Medicina dal profondo: guarigione dell’anima e del corpo

 

Intervento di Francesca Andreazzoli a “Dialoghi sulla Coscienza” (7-8-9 aprile 2017 – Villa Bertelli – Forte dei Marmi), organizzato da Simona Barberi Eventi.

Tra gli argomenti del video:

La medicina integrata mette insieme diversi strumenti da più ambiti, ma in generale dovremmo parlare semplicemente di medicina e basta.

La medicina moderna è un po’ limitata perché si occupa solo della materia e si adegua alla visione industrializzata dell’essere umano.

Nel mondo medico il salto che unisce corpo fisico e anima non è ancora stato affrontato pienamente.

Ogni cambio di paradigma all’inizio viene osteggiato.

Il Dott. Semmelweis era un ginecologo ungherese dei primi dell’800 e aveva notato che negli ospedali in cui i medici non si lavano le mani le partorienti avevano una percentuale più alta di mortalità. Sebbene i dati statitistici gli davano ragione, fu osteggiato e chiuso in un manicomio.

Con il progetto genoma nel 2000 assistiamo a una vera rottura del vecchio paradigma, poiché ci siamo resi conto che solo il 5% del DNA era mappante per le proteine e il resto fu considerato “junk DNA”.

L’epigenetica ci spiega che i geni si accendono o si spengono a secondo dell’ambiente in cui sono immersi, quindi scelte come quelle alimentari o il modo di pensare risultano influenzare il DNA.

La parte fisica e quella spirituale sono entrambe importanti allo stesso modo.

La cellula è un microcosmo perfetto, dove ogni parte ha il suo ruolo e la sua funzione. La membrana rappresenta il suo rapporto con il mondo esterno e con le altre cellule.

Si è visto che le persone più longeve al mondo sicuramente mangiano cibo equilibrato, vivono in un ambiente poco stressante e cose del genere, ma soprattutto si è visto che sono parte di una comunità per la quale sono importanti a qualunque età. In altre parole, il fattore determinante è dato dalle relazioni.

Quando le cellule intestinali si distanziano l’una dall’altra si verifica la sindrome da permeabilità intestinale, che provoca intossicazione ed è concausa di diverse malattie. Può essere la metafora microscopica di quello che accade a livello macroscopico nelle relazioni con gli altri.

La depressione può causare infiammazione nell’intestino e viceversa, poiché esiste un asse tra intestino e cervello.

Il linfocita è il principe del nostro sistema immunitario. Esso è portatore di informazioni verso il cervello.

Si è visto che dopo un lutto la funzione dei linfociti viene depressa, in pratica lo stress induce un’anomalia che è misurabile nel nostro sistema immunitario.

Il sistema immunitario può essere stimolato anche positivamente, come accade per esempio quando ci si bacia.

Nella distanza fra la nostra maschera e ciò che siamo veramente risiede il malessere e il terreno della malattia.

Il rimedio omeopatico viene scelto in base ai sintomi che caratterizzano la persona in modo unico.

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