Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

263. IL GUERRIERO, LA MINDFULNESS E…

IL GUERRIERO, LA MINDFULNESS E LA PSICOTERAPIA

Essere nella Mindfulness vuol dire essere nella piena coscienza di ciò che esiste momento per momento, dentro e fuori di noi. Questa condizione si acquisisce attraverso una pratica costante, non soltanto collegata al tempo circoscritto della meditazione da seduti, ma anche nella vita quotidiana, durante le azioni che compiamo, ponendo l’attenzione sul respiro e osservando i processi che si svolgono in noi.

La nuda attenzione è uno stato in cui siamo di fronte all’esperienza della vita senza filtri, senza interpretazioni. Prendiamo semplicemente atto di ciò che sta avvenendo e proprio perché non mettiamo filtri spesso appare ciò che era nascosto.

Appaiono emozioni, ricordi, parti celate di noi, oppure vediamo nell’altro il vero atteggiamento con cui ci parla o si rivolge a noi.

Tutto questo materiale appare alla nuda coscienza e viene accolto con chiarezza e senza giudizio.

La nuda attenzione diventa così uno strumento efficacissimo che unisce la psicoterapia alla meditazione.

Nel processo che avviene in psicoterapia, soprattutto le terapie bioenergetiche che prendono in considerazione l’organismo nella sua interezza, emerge molto materiale emozionale che a volte non riesce a essere gestito in maniera funzionale dal terapeuta e/o dal paziente. La nuda attenzione che si raggiunge attraverso la mindfulness consente di essere nell’emozione senza perdere la propria Presenza.

Dice Mark Epstein che “il compito della terapia diventa quello di imparare in che modo stare in compagnia di quelle emozioni. È qui che ancora una volta la meditazione può dimostrarsi di grande utilità. Come al terapeuta, anche al paziente non viene mai insegnato veramente a prestare attenzione nel modo più proficuo. In particolare quando un paziente sta facendo esperienza di un’emozione difficile, il metodo della nuda attenzione può essere della massima utilità per contrastare le abituali tendenze ad agire o a ignorare i veri sentimenti in gioco” (Pensieri Senza Un Pensatore, pag 171, Ubaldini).

Per tale motivo la via d’integrazione tra psicoterapia corporea e mindfulness psicosomatica ormai è il futuro, le cui tracce iniziano già a essere evidenti nel presente.

Roberto Maria Sassone

 

LibroEducazione    LibroGuerriero    LibroLaRicerca

 

Credits Img..

1 commento su “263. IL GUERRIERO, LA MINDFULNESS E…”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Lascia un commento con Facebook