Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

144. LE CHIAMANO “SCIE CHIMICHE”

«Cerchi gli extraterrestri?» mi disse una volta un amico, mentre fissavo lo sguardo in direzione delle nuvole.
«No, cerco il cielo».
«E quello che stai guardando cos’è?» rispose sarcastico.
«Vorrei tanto saperlo anch’io».
«Sei proprio strana» commentò.
«Questo non è il cielo che ho conosciuto da bambina» spiegai.
«L’inquinamento non aiuta» commentò il mio amico, sicuro di aver trovato il tema centrale del mio disappunto.
«Guarda quelle scie lassù. Non sono normali. Le chiamano ‘scie chimiche‘. Sembra immettano nell’aria metalli pesanti e altre sostanze che poi respiriamo…» aggiunsi.
«Scie chimiche? Ma cosa dici, quelle sono normali scie di condensa lasciate dagli aerei. Non sarà che guardi troppa fantascienza?»
«Guardo il cielo» sottolineai.
«A me sembra che sia tutto normale. È sempre stato così» disse.
«Non direi. Quando ero bambina le scie di condensa lasciate dagli aerei sparivano dopo pochi istanti. Oggi, invece, sempre più spesso si allargano fino a coprire tutto il visibile. Ecco, come quelle strisce lattiginose, proprio lassù».
«Cara, ti confondi, quelle non sono scie allargate, ma strati di nuvole».
«Guarda quella scia appena lasciata da un aereo» lo invitai.
«Cosa dovrei guardare?»
«Guardala con me, per almeno un paio di minuti…»
«… Caspita, ma è vero, comincia a espandersi!» esclamò il mio amico.
«Infatti. Si espande, e continua a farlo. Alla fine il cielo viene ricoperto da una patina lattiginosa…»
«E ora a cosa pensi?» mi chiese, questa volta con tono meno sarcastico.
«Penso a un’antica profezia degli Hopi. Dice che il tempo della purificazione arriverà dopo che le ragnatele si stenderanno nel cielo».
«È vero, sembrano ragnatele… Tu credi che sia in arrivo un giudizio finale?»
«Credo che siamo noi gli artefici del futuro. Ma dobbiamo aprire gli occhi, ritrovare lo stupore nel nostro sguardo e accorgerci. Se nessuno si accorge del cielo, che speranza abbiamo di accorgerci di tutto il resto?»

Camilla Ripani

Articolo pubblicato su AnimaNews
www.animaeventi.com

Fonte per l’img:
sgra.org..

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