L’Uomo, la Natura, il Tutto

L’uomo è insito nella natura. E anche nel cosmo. L’amore e la compartecipazione con il Tutto possono condurci all’armonia universale.

Nessuna forma o realtà esistente può considerarsi isolata dal resto della natura. Tuttavia le singole forme energetiche, a vari livelli, partecipano con le forze cosmiche. L’uomo, dotato di coscienza, subisce tali forze, ma al tempo stesso reagisce ed impara con l’esperienza del dolore e della gioia a trasformarle e a trasformarsi. In questo senso, noi tutti, sospinti dall’amore, possiamo contribuire a migliorare e far avanzare la natura stessa verso una dimensione più armonica, nella direzione del BENE.

Tuttavia per realizzare questo compito è assolutamente necessario che si TRASFORMI completamente la nostra coscienza, sia singola che collettiva, verso una diversa percezione delle cose – verso una
diversa MORALITÀ – La consapevolezza di essere noi, esseri umani, partecipi del Tutto deve portarci, a nostro avviso, a vivere in uno spirito di maggiore comprensione e accoglienza degli altri e di una maggiore donazione di noi stessi. La sofferenza di un animale o anche di un filo d’erba, la ferita della natura inquinata o oltraggiata, non può non riguardare anche noi: siamo tutti accomunati dallo stesso
destino, al di là della diversità della natura e delle specie! Tutti figli della Madre Terra.

Per realizzare ciò dobbiamo combattere contro la nostra indifferenza, mossi da un forte attaccamento alla vita, consapevoli di essere accomunati a tutte le altre forme energetiche, con il TUTTO, il visibile e l’invisibile. L’universo è in realtà una sostanza psichica collettiva, caratterizzata da un processo di evoluzione non uniforme, ma ciclico. All’interno di questa realtà esiste un’altra realtà accessibile all’uomo, soltanto attraverso la sua illuminazione interiore: Il risveglio della Kundalini – la coscienza del suo esistere come scintilla del divino.

“In verità vi sono due stati della persona: lo stato di essere in questo mondo e quello di essere
nell’altro mondo. Esiste un terzo stato intermedio dell’essere: quello del sonno. Nello stato intermedio dell’essere egli vede gli altri due: quello di questo mondo e quello dell’aldilà. Quando entra in questo terzo stato dell’essere, poiché esso costituisce un avvicinamento allo stato dell’essere dell’altro mondo: egli li vede entrambi, vede cioè i mali e le gioie… sognando per mezzo dell’irradiazione della sua stessa luce diventa la sua stessa luce.”Brhadaranyaka- Upanishad IV, 3, 9.

Come dire all’apertura del VII Chakra, nella stato di meditazione profonda, si vive nella dimensione dell’estasi e si è luce stessa. Il primo passo che dobbiamo fare nel nostro avanzamento occulto e spirituale è quello di perfezionare la nostra facoltà di vedere lo spirituale nel materiale, l’ideale nel reale, l’anima nel corpo, e tutto ciò senza ignorare la distinzione fra la materia (esteriorità) e lo spirito (interiorità).

L’energia cosmica è la fonte della vita. Tutta la materia vive. Stelle, pianeti, rocce, acque, tutto vibra della vita cosmica. Dobbiamo partecipare della fratellanza cosmica della creazione, imparando a vibrare con questa forza creatrice. La nostra piccola voce deve come risuonare in un canto universale. Ogni materia, ogni oggetto della materia tende verso l’UNO. Dobbiamo preparare le condizioni per la nostra crescita. Ciascuno di noi è in ogni modo responsabile del proprio destino..

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