Per chi suona la campana

Dopo millenni anche la scienza riconosce il principio che tutti gli oggetti sono connessi tra loro e si modificano reciprocamente.

Per secoli scienza occidentale ed esoterismo hanno viaggiato su binari paralleli, occupandosi di ambiti nettamente distinti. La scienza, in particolare la fisica, ha attraversato una lunga e faticosa maturazione, spesso contraddittoria, fatta di tesi, antitesi e sintesi, alla stregua dell’evoluzione del pensiero umano. Sviluppando la mente, l’uomo ha espresso nella fisica, come nel pensiero dominante, il meccanicismo di Newton e Cartesio dove il principio guida è la separatività, la frammentazione, la suddivisione della realtà in categorie sempre più dettagliate.

Differenziare, comparare e catalogare sono infatti facoltà tipiche della mente inferiore. Dopo aver dato fondo alle risorse della mente, la fisica e il pensiero che la sostiene, attraverso intuizioni successive, hanno lambito il mondo dell’anima. L’intuizione è infatti una facoltà dell’anima o mente superiore. Nel secolo scorso, pur non abbandonando il meccanicismo separativo, nella fisica irrompe l’organicismo espresso dalla teoria della relatività e soprattutto dalla meccanica quantistica.

Oltre ad affermare che la materia è energia si scopre che due particelle correlate mantengono continuamente sincronizzate la loro condizione di stato e di moto, indipendentemente dalla distanza e che, modificandone una, anche l’altra varia (Teorema di Bell). Finalmente, la scienza ripropone ciò che i mistici prima e l’esoterismo poi sostengono da millenni: tutte le cose e tutti gli eventi sono interconnessi, collegati tra loro, sono diversi modi di manifestazione della stessa realtà ultima.

Nei piani d’esistenza più sottili e più elevati del fisico questa realtà era nota da millenni a un gran numero di veggenti che ci hanno lasciato ampie testimonianze. La fisica, da qualche decennio, pare muoversi lungo questo antico solco e ci conferma sempre più che il piano fisico è un riflesso di questa unità originale, al suo massimo livello di differenziazione. Questi sviluppi sono il frutto di una transizione evolutiva dell’essere umano, che sottolinea un passaggio sempre più marcato dall’identificazione con la mente, strumento estremo di differenziazione separativa, ad un riconoscimento sempre maggiore di strati di coscienza superiore, in una parola l’anima, potente fattore unificante.

La scienza, incanalata ad esprimere progressivamente un’anima, ci propone una realtà fatta di interrelazioni, dove diviene evidente la responsabilità di ogni individuo, vera e propria particella di una vita più ampia. Ogni singolo pensiero, emozione o azione appena viene in manifestazione, entra in rete e produce effetti su tutto ciò che è collegato. Attraverso la coscienza dell’anima, un uomo nuovo cosciente di questa realtà, diviene progressivamente responsabile e finalmente libero: è per costui che suona la campana..

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