La fine, l’inizio e il ribaltamento

La fine, l’inizio e il ribaltamento

Riflessioni astronomiche e astrologiche sul nuovo anno…

Eccoci anche quest’anno a una nuova fine per tutti coloro che seguono il Calendario Gregoriano, e cioè la maggior parte delle popolazioni che abitano il pianeta Terra. Il 2010 si conclude e vede i rituali di fine anno, forse non più consapevoli come in antichità ma altrettanto carichi di speranze, promesse, desideri di rinnovamento. Uno dei riti odierni che accompagna la fine dell’anno è sicuramente segnato dalle previsioni astrologiche per l’anno a venire, a cui tanti devolvono le proprie speranze di annullamento di ogni situazione gravosa e di prossima prosperità.

Forse molti non sanno che l’attuale calendario solare basato sull’anno tropico, è solo uno dei tanti modi per computare il tempo, che di per sé è una dimensione inafferrabile, e di renderlo comprensibile per gli uomini. Tantissimi calendari si sono succeduti lungo il corso della storia e tra le diverse popolazioni che abitano il nostro pianeta; certo è che l’usanza diffusissima del calendario gregoriano sicuramente contribuisce al fatto che questo periodo dell’anno si carichi delle speranze e dei presentimenti di tanti, forzando le porte a un cambiamento inevitabile che giace in attesa nei pensieri e nei desideri delle moltitudini.

In realtà il tempo scorre uniforme al di là dello scandire dei giorni, dei mesi, degli anni, solari, lunari o gioviani che siano. Al di sopra di questo tessuto in cui i ritmi e le distanze dei corpi celesti intrecciano l’argentea matassa del tempo, ogni cosa lentamente si evolve. Non esiste nulla in questo mondo che cambi drasticamente in un tempo relativamente breve, nulla che accada casualmente o per ragioni fortuite e così è, per consolare i timorosi della cattiva sorte, anche per il nostro destino.

Ogni pensiero, ogni emozione, ogni azione si capitalizza e viene reinvestita nel trascorrere dei giorni, dei mesi, degli anni manifestandosi in fatti piccoli e grandi, risultati dell’intreccio di forze ed energie capitalizzate. Così come l’uomo dunque può avere coscienza delle energie che continuamente mette in gioco, è vero che anche la Natura e l’Universo hanno il proprio aspetto emotivo e compiono le proprie scelte.

L’Astrologia attraverso lo studio dei cicli planetari e stellari e della loro interazione con l’azione dell’uomo, ha guidato da secoli uomini saggi che da essa sapevano trarre proficui insegnamenti per conoscere l’ambiente e le leggi che governano l’uomo, le sue scelte così come quelle della Natura e dell’Universo. Sempre più, infatti, anche la scienza moderna si avvicina ai concetti della metafisica che considera l’universo come un essere vivente: le stelle, i pianeti, gli altri corpi e le particelle che in esso risiedono sono anch’esse, come l’uomo, chiamate a combattere la propria lotta per la sopravvivenza con e in seno all’Universo stesso.

I moti in circolo (per la precisione si tratta di ellissi) dei pianeti che abitano il nostro sistema solare, e da cui la scienza astrologica trae in gran parte le proprie teorie previsionali, avevano fatto pensare agli antichi che ci hanno lasciato preziose informazioni sull’ontologia universale, a un universo perfetto di cui il cerchio divenne sinonimo. Certamente questa perfezione, che risiede prima di tutto nella mente di chi la concepisce, ha anche portato col tempo ad assegnare ad ogni corpo celeste un ruolo all’interno di una visione d’insieme ove ogni cosa è così grazie ad ogni altra che esiste sullo stesso piano e con cui essa inevitabilmente interagisce.

Stando a queste premesse rispondo, un po’ ironicamente, ai tanti lettori che si sentono perseguitati da pianeti ostili o da altri corpi celesti che pensano loro contrari: non è possibile sbarazzarsi di Saturno, di Urano, della Luna o dell’asteroide Chirone, proprio come nella vita non è possibile sbarazzarsi di un famigliare con cui non andiamo d’accordo, del convivente o di chiunque altro metta alla prova il nostro carattere e il nostro destino. Occorre capire le loro funzioni, il loro ruolo e il nostro, e integrare tali forze nella nostra perfezione.

L’esistenza richiede un impegno, un’attenzione, uno sforzo costante: è la nostra vita di cui noi siamo gli unici tutori e responsabili. La libertà e la pienezza si possono conquistare solo con la consapevolezza e la facoltà di scegliere. Va da sé che il conseguimento del libero arbitrio è per l’uomo un cammino che può essere lungo, costellato di errori e di esperienze faticose. Ma se l’esperienza terrena è un cammino arduo e in salita, la continua attenzione, l’impegno e lo sforzo possono irrigidire a lungo andare la mente e il fisico. L’uomo antico è naturalmente consapevole di questo processo e sa che oltre un certo limite si può arrivare alla conoscenza solo attraverso il paradosso il ribaltamento delle cose, il grande “miscuglio” che riproduce il caos primordiale cancellando i ricordi e il tempo che si sedimenta irrigidendo lo scorrere della vita in una morsa.

Ogni fine stagione, ogni fine anno, ogni raccolto o avvenimento significativo è accompagnato sin dall’antichità da orge e feste propiziatorie al fine di esorcizzare la fatica, di illudere la morte che attende nella rigidità delle forme, di “lavare” la mente e il cuore dalle preoccupazioni, dagli errori e dai dispiaceri, e ricreare spazio per nuove possibilità. Anche le feste che si svolgevano alla fine dell’anno giuliano (da cui deriverà poi quello gregoriano) hanno lo scopo di scompaginare l’ordine lasciando posto all’ironia dissacrante, al ribaltamento, alla burla, all’esagerazione caotica in cui, per un momento, ogni cosa diventa possibile.

Tra queste feste si ricordano i Saturnali che si celebravano nell’antica Roma dai tempi di Giulio Cesare. Queste feste erano dedicate al dio del tempo, Saturno, che è anche il dio spodestato dell’età dell’Oro, un periodo mitico di prosperità e giustizia. Durante i Saturnali l’ordine sociale veniva capovolto: i padroni servivano gli schiavi e gli schiavi potevano indossare abiti patrizi ed essere serviti e riveriti dai loro signori. Si banchettava bevendo e mangiando in abbondanza, i tribunali restavano chiusi e ogni gioco d’azzardo diventava lecito. Quale modo migliore per rendersi conto degli errori e dei limiti dei meccanismi e delle legge perpetuate dalle vacillanti scelte umane? Durante queste feste grandiose, inoltre, Saturno dava la possibilità a ognuno di conoscere, attraverso giochi oracolari, il proprio destino. Alla fine delle celebrazioni, che duravano dai tre ai sette giorni tra il 13 e il 27 dicembre, veniva ristabilito l’ordine precedente. Era d’uso eleggere anche un finto imperatore, un re buffone, che alla fine dei festeggiamenti veniva, nelle prime celebrazioni, addirittura ucciso o debitamente punito se, nei giorni del “ribaltamento”, si fosse macchiato di qualche crimine grave.

I sacrifici, umani, animali e poi soltanto simbolici, avevano nell’antichità la funzione di ingraziarsi la benevolenza delle forze occulte che, secondo gli antichi, garantivano la prosperità. A livello simbolico e psicologico tuttavia il sacrificio che si attua durante queste celebrazioni, ci parla di qualcosa di ancora più importante: la distruzione propizia di una parte di sé, dell’uomo o dell’umanità, al fine del rinnovamento e della consapevolezza, nel ristabilire poi l’ordine precedente, che nulla cambia da un momento all’altro, che ogni cosa evolve insieme ad ogni altra.

È con questo Spirito, al tempo stesso consapevole del proprio destino e della responsabilità che grava in ogni momento su ogni uomo e perciò anche, in questo periodo dell’anno, necessariamente ludico e propiziatoriamente liberatore, che ci accingiamo a leggere le posizioni dei pianeti per il prossimo 2011.

Più grandi sono state le crisi, i sacrifici e le fatiche passate, più grande sarà la festa liberatoria di ogni uomo che spera, con forza direttamente proporzionale alla propria fatica, nell’anno che viene: che esso porti la fine di ogni sventura, la prosperità tanto attesa. Il Cielo del 2011 sarà protagonista di considerevoli cambiamenti, marcati dall’entrata di alcuni dei pianeti lenti in nuovi segni. Quando un pianeta lento, ossia un pianeta che si trova a considerevole distanza sia dal Sole che dalla Terra, entra in un nuovo segno, l’Astrologia considera l’inizio di un nuovo ciclo i cui significati saranno suggeriti dal pianeta e dal segno in questione.

Nel 2011 ben tre pianeti lenti cambieranno segno. In realtà Giove e Urano erano già entrati nell’Ariete nel giugno del 2010 per poi tornare “sui loro passi” e rientrare agli ultimi gradi del segno dei Pesci, dove rimarranno in congiunzione sino al 22 Gennaio 2011, momento in cui Giove farà di nuovo la sua entrata nel segno dell’Ariete.

Nella tradizione astrologica sia Giove che Urano sono portatori, con eccezioni diverse, di un’energia espansiva, fautrice di abbondanza e fertilità per il primo, dirompente e rinnovatrice per il secondo. Gli effetti di questa energia saranno amplificati dall’Ariete, primo segno dello zodiaco e, anche per questo motivo, sinonimo di inizio, esplorazione, slancio, avventura ma anche di lotta, distruzione, per le sue associazioni con Marte, irruzione di nuove energie che abbattono nuovi schemi o con essi si scontrano.

Il confronto tra il vecchio e il nuovo era già stato un argomento pregnante nei mesi precedenti e per tutto l’anno trascorso. Questo gioco di equilibrio e di forza si era svolto tra le energie dirompenti del pianeta Urano, simbolo della rottura di un ciclo, e di Giove in opposizione a Saturno, rappresentante dell’ordine costituito. Il dibattito planetario tra Urano e Saturno si è concluso a Settembre dello scorso anno, mentre quello tra Giove e Saturno si accenderà in tutti i suoi effetti ancora nella primavera del 2011 e in particolare tra Marzo e Aprile.

Giove e Saturno sono i primi due pianeti gassosi che incontriamo nel nostro sistema solare. Per la loro dimensione e le loro caratteristiche si differenziano notevolmente dai cosiddetti pianeti terrestri, costituiti di roccia e silicati, che si raggruppano intorno al Sole e di cui fa parte anche la nostra Terra. I due “giganti gassosi” rappresentano, nell’evoluzione dell’essere umano, un passo verso la collettività, un passaggio dagli argomenti personali a quelli che riguardano l’individuo collettivo, il suo rapporto con la società. Dotati l’uno di un’energia espansiva (Giove), l’altro di un’energia contrattile (Saturno), che nulla tuttavia hanno a che fare con i concetti di bene e di male della morale comune, quando questi due pianeti si associano in qualche aspetto, nella carta del singolo o della collettività, i loro significati riguardano sempre una riforma o una ricostruzione degli schemi e delle strutture sociali che sostengono la vita sia biologica che psichica, mentale, emotiva ed interiore. Le energie di Saturno e Giove quando lavorano insieme costruiscono dunque le fondamenta dell’essere umano: leggi, strutture sociali, credenze… sono ribaltate, demolite, rinnovate, ampliate, ri-codificate.

Certamente, l’apporto di Urano ha portato durante l’anno scorso, e porterà ancora per qualche mese, il suo contributo verso lo smantellamento di tutto ciò che era desueto e non soddisfava più le esigenze dell’essere umano e le prerogative dello scorrere della vita attraverso le forme. Il confronto che precede il rinnovamento potrà dunque ancora manifestarsi in lotte aperte tra classi sociali, scandali, e impulsi collettivi di rivolta specialmente durante la primavera. Nelle carte dei singoli, questi aspetti toccheranno soprattutto i segni cardinali Ariete, Cancro, Bilancia e Capricorno che, ognuno a proprio modo, possono essere stati protagonisti di rivoluzioni, cambiamenti o crisi nell’ultimo anno passato.

L’inizio di Maggio potrà essere davvero infuocato per la terza decade del segno dell’Ariete con ben quattro pianeti in fila, da Mercurio a Giove, nel segno. Le energie saranno prorompenti e spingeranno alla rivoluzione, al cambiamento totale negli schemi e nello stile di vita. È crisi aperta per questo segno che tuttavia ama le sfide ed è armato per le nuove conquiste.

Lo sciogliersi dei ghiacci in primavera sarà più che mai rappresentato da un altro importante transito che caratterizza a tuttotondo il 2011: l’entrata del pianeta Nettuno nel segno dei Pesci. È anche su questo singolare e notevole avvenimento che si fondano, insieme a profezie e dati astronomici fatti coincidere da ogni epoca e civiltà della storia, le teorie avveniristiche di una prossima “apocalisse” rigenerativa che dovrebbe per molti avere luogo nell’ormai fatidico 2012. Senza soffermarci su ipotesi su cui si è forse fin troppo fantasticato, l’entrata di Nettuno in Pesci resta comunque un fatto importante anche solo dal punto di vista meramente astronomico, costituendo un anniversario di tutto riguardo. Nettuno, infatti, transitava proprio in questo segno (per la precisione dalla Terra appariva in moto retrogrado agli ultimi gradi del segno dell’Acquario) quando nel settembre del 1846 venne scoperto dall’astronomo Galle (sui calcoli accurati di LeVerrier) e nel 2011 vi farà ritorno dopo aver percorso, a partire dal momento della sua scoperta, tutta l’eclittica. Sono passati dunque ben 165 anni solari, il tempo di un’orbita completa di Nettuno intorno al Sole, dalla sua scoperta, e durante quest’anno il pianeta compirà dunque il suo ritorno nella stessa medesima posizione che aveva quando è stato scoperto.

Al pianeta Nettuno, bellissimo gioiello di ghiaccio blu, la tradizione astrologica attribuisce significati legati alla ricerca e alla scoperta spirituale, alla conoscenza immaginativa e trascendentale che lo associano ai Pesci, il segno dello zodiaco dove Nettuno trova la sua espressione più consona. Rafforzato da questa posizione privilegiata, il pianeta avrà dunque un ruolo fondamentale negli anni a venire. Esso rappresenta quell’energia subdola e contaminativa che ci avvolge in periodi di grande trasformazione e di passaggio da una forma sensibile all’altra. Il magma nettuniano è fertile e caotico al tempo stesso, come la corte di mostri ed esseri multiformi che accompagna l’omonimo dio di tutti i Mari. Esso mina le nostre sicurezze, scioglie come un gas corrosivo ogni fondamenta, elude ogni resistenza: l’unico antidoto è l’arresa. Da ciò le attribuzioni che caratterizzano l’influenza nettuniana che invita alla spiritualità, alla coscienza della propria finitezza e dell’indissolubile legame che unisce, dal piccolo al grande, ogni forma vivente. Ovviamente, sì, tale trasformativa ed eludente influenza può essere proficua solo se ad iniziarne gli effetti nel mondo materiale vi è l’accompagnamento della solidità Saturnina che fa evitare il caos, la dissoluzione completa, il nulla (per certi versi divino), verso cui Nettuno travolge ogni cosa.

E nel Cielo di quest’anno scopriamo la perfezione dei moti cosmici nella presenza di un altrettanto rafforzato Saturno che soggiorna ancora nel segno della Bilancia da cui trasmette ri-equilibrio, giustizia e fermezza. Un passaggio dunque che segna positivamente un nuovo inizio verso un’epoca di rinnovata spiritualità e apertura, e che è sostenuto dall’equilibrio, dal senso di giustizia e di armonia che sono gli attributi migliori di Saturno.

È singolare notare come anche tra il 1846 e il 1847, quando Nettuno entrava come quest’anno nel segno a esso congeniale dei Pesci, rafforzando la sua influenza peculiare, esso si trovasse proprio in congiunzione con Saturno a sua volta rafforzato nel segno del suo domicilio, l’Acquario. I due pianeti, dalle caratteristiche dissolventi e spirituali (Nettuno), coagulanti e materialistiche (Saturno), si trovavano dunque, proprio come ai giorni nostri, entrambi rafforzati nei segni che li rappresentano e in aspetto tra di loro quasi a costituire nel Cielo, di allora e di adesso, un sublime equilibrio tra le necessità materiali, la realtà e l’enfasi trascendente del mondo spirituale.

Non occorre dunque temere le correnti travolgenti dei cambiamenti in atto ma viverle appieno nella funzione rinnovatrice e purificatrice che gli è propria. Gli effetti di Nettuno, rafforzato dalla sua posizione, potranno essere avvertiti dalla prima decade dei segni mutevoli ovvero Gemelli, Vergine, Sagittario e Pesci.

Vergine e Pesci saranno il binomio più interessato. Due segni in cui negli ultimi anni sono avvenuti parecchi transiti di pianeti lenti che possono avere innescato nei nativi profonde trasformazioni e cambiamenti interiori ed esteriori. La Vergine e i Pesci sono entrambi segni della ricerca spirituale che possono influenzare i nativi attraverso una peculiare sensibilità e timidezza, accompagnata da un desiderio di sicurezza ed un perfezionismo che si esprime con caratteri diversi ma che molto spesso tende al medesimo risultato: la purezza e l’assoluto.

Il carattere virginiano controlla l’insicurezza e procede verso l’anelito alla perfezione attraverso un razionalismo sfrenato che porta questo segno a isolarsi in calcoli e pianificazioni che pongono i nativi, spesso dietro i palcoscenici della vita sociale, a intraprendere attività quali ricercatori, segretari, farmacisti, chimici oppure, quando notevole è la spinta verso l’evoluzione spirituale, alchimisti e meticolosi conoscitori di scienze esoteriche. La spinta contraria di Nettuno nel segno opposto e complementare dei Pesci, potrà disintegrare le certezze della Vergine, già minate dai precedenti transiti, e aprire, ai più coraggiosi e intelligenti, il varco verso nuovi orizzonti della ricerca.

La caratteristica virginiana che potrà utilizzare al meglio l’influenza Nettuniana, la quale marcherà un periodo molto lungo per questo segno, sarà infatti la spinta alla ricerca, alla comprensione, insieme alla facoltà di accettare la fine di un vecchio periodo e la curiosità, il desiderio di penetrare i segreti del nuovo che si appresta a cominciare. Non sarà una sfida facile per la Vergine, così attaccata alle abitudini e ai propri schemi peculiari. A novembre del 2011 verrà, in aiuto ai nativi, Marte, il quale permarrà nel segno addirittura fino a luglio del 2012! Infondendo loro coraggio, intraprendenza e l’energia necessaria per intraprendere una nuova coinvolgente ricerca che potrà portare a interessanti scoperte e traguardi. Anche in questo caso dunque l’orologio celeste offre l’opportunità di proficui cambiamenti a chi sa leggere la perfezione che si esprime nell’interazione dei movimenti planetari.

Il passaggio di Nettuno nei Pesci potrà ovviamente incidere notevolmente anche sulla vita e la personalità dei nativi di questo segno. I Pesci, che come la Vergine hanno attraversato anni di prove trasformative, potranno però sentire gli effetti di una prorompente energia rinnovatrice che li trascina in avanti, verso nuovi orizzonti. Il lungo transito del pianeta Urano nel segno dei Pesci aveva infatti contribuito negli anni scorsi a fare piazza pulita nella vita dei nativi di questo segno costringendoli a radicali cambiamenti e aprendo al contempo uno squarcio verso il senso dell’avventura, l’esplorazione di nuovi territori grazie anche alla congiunzione con Giove, pianeta dell’espansione e governatore del segno.

È da segnalare a questo proposito una strettissima congiunzione tra i due pianeti che avviene quest’anno, il 4 Gennaio, agli ultimi gradi del segno dei Pesci. Da un punto di vista astronomico i due pianeti si troveranno separati da soltanto 24 minuti d’arco: una condizione che tornerà a verificarsi soltanto nel 2024. Nello stesso giorno si verifica la prima eclissi di Sole dell’anno che interessa la seconda decade dei segni cardinali: Capricorno in primis, trovandosi la Luna e il Sole in questo segno, Cancro, Bilancia e Ariete. Questi segni si troveranno dunque a maneggiare le energie messe in gioco dall’eclisse, che da un punto di vista astrologico viene considerato come un fenomeno oscuro con risvolti che favoriscono situazioni inconsce e avvenimenti sui quali l’individuo può avere poca presa.

Altre due eclissi si registreranno a Giugno e una il mese di Luglio. Il 1° giugno (eclissi di Sole) e il 15 giugno (eclissi di Luna) e toccheranno rispettivamente la seconda decade e poi la terza dei segni dei Gemelli e del Sagittario, e in minor misura la seconda e la terza decade dei segni della Vergine e dei Pesci. Il 1° luglio l’eclissi parziale di Sole si manifesterà intorno ai 9° del segno del Cancro interessando, oltre a questo segno, anche la prima decade degli altri segni cardinali (Ariete, Bilancia e soprattutto Capricorno) con incidenza intorno ai 9 gradi di ciascuno di questi segni. Le ultime due eclissi dell’anno avverranno il 25 novembre (eclisse parziale di Sole) e il 10 dicembre 2011, e toccheranno rispettivamente la prima e la seconda decade dei segni mutevoli: Sagittario e Gemelli in primis, e in misura minore Vergine e Pesci, già protagonisti durante l’anno di notevoli avvenimenti.

A Giugno del 2011 Giove entrerà nel segno del Toro formando un aspetto positivo con Nettuno che agevolerà, seppure in modo diverso, sia il segno della Vergine che i nativi dei Pesci. Il transito di Giove nel Toro e gli aspetti armonici con Plutone favoriranno tutto l’anno i nativi della prima decade dei Pesci, che potranno vivere un anno di slanci emotivi sostenuti da un senso di agio nell’espressione della propria sensibilità e del proprio carattere. Si aprono anni importanti per questo segno che finalmente potrà esprimere con naturalezza i propri talenti grazie a Nettuno che enfatizza le caratteristiche peculiari dei nativi, mettendoli a proprio agio.

Giove resterà nel Toro fino a Giugno del 2012, favorendo il rilancio e il consolidamento di nuovi sistemi per l’economia. A fine novembre e a dicembre formerà ottimi aspetti con Venere e Marte, agevolando tutti i segni di terra, Toro, Vergine e Capricorno, rilanciando il benessere e favorendo il lavoro costruttivo.

L’enfasi sui segni di Terra (in cui nel 2011 si troveranno sia Giove nel segno del Toro, che Plutone nel segno del Capricorno), la lunga sosta del pianeta Marte nel segno della Vergine e la permanenza di Saturno nella Bilancia, favoriranno la concretezza, le attività utili ed essenziali che riguardano lo sviluppo economico e scientifico con uno sguardo verso la ricerca di un nuovo senso di equilibrio e di armonia. L’idealismo e lo slancio compassionevole di Nettuno potranno al contempo favorire un nuovo senso di essenzialità che accompagna la ricerca del benessere e dell’armonia, marcati dalle posizioni di Giove nel Toro e di Saturno nella Bilancia.

Un’ultima osservazione va a favore del fatto che il Toro e la Bilancia, in cui si troveranno Giove e Saturno, sono entrambi segni governati da Venere, mentre il segno dei Pesci, in cui ritornerà Nettuno a partire da Aprile, rappresenta le qualità più subliminali della Dea: la Compassione, la bellezza e la forza della semplicità e della grazia.

Buon anno a tutti!

Elisabeth Mantovani.

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