Il mistero della distruzione degli eucalipti

Gli eucalipti – alberi “giganti” che possono raggiungere i 96 metri – originariamente crescevano soltanto tra Australia e Tasmania. Oggi ormai sono coltivati in tutto il mondo ma il loro habitat naturale, la Styx Valley, è in pericolo a causa della deforestazione. Una deforestazione talvolta inspiegabile, con migliaia di ettari bruciati indiscriminatamente.

Da anni le secolari foreste della Tasmania vengono messe a repentaglio dalle industrie del legno massicio e dei prodotti da esso derivati. In particolare la rinomata Styx Valley, conosciuta anche come Valle dei Giganti, subisce disboscamenti che vanno dai 300 ai 600 ettari all’anno, sotto i colpi incessanti dell’australianaGunns limited e delle giapponesi Oji paper e Nippon paper.

La Styx Valley – situata a sud-ovest dell’isola oceanica, a 70 chilometri dalla capitale Hobart – è la foresta che vanta gli alberi in legno massiccio più alti al mondo. Tra le numerose specie presenti spiccano i plurisecolari eucalipti – nati originariamente proprio in Tasmania – che possono raggiungere addirittura i 96 metri di altezza e che talvolta superano i 400 anni di età. Le foreste in questione sono inoltre teoricamente da proteggere anche a livello istituzionale, in quanto l’Unesco si è in passato già espressa sul loro potenziale status di Patrimonio dell’umanità. A oggi la patata bollente è passata al governo tasmano che solo dal 2004 ha però posto come prioritario il tema della salvaguardia delle foreste dell’isola, e quindi anche della mitica Styx. Il Primo ministro Paul Lennon e il Ministro dei cambiamenti climatici e delle risorse idriche Penny Wong hanno presentato, nell’ultima campagna elettorale, le loro volontà di difesa del patrimonio naturale dell’isola. Tuttavia, a oggi, ben pochi risultati il loro sforzo ha sortito.

Le foreste tasmane, infatti, sono uno dei più grandi bacini continentali di carbone e nei periodi più fruttiferi possono produrre fino a 1200 tonnellate di carbone per ettaro. Purtroppo questa risorsa garantisce rendite estremamente ridotte agli abitanti rispetto agli ingenti guadagni delle industrie. Così la deforestazione indiscriminata non si ferma e continua a uno dei tassi più elevati del pianeta, contribuendo in questo modo anche al peggioramento della situazione climatica globale, problema più che mai sentito e sempre più all’ordine del giorno degli attivisti ambientalisti, anche se troppo spesso dimenticato, invece, nelle sedi istituzionali.

In uno scenario apocalittico, dunque, le fiamme devastano ogni giorno inesorabilmente i terreni dove una volta sorgevano gli alberi simbolo della regione. Il maestoso Eucalyptus regnans, ormai, si ritrova impotente innanzi alle forze distruttive che lo minacciano. Perché non tutelare alberi centenari, originari di una terra e di una cultura di cui sono i custodi?

Anche se l’eucalipto ha caratteristiche che lo rendono uno dei legni migliori per carta e costruzioni, esso ha parecchi impieghi. Non si capisce dunque perché il legno ricavatone non venga utilizzato per gli innumerevoli scopi a cui è adatto (oli, medicinali, ecc.), ma venga esclusivamente usato per la carta o, peggio, al pari di un legno comune? Difficile trovare risposte.

Per questo le associazioni GreenpeaceThe Wilderness Society e Still Wild Still Threatened continuano da tempo la loro battaglia in difesa di un tesoro sia ambientale che economico, che non è soltanto locale, bensì mondiale. La strenua difesa degli ecologisti, arrocati su palafitte costruite in grembo agli alberi più alti, è però messa in pericolo dalla violenta reazione delle imprese e delle autorità che intimidiscono i pacifici “abitanti” degli alberi addirittura con spari, detonazioni e machete, con il rischio estremo di una riedizione tasmana di piazza Tienanmen. E’ degli ultimi giorni la notizia di arresti e abusi da parte della polizia locale contro i manifestanti nella parte sud della Styx, oggi al centro di disboscamenti e proteste.

Le motoseghe non si sono fermate nemmeno di fronte al suggestivo cammino nelle foresta, il Tolkien track, maggiore attrazione turistica della vallata, dedicato all’epico scrittore britannico che così bene rese di pubblico dominio le favolose vicende legate alla magia della foresta, con le sue erbe, le sue foglie, i suoi rimedi naturali, i suoi gnomi e i suoi elfi. E così, impietosa e impunita,prosegue indisturbata l’azione depauperante delle multinazionali, come sempre più attente al profitto che al bene della collettività. Anche l’economia locale ne risente, mentre però fatturato e dividendi crescono. (gv).

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