Dieci persone per la rinascita italica

Dieci persone per la rinascita italica

Basterebbero solo dieci persone a cambiare lo stato delle cose in Italia – dieci persone consapevoli di come gli eventi esterni sono riflesso del proprio mondo interiore, dieci persone che incarnano la fiamma dell’Anima…

Dieci persone. Questa è la risposta a una domanda che spesso mi viene rivolta: “Quante persone occorrerebbero per cambiare veramente le cose in Italia?”. Dieci persone.

Di persone che criticano, che accusano, che mostrano lo sfacelo, che svelano le collusioni mafia-politica-economia, che scrivono libri di denuncia… ormai è pieno il Paese. Ma non si trovano dieci persone, solo dieci, che siano portatrici del Fuoco necessario a cambiare veramente le cose.

Devono possedere caratteristiche particolari… molto particolari, perché devono rivelarsi in tutto e per tutto dei monaci-guerrieri, uomini o donne che siano. Chi si limita a criticare e puntare il dito contro qualcuno – per quanto svolga fino a un certo limite un’opera anch’essa necessaria – non può però ancora fregiarsi del titolo di monaco-guerriero, perché il Portatore della Fiamma lavora all’interno di sé, non all’esterno… e come conseguenza del mutamento del suo essere, acquisisce capacità di fare e quindi di avere… e ciò modifica per forza di cose la realtà che lo circonda.

Il mondo è la nostra ombra, non ha esistenza di per se stesso, esiste solo in quanto proiezione di ciò che siamo all’interno. Siamo in una trappola, in una neuro-prigione, perché continuiamo a pensare come oggettivo qualcosa che oggettivo non lo è… e dipende invece esclusivamente da noi che ne siamo i creatori. Creiamo con la nostra parte inconscia, senza volerlo, eppure creiamo. Il monaco-guerriero vuole giungere a creare coscientemente al fine di divenire il Re del suo Regno anziché un servo del Mondo.

Il monaco-guerriero ha cessato di vivere nella superstizione: ha smesso di idolatrare il Mondo come un’entità dotata di vita propria, ha smesso di averne paura, per questo diviene invulnerabile. Sa che il mondo è suo.

Basterebbero dieci persone capaci di sentire questo Fuoco al loro interno istante dopo istante per risollevare lo Spirito Italico. La rinascita del popolo italiano deve obbligatoriamente passare attraverso una rinascita spirituale. Ormai anche i più inetti si sono accorti di quanto sia inefficace puntare a una rinascita economica, politica, sociale… poiché ciò significa continuare a farsi abbagliare dall’illusione esterna. Significa continuare a credere nel Mondo e nel suo potere. Tentare di agire all’esterno, come abbiamo fatto per secoli, vuol dire non aver ancora capito qual è il vero bersaglio.
Il cambiamento deve essere spirituale, interiore, solo allora le sfere economica, politica e sociale saranno costrette ad adattarsi a tale mutamento. L’avere è solo una conseguenza dell’essere, ragion per cui se il popolo muta il suo essere, la situazione esterna, avendo la stessa consistenza di un’ombra, non potrà che rappresentare la proiezione del nuovo essere.

Gli stati interiori di un individuo e gli eventi esterni che lo coinvolgono sono due facce della stessa medaglia.

Lo Spirito Italico è addormentato, sta al monaco-guerriero risvegliarlo… risvegliando prima se stesso a questa nuova realtà interiore, altrimenti ogni azione esteriore sarà priva di efficacia. Come può agire con Forza e per il Bene Comune un individuo che si fa ancora sedurre dal finto potere del Mondo? La vittoria suprema è vincere se stessi, ossia non permettere a nessun evento o condizione di produrre ferite interne, di scalfire l’essere. Questa è conosciuta come «invulnerabilità».

Le nostre azioni sono frutto della paura: la paura di essere aggrediti per strada, la paura di venire licenziati, la paura di non avere soldi a sufficienza, la paura di venire abbandonati dal partner… Le azioni dettate dalla paura non possiedono Forza per definizione, perché sono re-azioni totalmente meccaniche, non azioni.

Su molti siti e su molti libri si gareggia a dare la colpa della nostra situazione di schiavitù psicologica a un Governo Occulto, ai banchieri, a Berlusconi, alla Massoneria… o addirittura agli extraterrestri. Questo è il frutto dell’addormentamento della coscienza umana. Si crede nel Mondo come in un dio, lo si teme e gli si dà la colpa per le nostre disgrazie. Questi sono gli stupidi che combattono le loro stesse ombre credendo che esistano indipendentemente da loro, fornendo così a queste ombre una forza che non posseggono. Il Mondo materiale come nuova religione in cui credere, a cui votare se stessi. Non c’è un sito o un libro che insegni: se vuoi capovolgere la tua nazione devi prima capovolgere te stesso e trasformarti in un monaco-guerriero.

Non sei uno schiavo perché qualcuno ti domina, ma qualcuno ti domina perché sei uno schiavo.

Mi chiedono spesso: Cosa c’è da fare? Chi dobbiamo combattere? La prima cosa da combattere è proprio questa voglia di accusare qualcuno, di trovare un responsabile… il capro espiatorio contro cui scagliarsi. Dobbiamo combattere questa irrefrenabile voglia di fare all’esterno di noi, perché questo desiderio ci infogna maggiormente nella neuro-trappola. Più crediamo al potere del Mondo più questo ci cattura. I giovani stanno confondendo lo Spirito Guerriero – calmo, sereno, colmo d’Amore… ma efficace, implacabile – con la lamentela, l’aggressività e l’odio verso il sistema: credono di essere più svegli perché odiano la religione o il G8, invece sono più intrappolati di coloro che non si interessano a cosa accade nel mondo.

Un uomo che va in giro svelando inquietanti misteri socio-politici non sta realmente creando problemi allo status quo. Chi crea siti o rilascia interviste contro il governo o le famiglie dei banchieri non è un problema per chi detiene il potere, infatti sono fenomeni che vengono tollerati, tenuti sotto controllo ma tollerati.
Un uomo che comincia a sentire di essere il creatore della sua realtà invece è pericoloso. La sua serenità non dipende più da quello che fa il governo oppure dalla crisi economica. Non cerca capri espiatori dentro l’illusione. Si è liberato dalla trappola, allora diventa una scheggia impazzita… fuori controllo… un spina nel fianco.

Ne basterebbero dieci… ma dieci così non si trovano… sono tutti troppo impegnati a fare la guerra a qualcuno. Anche i cosiddetti pacifisti stanno sempre combattendo contro qualcuno, troppo distratti per fermarsi, centrarsi e iniziare a trasformarsi in guerrieri invulnerabili, smettendo di voler fare in maniera scomposta.

Dieci monaci-guerrieri centrati, integri, focalizzati in ogni momento della giornata solo sull’obiettivo di sentire che il mondo è dentro di loro. Dotati di una presenza costante in ogni azione. Dieci persone di tal fatta in giro per l’Italia sarebbero sufficienti per assistere a una rinascita spirituale delle masse… al ritorno dello Spirito Italico.

Salvatore Brizzi
Non Ducor Duco
(non vengo condotto, conduco)
www.primoraggio.it
www.antipodiedizioni.com

Temi l’ira dei giusti, poiché sanno essere implacabili..

1 commento su “Dieci persone per la rinascita italica”

  1. Ciao Salvatore,ti seguo e sento il fuoco dentro me che arde per ottenere la consapevolezza constante della mia presenza. La mia giornata inizia con il lavoro costante di esserci e cerco di osservarmi e osservare ciò che la vita mi sta insegnando come dice “l’Alchimista” sto facendo un percorso personale x capire la mia Leggenda Personale. Eh questo lo faccio durante tutta la mia giornata lavorativa,sono commerciante e collaboro per un network. Io voglio essere tra quei 10 che aiutano la coscienza collettiva al risveglio. Che possano cambiare ciò che sentono all interno di marcio,in qualcosa di vivo e fiorito.

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