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148. I VERI FATTORI DI MAGGIOR DURATA DELLA VITA

LETTERA: COME MAI LA GENTE IN PASSATO MORIVA PIÙ GIOVANE?

Ciao Valdo, sto usando i tuoi consigli e divulgando il tuo sapere. Ieri sera, però, a un mio amico ho fatto fatica a rispondere a questa obiezione. Come mai con l’alimentazione in uso comune la massa della gente ora vive più anni rispetto al passato, quando la gente moriva con molti anni in meno, tipo 45-50? Per favore delucidami. Grazie.
Daniele

RISPOSTA

POVERTÀ, IGNORANZA, GUERRE

Ciao Daniele. Quando si fanno statistiche sulla longevità della gente occorre prendere in considerazione molti fattori. Negli anni dei grandi conflitti mondiali, tanto per fare un esempio, la perdita di vite umane giovani sui vari fronti era notevolissima, e faceva sicuramente abbassare il livello di sopravvivenza media. Ovvio poi che l’ignoranza in diversi campi predominava. Non si conoscevano le vitamine, gli ormoni, i minerali organicati, e tante altre cose. Le epidemie di febbre spagnola poi venivano contrastate con l’aspirina, per cui i malati cadevano come mosche.

CARENZE DI IGIENE NELLE ABITAZIONI E NELLE CITTÀ

Ma la questione reale sta soprattutto nelle carenze di igiene abitativa che caratterizzavano il vivere nelle comunità umane del passato. Prima che il grande igienista tedesco Max Pettenkofer ideasse, disegnasse e imponesse la realizzazione di canali di scolo nei maggiori centri cittadini, puoi solo immaginare il livello di sporcizia che contraddistingueva la vita di allora. Senza contare la carenza di acqua corrente nelle abitazioni. Del resto già ci avevano pensato gli antichi Romani a dare il buon esempio e ad apportare grandi progressi mediante una sistematica costruzione di acquedotti, terme, vespasiani, stadi, strade e canali.

IL BUON ESEMPIO DI THOMAS PARR

Nessuno nega che negli ultimi cento anni ci sia stato il raddoppio della durata di vita media. Ma non è questione di semplice cibo e tanto meno questione di interventi medici o di vaccinazioni. Migliore approvvigionamento idrico, miglioramenti notevoli nei servizi igienico-sanitari e cose di questo genere hanno giocato un ruolo essenziale.

Secondo le ricerche condotte ad Harvard, il limite della durata massima di vita per l’uomo sta intorno ai 140-170 anni, per cui abbiamo tuttora margini di miglioramento. Del resto Thomas Parr (1483-1635), giardiniere vegetariano di casa reale inglese, ci ha indicato con dovizia di particolari la giusta strada.

MEDICINA E DIETOLOGIA NON HANNO GRANDI MERITI SULL’INCREMENTO DELLA LONGEVITÀ

Fu questo tipo di migliorie, oltre che il progressivo crescere delle conoscenze nei vari settori, a giocare un ruolo determinante nell’allungamento della vita umana. Pertanto ritengo sviante e riduttivo pensare che fattori tipo l’uso di pozioni mediche o l’alimentazione odierna, quale essa sia, possano essere presi come fattori di maggiore longevità.

Valdo Vaccaro

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