Strumenti e prospettive per il XXI secolo (parte 1/4)

 

In memoria di Peter Roche de Coppens rimettiamo in onda uno dei suoi seminari suddiviso in quattro puntate. Prima puntata.

 

Tra gli argomenti del video:

Stiamo vivendo un periodo cruciale caratterizzato da grandi pericoli ed enormi opportunità allo stesso tempo. Si tratta del passaggio dell’umanità dall’infanzia all’età adulta.

La tradizione Cristiana parla di Apocalisse, che non vuol dire “fine del mondo” ma “rivelazione di una verità nascosta”. È la rivelazione dell’inconscio e del superconscio nel mondo, cioè dell’inferno e del paradiso che diventano manifesti.

I nostri pensieri hanno un potere creatore e lo hanno tanto più è evoluta la nostra coscienza.

La sfida per noi tutti è attivare l’intuizione e risvegliare la coscienza spirituale.

La crisi della nostra epoca è la crisi del significato della vita.

La coscienza spirituale è ineffabile e difficile a definirsi: non esiste un vocabolario adeguato per descriverla.

Esiste la coscienza sensoriale (basata sui cinque sensi), la coscienza emotiva (che esprime emozioni e sentimenti) e quella mentale (la capacità di pensare, creare idee e dare un senso al proprio vissuto). Oltre queste tre coscienze, esistono altri stati di coscienza che chiamiamo brevemente “la coscienza spirituale”.

La coscienza spirituale risvegliata ha quattro caratteristiche fondamentali:
1. La persona scopre la propria identità, chi è e cosa è venuta a fare in questa vita.
2. I centri psicospirituali della persona si illuminano ed ella perde la paura della morte.
3. La persona acquisisce maggiore vitalità; non si consuma con emozioni negative e in più attinge all’energia spirituale.
4. Dai precedenti tre punti deriva inevitabilmente una grande gioia di vivere.

La gioia non è il piacere; i piaceri vengono dal mondo esterno, ma la gioia viene solo dall’anima.

Per aiutare lo sviluppo della coscienza spirituale e dell’intuizione, dobbiamo unire lo sforzo umano con la grazia divina.

Le Sacre Scritture sono un manuale d’istruzione per l’essere umano.

Le Sacre Scritture sono scritte in un linguaggio simbolico e analogico. Mentre la scienza adopera dei concetti statici, i simboli e i miti della Sacre Tradizioni non sono statici ma dinamici: si modificano a seconda del modello di coscienza che li osserva.

Il peccato che non può essere perdonato è la disperazione, è dire che la vita non vale niente e allora non si fanno più sforzi per migliorarsi e andare avanti.

Tutta l’umanità prima o poi dovrà realizzare il piano divino e diventare figlio di Dio.

L’espressione verticale dell’amore è l’amore divino, che si contatta con la preghiera. La dimensione orizzontale dell’amore è il servizio e aiutare il prossimo.

La grande chiave per la nostra epoca è di vivere in modo impeccabile. Significa: tutto quello che fate fatelo bene o non fatelo. Date il meglio di voi stessi.

Quando avete dato tutto, allora potete chiedere aiuto al Cielo.

Equanimità vuol dire coltivare non la volontà dell’ego, ma la volontà più grande.

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