Il crudo di gennaio: Trofiette di rapa rossa farcite e pasticciate

Per la ricetta crudista di gennaio Francesca Più ci sorprende con una preparazione a base di rapa rossa…

 

Mentre l’inverno ci avvolge con la sua letargica energia di rinnovo, noi ci armiamo di mandolina e utilizziamo tutto quel che la natura ci offre in questa stagione!

Rispettare il ritmo delle stagioni e della varietà che la Natura ciclicamente ci offre è l’approccio migliore per ottenere i massimi benefici dal cibo del quale ci alimentiamo.

Le motivazioni:

  • La stagionalità segue il nostro ciclo vitale. Le stagioni assicurano la presenza dei prodotti vegetali con le caratteristiche migliori per quel clima e quel periodo dell’anno, e queste caratteristiche corrispondono alle esigenze del nostro organismo.
    Purtroppo si è persa l’armonia con questo ritmo biologico e naturale, data la giacenza “sempreverde” di ogni tipo di frutta e verdura nei supermercati e nelle grandi distribuzioni. Esclusa l’eccezione della frutta esotica (che è stagionale delle terre d’origine, ma proviene spesso dall’estero, quindi non a chilometro zero), il ciclo dei nostri bioritmi è completamente in linea con quello del nostro pianeta.
  • La stagionalità è buona. Il sapore delle verdure e della frutta di stagione ha un’intensità di gusto e sapore che nulla ha a che fare con i prodotti di serra, che non sono stati esposti al sole seguendo una maturazione completamente naturale. Potete provare: prendete un pomodoro comprato nella stagione invernale al supermercato (anche biologico) e uno coltivato d’estate nell’orto di un contadino: la differenza è abissale!
  • La stagionalità fa bene. Cambiando ciclicamente la tipologia di sali minerali e di vitamine, si apporta al nostro corpo tutto quello di cui necessita.
    Quando si coltiva un frutto o una verdura fuori dal suo periodo d’elezione, non essendo la pianta al pieno delle sue forze, non sarà nemmeno al pieno dei suoi valori nutrizionali. La frutta e la verdura di stagione invece, non avendo bisogno di pesticidi o di composti chimici per crescere, è una bomba di micronutrienti essenziali!
    Di rimando, anche da agricoltura “convenzionale” vengono trattate molto meno, dato che non sono obbligate a crescere in un periodo a loro non convenevole e quindi sono meno esposti a virus e parassiti.
  • La stagionalità è conveniente. Maturando semplicemente al sole, la frutta e verdura non hanno bisogno di utilizzare serre per crescere, o l’elettricità delle celle frigorifere per la conservazione. La combinazione perfetta, stagionale e a chilometro zero, permette un ulteriore risparmio nell’abbattimento dei costi di trasporto e di intermediari. Infine, quando il prodotto è di stagione si raccoglie in quantità abbondanti e il rivenditore abbassa sensibilmente i costi al pubblico.
  • La stagionalità rispetta l’ambiente. Come già accennato in precedenza, il rispettare la stagionalità vuol dire rispettare il nostro pianeta, risparmiando sull’elettricità delle celle frigorifere, sul riscaldamento delle serre, sull’uso smodato di agenti chimici e fertilizzanti di sintesi (derivanti dal petrolio), sui trasporti.
    Cerchiamo quindi di mangiare tanta frutta e verdura, puntando sui prodotti di stagione (preferibilmente a chilometro zero), e quanto più possibile al naturale!

E ora che è gennaio, cosa troviamo dal contadino?

Frutta: arance, clementine, kiwi, limoni, mandarini, mele, pere, pompelmi.

Frutta-ortaggio: zucche.

Verdura: bietole da coste, carciofi, carote, broccoli, cavolfiori, cavoli, cicoria, finocchi, patate, radicchio, rape, spinaci.

Orbene, siamo pronti? E allora via con la golosissima ricetta “salata” (seppur senza sale) di questo mese: delle meravigliose trofiette di rapa rossa farcite e pasticciate!

Ingredienti

  • crudo-gennaio-2016-b1 rapa rossa (barbabietola) cruda mondata e tagliata sottile con la mandolina, e marinata per una notte nel succo di limone con erbe aromatiche a piacere
  • qualche centimetro di porro
  • 1 cucchiaio di tahina (salsa di sesamo)
  • 4 pomodori secchi ammollati
  • metà del succo di un’arancia
  • qualche chicco di melagrana
  • una manciata di nocciole
  • due ciuffetti di prezzemolo
  • aceto di mele q.b.
  • spolverata di semi di papavero

Procedimento

Per la salsa pasticciata: Frullare il tahina con il porro, il succo d’arancia, i chicchi di melagrana, i pomodori secchi precedentemente ammollati, un ciuffetto di prezzemolo, l’aceto di mele q.b, aggiungendo acqua a filo se necessaria.

Per la farcitura: Tritare il ciuffetto di prezzemolo rimasto con le nocciole e altri 2 cm di porro.

Assemblamento: Farcire infine le “sfoglie” di rapa – precedentemente mondate, tagliate e marinate – con il trito interno, avvolgendole su loro stesse come delle trofiette.

Condire le trofiette con la salsa pasticciata, spolverando con i semi di papavero.

Francesca Più

Ricetta crudista Francesca Più

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