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100. SCONTI SUI LIBRI: A CHE PREZZO?

100. SCONTI SUI LIBRI: A CHE PREZZO?

A partire dal primo settembre 2011 è entrata in vigore la legge Levi sull’editoria. In base alla nuova normativa si possono applicare sconti sui libri non oltre il 15% rispetto al prezzo di copertina (salvo occasioni quali fiere di settore, vendita per istituti o associazioni no profit ecc. dove si può alzare il tetto di sconto).

Il testo completo del disegno di legge si trova a questo link

L’intento dichiarato della legge è di aiutare gli editori e le piccole librerie, quest’ultime spesso penalizzate per le offerte di ipersconto praticate dalla rivendita online e dai grandi editori che, di fatto, sono anche venditori e quindi hanno un maggior raggio di azione sulla scontistica.

Alcuni consumatori, invece, mostrano preoccupazione, asserendo che a pagare in tutto questo sia l’acquirente finale il quale non potrà più usufruire di promozioni o “sconti selvaggi”.

anima.tv, che pubblica online diverso materiale tra articoli e video in forma gratuita, è la WebTV del Gruppo Animache, tra le varie, gestisce anche due librerie e Milano (Libreria Ecumenica e Libreria Esosterica), oltre alla casa editrice Anima Edizioni. Siamo quindi ben consapevoli delle dinamiche e delle difficoltà che quotidianamente attanagliano librerie e piccoli editori.

Riportiamo, a tal proposito, il commento di Jonathan Falcone(Gruppo Anima e Anima Edizioni) che ci spiega come funziona il mercato:

… Purtroppo gli sconti “uccidono” le piccole librerie che acquistano dai distributori con il 30% lordo di sconto e pertanto non possono di certo realizzare sconti se vogliono sopravvivere, e ”uccidono” i piccoli editori ai quali i distributori/promotori (appunto per realizzare a loro volta gli sconti alle grosse catene) impongono uno sconto all’acquisto che arriva sino 70% al quale vanno aggiunti i costi industriali (20%) e le royalties all’autore (8/10%). Paradossalmente vi sono casi nel quale l’editore ha un utile del 0%… Che ce ne facciamo degli sconti se poi le uniche librerie e gli unici editori che sopravvivono sono monopolizzati?

Da una parte, c’è la richiesta di un mercato basato sulla conquista di un maggior numero di consumatori, dove a vincere e a muovere il “gioco” sono soprattutto i “best-seller”. Dall’altra, c’è una realtà fatta di piccole librerie e case editrici minori, una realtà dove a contare sono il rapporto diretto con il lettore, come anche la proposta di testi più “particolari”.

Ci chiediamo se un giorno prevarrà un settore sull’altro, oppure se riusciremo davvero a trovare un punto di incontro.

Camilla Ripani
www.anima.tv..

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