano Osho afferma:

“…l’Amore è molto più difficile: è danzare con qualcun’altro. E’ necessario l’altro per conoscere cosa sia la danza. Adattarsi a qualcuno è una grande arte; creare un’armonia tra due persone… due persone significano due mondi diversi. Quando due mondi si avvicinano è naturale che si scontrano, è difficile creare armonia. L’amore è armonia. E la felicità, l’armonia e il benessere fioriscono solo dall’amore. Imparate ad amare. Non abbiate fretta per il matrimonio, imparate prima ad amare, diventate grandi amanti”.

Manuela Racci ci parla invece della trasformazione alchemica dell’amore…:

Ed è sempre la nostra Manuela Racci che con profonda commozione scrive un articolo su una storia d’amore immortale, quella di Abelardo ed Eloisa…

Qui la prima parte.

Qui la seconda.

L’amore nel suo senso più profondo e spirituale, è anche quello espresso dal seguente scritto, tratto dal “Profumo del sorriso” di Francesco e Gabriella Varetto, insegnanti di meditazione:

“…Abbiamo compreso che:

– Il desiderio di possesso e di felicità è desiderio, e non amore.

– Il desiderio di essere amati non è amore.

– Il desiderio di un rapporto esclusivo che esige contraccambio non è amore.

Abbiamo capito che amare significa:

– Affermare gli altri e non se stessi

– Perdere completamente di vista se stessi per comprendere ciò di cui hanno veramente bisogno gli altri.

– Lasciare completamente liberi gli altri nel fare le esperienze di cui hanno bisogno per evolvere.

L’Amore

– è una radiazione spontanea che non chiede mai nulla, ma che dona incessantemente (con intelligenza)

– è identificazione con gli altri

– è porsi dal loro punto di vista per comprenderli

– è una spinta costante per comprendere e aiutare il Piano divino ad attuarsi”.

Desideriamo chiudere questo post con una splendida poesia di Khalil Gibran, dedicata all’amore:

61_a“Allora Almitra disse: parlaci dell’Amore.

E lui sollevò la stessa e scrutò il popolo e su di esso calò una grande quiete. E con voce ferma disse:

Quando l’amore vi chiama, seguitelo.

Anche se le sue vie sono dure e scoscese.

E quando le sue ali vi avvolgeranno, affidatevi a lui.

Anche se la sua lama, nascosta tra le piume vi può ferire.

E quando vi parla, abbiate fede in lui,

Anche se la sua voce può distruggere i vostri sogni come il vento del nord devasta il giardino.

Poiché l’amore come vi incorona così vi crocifigge.

E come vi fa fiorire così vi reciderà.

Come sale alla vostra sommità e accarezza i più teneri rami che fremono al sole,

Così scenderà alle vostre radici e le scuoterà fin dove si avvinghiano alla terra.

Come covoni di grano vi accoglie in sé.

Vi batte finché non sarete spogli.

Vi staccia per liberarvi dai gusci.

Vi macina per farvi neve.

Vi lavora come pasta fin quando non siate cedevoli.

E vi affida alla sua sacra fiamma perché siate il pane sacro della mensa di Dio.

Tutto questo compie in voi l’amore, affinché possiate conoscere i segreti del vostro cuore e in questa conoscenza farvi frammento del cuore della vita.

Ma se per paura cercherete nell’amore unicamente la pace e il piacere,

Allora meglio sarà per voi coprire la vostra nudità e uscire dall’aia dell’amore,

Nel mondo senza stagioni, dove riderete ma non tutto il vostro riso e piangerete, ma non

tutte le vostre lacrime.

L’amore non da nulla fuorché sé stesso e non attinge che da se stesso.

L’amore non possiede né vorrebbe essere posseduto;

Poiché l’amore basta all’amore.

Quando amate non dovreste dire:”Ho Dio nel cuore”, ma piuttosto, “Io sono nel cuore di Dio”.

E non crediate di guidare l’amore, perché se vi ritiene degni è lui che vi guida.

L’amore non vuole che compiersi.

Ma se amate e se è inevitabile che abbiate desideri, i vostri desideri hanno da essere questi:

Dissolversi e imitare lo scorrere del ruscello che canta la sua melodia nella notte.

Conoscere la pena di troppa tenerezza.

Essere trafitti dalla vostra stessa comprensione d’amore,

E sanguinare condiscendenti e gioiosi.

Destarsi all’alba con cuore alato e rendere grazie per un altro giorno d’amore;

Riposare nell’ora del meriggio e meditare sull’estasi d’amore;

Grati, rincasare la sera;

E addormentarsi con una preghiera in cuore per l’amato e un canto di lode sulle labbra”…

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