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155. I FATTORI PRIMARI DI SALUTE

ESERCIZIO FISICO

L’esercizio fisico, oltre che per il rafforzamento dei muscoli, è il miglior metodo naturale di accelerazione della circolazione del sangue e di spinta espulsiva dei rifiuti intasanti fuori dal sistema.

L’esercizio è altrettanto importante come la dieta. Senza esercizio non possiamo digerire bene i nostri cibi, per quanto essi siano ottimi. La reazione chimica dei muscoli durante l’azione è di carattere acidificante. La causa diretta della fatica risultante dall’esercizio è l’acido lattico, la cui sorgente è il glicogeno immagazzinato nel fegato.

Un’eccessiva accumulazione di acido lattico nel sangue è la risultante di un’insufficiente ossigenazione, cioè di una inadeguata cattura di ossigeno da parte del sistema, oppure è conseguenza di una dieta sbagliata dove:

  1. il contenuto di ferro e sodio nel sangue è sotto la norma;
  2. l’assorbimento di ossigeno e lo scarico di acido carbonico si sono ridotti;
  3. l’acido lattico si è accumulato nei muscoli e li rende rigidi e stanchi.

È per questo che assume grande importanza la dieta, particolarmente per gli atleti impegnati in duri allenamenti e competizioni sportive. È basilare in questi casi mantenere un alto grado di alcalinità nel sangue, evitando come la peste i cibi acidificanti, tipo carne, pesce, latte e formaggi, uova e legumi, cercando il proprio supercarburante in un quotidiano rifornimento di frutta e di foglie verdi.

Le tribù Hindu che vivono alle pendici dell’Himalaya si nutrono di diete frugali, prive di qualsiasi traccia di carne, e ciononostante posseggono una incredibile stamina, una resistenza allo sforzo che sbalordisce regolarmente gli alpinisti occidentali.

Tener presente che uno degli esercizi più semplici, salubri ed efficaci, non è affatto quello che si fa in palestra, con l’aiuto di attrezzi speciali e complicati, ma è la camminata all’aria aperta.

Pure il nuoto in acque dolci e meglio ancora in acqua salata, o in piscina coperta nei mesi invernali, è da classificare tra le migliori forme di esercizio.

RIPOSO

Un riposo e un sonno adeguati sono assolutamente indispensabili per proteggere l’alcalinità del sangue, perché i rifiuti del corpo vengono eliminati soprattutto durante le ore di riposo e di sonno, e il corpo viene costantemente alcalinizzato durante il sonno.

SOLE

Quanto poi al sole, esso è da prendere ogniqualvolta ce lo possiamo concedere. Il sole è da cercare, da inseguire, da bramare, salvo che non si viva in mezzo al deserto. «Dove il sole non entra, entra il medico» dice un antico proverbio. E i più alti livelli di mortalità avvengono nelle vie strette e senza sole delle città, oppure nelle abitazioni esposte a settentrione.

Il risultato di una insufficiente esposizione ai raggi solari è che la fibrina e i globuli rossi diminuiscono in quantità, mentre il siero, o la porzione acquosa e chiara del sangue, aumenta, provocando leucemia, fenomeno degenerativo caratterizzato da aumento abnorme di globuli bianchi.

Una frequente esposizione del corpo nudo alla luce del sole e all’aria aperta dà un grande contributo al sistema nello svolgimento corretto delle funzioni corporali, e assicura nel contempo una accurata distribuzione del sangue.

Come non bastasse, la miracolosa luce solare è anche il miglior germicida esistente. Solo che questa preziosissima medicina naturale ha il grave difetto di essere gratuita, di non costare nulla. Consigliare il sole e prescrivere il sole non fa guadagnare niente a nessuno. Ecco allora i consigli non disinteressati, i continui ammonimenti sulla fascia dell’ozono, sulla necessità di creme protettive, di occhiali protettivi e di pastiglie per la salute dell’epidermide.

ARIA FRESCA

Anche l’aria fresca non costa niente, e viene dunque giudicata mediocre e difettosa dai produttori di profumi, di aria condizionata, di deumidificatori, di ionizzatori. Ma l’aria fresca è carica di magnetismo e di ossigeno vitalizzante, componenti importanti per il mantenimento della vitalità e la prevenzione della malattia.

La vita è dopotutto un processo chimico di combustione, dove il sangue si unisce all’aria inalata per esalare vapore acqueo e acido carbonico. Se la fornitura di aria viene interrotta, l’uomo muore nel giro di appena 3-5 minuti per soffocamento.

È importantissimo dormire con le finestre aperte o almeno socchiuse. È proprio durante la notte che i polmoni raddoppiano il loro sforzo di inalare il massimo di ossigeno al fine di ricaricare la dinamo umana. È col sonno che riacquistiamo una rinnovata energia nervosa.

Una regolare attività fisica all’aria aperta durante tutte le stagioni dell’anno, e tanti bei sonni ristoratori con ossigenazioni notturne, sono fattori determinanti e insostituibili per preservare la salute e prolungare possibilmente la vita.

ACQUA

Accanto all’aria aperta occorre menzionare le «chiare, fresche e dolci acque» di sorgente, meglio se di alta montagna, ce ne scusi Francesco Petrarca.

La purificazione del corpo umano non deriva affatto dal bere acqua e spruzzarla all’interno del tubo digerente come fosse una tubazione fognaria da ripulire. La purificazione interna dell’organismo è un processo elettrochimico gestito dalle cellule viventi. I prodotti di scarto (acido urico, acido carbonico, acido solforico) devono essere combinati con elementi alcalini, principalmente sodio e calcio, prima di essere raccolti dalla corrente sanguigna e trasportati ai reni per l’escrezione.

L’idea e la diffusa convinzione che le acque dure e le acque mineralizzate siano benefiche sorgenti di calcio e di minerali, e dunque ottima bevanda per arricchire il corpo, e che all’opposto le acque leggere (scarse o prive di minerali) siano pessime dissolvitrici dei nostri minerali interni, non hanno davvero alcun fondamento.

Il calcio è di grande importanza come contrastante chimico dell’acidità. Ma, per risultare benefico, deve essere fornito nella sua forma organica, quella medesima che possiede all’interno della frutta e delle verdure al naturale. In pratica, il calcio buono e assimilabile è soltanto quello tipico di una semplice dieta frugale a base di frutta e vegetali, libera da sali inorganici, priva di spezie e di condimenti stimolanti.

La pura acqua distillata, il massimo della leggerezza e della purezza, tende a prolungare la vita poiché previene l’ossificazione delle arterie e risparmia lavoro ai reni. Diventa persino un ottimo solvente naturale all’interno e all’esterno del corpo.

La pioggia e la neve sono acqua distillata naturale, bevibili a precipitazione avanzata, quando la

sporcizia biosferica sia stata diluita dalle prime raffiche d’acqua. A chi si sente delicato e sensibile, basterà filtrare l’acqua piovana e imbottigliarla come bevanda numero uno, ma pur sempre seconda alla bevanda vera dell’uomo che rimane l’acqua biologica contenuta nella frutta, leggera al pari dell’acqua distillata, e in più accompagnata da tutti gli elementi classici della vitalità.

L’uomo non è per natura grande bevitore d’acqua, salvo che non si tratti di situazioni di emergenza. Non è nemmeno un bevitore di vino o di altre bevande «proibite», sia ben chiaro, ma questo è un altro discorso.

Se uno mangia i cibi giusti del crudismo vegetariano, avrà poca sete, e sorriderà dei dieci o venti bicchieri al giorno proposti tuttora da insensati consiglieri. È soltanto il consumo di carne e di cibi salati che crea situazioni di sete abnorme.

Pure gli animali liberi che si alimentano con l’erba dei prati, quali i conigli selvatici e le lepri, non badano affatto a dissetarsi troppo con l’acqua.

Valdo Vaccaro

Estrato dal mio libro Alimentazione Naturale 2

Alimentazione Naturale 2 Valdo Vaccaro..

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