Smettere di fumare

Smettere di fumare

Tutti sanno che fumare fa male eppure non riescono a smettere, neanche quando lo vogliono. Come mai?

«Vorrei smettere di fumare ma non ci riesco proprio: il vizio è più forte di me. So che fa male ma continuo a farlo. Sarò scemo…»
(Pasquale, 44 anni)

Beh, troppo intelligente in questo campo non lo sei, caro Pasquale. Tutti abbiamo i nostri momenti di «idiozia», chi da una parte, chi dall’altra. Spesso lo sappiamo, eppure non cambiamo.

Tutti, anche i bambini, sanno che fumare fa male. Così come tutti sanno che ingozzarsi di dolci fa ingrassare. E che trascorrere le giornate a guardare la televisione, o a giocare alla playstation, fa “rimbecillire”.

Allora perché lo si fa? Semplice: perché l’uomo non è un animale razionale. Crede di esserlo. Ma non lo è. Invece è irrazionale. Illogico. È guidato da emozioni, impulsi, passioni.

Quando smetti di fumare? … quando, in un articolo scientifico sul giornale, leggi che la nicotina «nuoce gravemente alla salute» e allora fai un salto sulla sedia ed esclami «Poffarbacco, che cosa brutta ho scoperto!»? … Neanche per sogno. Smetti quando vai dal medico. E il dottore, indicando una macchiolina nera sul polmone, dice: «Vede, questo potrebbe essere l’inizio di un tumore. Se non smette subito di fumare, la macchia si allargherà. E lei si ammalerà». In quel momento sei colto dal terrore. E di punto in bianco butti via le sigarette.

Oppure smetti quando tuo figlio ti dice: «Papà, per favore, non fumare più! Non voglio che tu muoia, voglio che tu ci sia quando sarò grande!» Lo choc di quell’affermazione ti scuote. Ti sconvolge. E per amore del tuo bambino butti le sigarette in pattumiera.

Spesso una decisone presa solo con il cervello non basta per farti fare ciò che sappiamo essere bene per noi. Ci vuole una scossa emotiva. Devi decidere anche con la pancia. E con il cuore.

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