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250. IL GUERRIERO NON DEVE ABBASSARE LA GUARDIA

Un comune e frequente errore del guerriero che ha maturato molte esperienze di lotta, che ha collezionato ferite e cicatrici, che ha vinto numerose battaglie con i draghi del suo inconscio, a prezzo di lacerazioni di ogni tipo, è sentirsi ormai sicuro e abbassare la guardia.

È proprio in quel momento che il nemico insidioso, abilmente nascosto nelle pieghe del suo ego, gli salta addosso e lo colpisce alle spalle. Mentre cade a terra, è preso da stupore e in un attimo sta per giocarsi le mille vittorie e le conoscenze acquisite.

State attenti, amici guerrieri, proprio quando vi sentite solidi e centrati nel vostro Cuore.

Il bambino smarrito, bisognoso d’amore e di sicurezze, è sempre in agguato, pronto a colpirlo. Esso gli appare, non in forma mostruosa, ma come innocente e dolce creatura che gli dice di rilassarsi, di arrendersi alla sua fragilità.

L’ego ha innumerevoli strati e un problema può essere sciolto in molti strati, ma avere ancora radici così profondamente occultate da passare inosservate anche alla vista acuta del guerriero.

È sempre l’amore umano in tutte le sue forme il terreno più insidioso, perché in questa foresta tropicale, ricca di colori stupendi che sono i riflessi dell’anima nella materia, si celano anche i falsi colori dell’ego.

Roberto Maria Sassone

 

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3 commenti su “250. IL GUERRIERO NON DEVE ABBASSARE LA GUARDIA”

  1. Bruno Brandonisio

    Ottima recensione della figura del “GUERRIERO” esaminato sotto gli aspetti + profondi e nascosti che la sua immagine può suggerire.Congratulazioni!!!!!!!

  2. Il guerriero e’ al servizio della vita con intento impeccabile
    L’impeccabilità e’ l’utilizzo sapiente dell’energia vitale e la Vita stessa ci sprona a disincagliare le risorse investite in meccanismi tendenti a mantenere integre le prigioni, soprattutto, relazionali
    Il guerriero riconoscerà l’ Opera e ne gioirà con gratitudine

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