Il mistero dei cerchi nel grano

Simboli immensi dalla stupefacente complessità geometrica compaiono nel corso di poche ore notturne sui campi di tutto il mondo. Chi sono gli artefici? Come vengono creati? Qual è il loro significato? Che cosa sono le “sfere di luce” riportate da molte testimonianze?

Come un mite deserto di sabbia, dello stesso colore è l’immenso deserto di grano dei campi nel Wiltshire inglese. Tra dolci colline, leggere dune di spighe dorate, là in mezzo al deserto, sorge la cattedrale: un “tempio temporaneo” che esisterà fino all’arrivo della falce del tempo, creato per accogliere consapevoli o inconsapevoli pellegrini che da tutto il pianeta giungono ad ammirarli.

L’incontro con le persone che da anni vivono con i cerchi nel grano è particolarissimo: è come se il tempo trascorso a contatto diretto dei cerchi avesse educato in loro le doti di disponibilità e gentilezza. Tra le piante piegate al suolo di un crop circle ci si avvicina con un senso di familiarità, senza la necessità di presentazioni affrettate. E’ come se un unico scopo ci avesse tutti attirati qui, calamitati alla ricerca di qualcosa d’importante, del mistero e dello sconosciuto, o forse di qualcosa affine alla cosa per noi più importante: la conoscenza di sé stessi.

Probabilmente l’obiettivo più importante dei cerchi nel grano è proprio quello di permettere l’avvicinamento di persone provenienti da luoghi ed esperienze diversi: sicuramente i creatori dei cerchi sanno della grande importanza delle proprie creazioni!

Il primo giorno d’agosto ci siamo recati nel cerchio a spirale di Pewsey, apparso il 17 luglio 2002. In uno splendido pomeriggio di sole, una formazione dalle caratteristiche notevoli: la perfetta piegatura degli steli, disposti in fasci di piante piegate dolcemente al suolo e sovrapposti nei modi più imprevedibili, la presenza di numerose mosche morte, attaccate saldamente alle spighe delle piante erette lungo i bordi esterni e lungo i limiti dei settori interni della formazione.

Chiunque si può domandare come e chi o cosa abbia potuto realizzare la propria strepitosa opera nel corso di una notte inglese, senza ottenerne una risposta definitiva. Poco dopo il nostro arrivo siamo stati raggiunti “a sorpresa” da Bert Janssen e Janet Ossebaard, due ricercatori olandesi che da anni s’interessano al fenomeno. Loro ci hanno parlato della propria esperienza con le cosiddette “sfere di luce”, un fenomeno che sembra essere in stretta connessione con i cerchi nel grano.

E’ notevole rendersi conto come moltissime persone abbiano raggiunto i luoghi che da anni vedono con maggiore frequenza il manifestarsi dei crop circle, trovandosi poi faccia a faccia con questi misteriosi avvistamenti di luci. Una zona situata tra le colline della Vale of Pewsey sembra essere particolarmente associata a queste testimonianze: all’interno dei campi coltivati di quest’area sono ospitate ogni anno le più belle e complesse formazioni che possiamo incontrare.

Ci dice Bert: “Avevo deciso di venire qua in Inghilterra solo per un anno e poi ritornare a casa, ma a quell’anno ne seguì un altro e un altro ancora. Da allora rimasi sempre più affascinato dai cerchi nel grano e adesso sono convinto che questo sia un fenomeno dawero importante. Sono fortemente colpito dalla forma dei cerchi e penso che quando ne guardi il disegno, molti messaggi sono in grado di comunicare con noi. L’unico problema è che comunicano su un livello non razionale e non puoi dire che questo è A, questo è B o questo è C. Credo sia una sorta di comunicazione subliminale, dove le informazioni penetrano in noi, più o meno inconsciamente. Quello che occorre fare quando si entra in un cerchio è guardarlo, guardarne la forma da terra. L’unica cosa importante è cercare di ‘assorbirne’ la forma e le caratteristiche geometriche. E’ poi bellissimo volare sui campi e scattare fotografie dall’alto: osservando un cerchio o la sua fotografia gli si permette di ‘entrare in noi’!

Oltre ai crop circle, io ho avuto la possibilità di vedere personalmente una sfera di luce qualche anno fa, durante la mia permanenza inglese. Sono rimasto molto stupito e affascinato da questa esperienza e durante gli anni successivi ho collezionato molti filmati di persone che erano riuscite a riprenderle. Ho poi riunito questi filmati all’interno di un documentario per far vedere al mondo quello che realmente succede: se cerchi di coglierne l’essenza hai l’impressione che queste luci posseggano una particolare forma di intelligenza… Non è unicamente il manifestarsi di un evento naturale, come un fulmine o la pioggia. C’è qualcosa di più che continua ad affascinarmi e spero che chiunque, se verrà a visitare questi luoghi, possa avere la fortuna di vedere personalmente queste sfere di luce”.

Continua Janet: “II fenomeno delle luci collegate al manifestarsi dei cerchi nel grano è una cosa molto interessante. Ho addirittura notato durante gli anni come in molte occasioni le luci sembrino interagire con le persone che le vedono. E’ come se esistesse una comunicazione a livello mentale e molte volte ci sono stati casi di gruppi di persone all’interno dei quali solo qualcuno vedeva queste luci mentre altri non le vedevano. Questa è davvero una cosa strana, lo ho avuto una simile esperienza insieme con un amico: eravamo andati a passare una nottata su Knap Hill nel Wiltshire e sono stata svegliata alle cinque del mattino da un urlo che diceva: ‘Guarda quella luce, guarda quella luce!’ lo risposi: ‘Ma quale luce?’ E lui quasi impazzì e mi disse: ‘Ma come fai a non vederla?!’ Semplicemente per me non c’era.
Un’esperienza del genere è accaduta a molte altre persone ed è una situazione su cui riflettere.

Potrebbe significare che queste luci possiedono una lunghezza d’onda appena al di fuori dello spettro percepibile dall’occhio umano, ed alcuni occhi possono essere più sensibili di altri… ma questa spiegazione non mi convince, lo sono convinta che queste luci siano i creatori dei cerchi: abbiamo moltissime fotografie e filmati in cui si possono notare strane sfere di luce, entrare ed uscire da formazioni nel grano. Esistono molti testimoni oculari che hanno visto queste cose e l’ingegnere olandese Eltjo Haselhoff, nell’ottobre del 2000, ha scientificamente dimostrato come i cerchi nel grano da lui studiati siano stati creati da sorgenti elettromagnetiche poste pochi metri sopra il terreno. Uno studio perciò che avvalora nel modo più assoluto i racconti di moltissime persone.

In un’altra occasione, un elicottero militare volava sopra un crop circle a Woodborough Hill, qui in Inghilterra. L’elicottero suppongo fosse alla ricerca delle luci ma ancora non era visibile nulla. Appena però l’elicottero si voltò per andarsene comparve una grande sfera luminosa che uscì dalla formazione. Quando questa apparve, gli uomini avrebbero dovuto vederla con il proprio equipaggiamento, ma non la notarono e volarono via. Per me questa è un’indicazione ulteriore che i creatori dei cerchi nel grano decidono se farsi vedere o meno. Credo che ciò sia sinonimo di una tecnologia evolutissima, di cui non conosco l’origine e di cui non so nulla. Non so come fanno queste sfere di luce a comportarsi così, ma lo fanno.

Se queste luci sono intelligenti, come io credo, ciò potrebbe suggerire o spiegare perché solo alcune persone riescono a vederle ed altre no. lo sento che le puoi vedere solo quando sei pronto, e le vedrai quando loro sentiranno che è giunto il momento nella tua vita di vederle.

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