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78. LA DIPENDENZA

Se pensiamo che la dipendenza riguardi solo chi fa uso di droghe e alcool, o chi ha un atteggiamento compulsivo nei riguardi del cibo, facciamo un grande errore. La dipendenza, infatti, accade anche nell’ambito dei rapporti amorosi, del lavoro o… della stessa spiritualità!

Per quanto riguarda le relazione, ad esempio, tipico di alcune donne è restare in un rapporto anche se questo provoca sofferenza, o se ci sono segnali che non promettono nulla di buono… perché tanto “lui cambierà”. Se il rapporto entra in crisi o finisce, la donna che soffre di “dipendenza d’amore” si sentirà praticamente morire, convinta di aver perso la sua anima gemella (dimenticando che il “vero amore” non è mai fonte di sofferenza!).

78Famoso, a questo riguardo, è il testo Donne che amano troppo di Robin Norwood. Un altro testo utile per comprendere e superare le dinamiche dei rapporti, e per ricostruire una sana affettività con se stessi, è Verso il vero amore di Marie Lise Labontè.

La stessa dinamica, come accennato, accade anche nel campo dellaspiritualità. Ci sono persone che letteralmente si “attaccano” a un percorso o a un “guru”. Lungi da noi criticare (anzi!) il valore dell’impegno quotidiano all’interno di un percorso formativo, e l’importanza di avere una “guida” che ci aiuti a sviluppare maggiore coscienza. Tuttavia, al solito, non è il “cosa” ma il “come” a fare la differenza.

Come riconoscere allora quando un insegnamento è veramente costruttivo? “Semplice”: farà in modo che noi non ci attacchiamo. Farà in modo che non abbiamo bisogno di esso per camminare nella vita o prendere le nostre decisioni. Farà in modo che saremo concentrati su di noi (non in modo egoistico ma adulto), e ci aiuterà a divenire maggiormente responsabili.

Chiaramente, sta soprattutto a noi stessi dosare i nostri comportamenti. Anche quando non è l’esperienza in sé a essere “negativa”, il fatto che ci “attacchiamo” a essa ci fa cadere nella dipendenza.

Alla base di tutti gli atteggiamenti di dipendenza (sia verso sostanze fisiche sia verso situazioni o persone), gli studiosi in ambito psicologico e spirituale affermano che c’è una carenza di stima, una mancanza di amore per se stessi, spesso “appresa” durante l’infanzia.

Per questo è importante conoscersi e instaurare un dialogo di verità e di comunicazione intima con ogni parte di sé. Da ciò ne scaturisce un senso di equilibrio che verrà poi espresso anche nelle relazioni con gli altri. Pensare che sia il viceversa, è spesso un’illusione che porta a dipendere dall’oggetto esterno (persona o esperienza che sia) pur di “stare bene”.

Un prodotto multimediale molto interessante, che ci aiuta a comprendere che il mondo “là fuori” è il risultato di quello che siamo “dentro”, è il DVD+libro Alchimia Contemporanea di Salvatore Brizzi. Ecco un video dell’autore il quale ci presenta gli argomenti di cui si occupa:

Buon inizio di 2011 da parte di tutta la Redazione di anima.tv, con l’augurio che possiate avere amore per voi stessi, e condividerlo attorno a voi.

Camilla Ripani
www.anima.tv

Link al video di Salvatore Brizzi, citato nell’articolo, nel caso non fosse visibile nella pagina.



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