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122. VIRUS: QUALE CONTAGIO?

DEFINIAMO IL CONCETTO DI VIRUS

Durante le pestilenze, i virus c’erano e ci sono tuttora. Non sono fantasmi. Esistono in concreto. Importante però è definire cosa essi sono, altrimenti continuiamo a vivere nella Torre di Babele.

I virus possono essere endogeni, prodotti cioè al nostro interno, ed esogeni, provenienti da altri organismi esterni a noi. I virus che fanno decisamente più danni e sui quali dobbiamo concentrare le nostre attenzioni sono proprio quelli endogeni, per la massa notevole che essi rappresentano e per la moria continua che si ha nel sistema cellulare, e quindi per l’accumulazione continua e giornaliera di materiale virale che si verifica all’interno di noi stessi.

DETRITI CELLULARI

In pratica, quelli che noi chiamiamo virus, altro non sono che detriti cellulari e micro-defunti derivanti dalla moria fisiologica quotidiana di miliardi e miliardi di cellule tra lo stock cellulare vivente di 100 trilioni che caratterizza il nostro organismo. Alcune cellule durano a lungo, e altre hanno vita breve. I globuli bianchi per esempio vivono solo 48 ore. Gli eritrociti vivono 1-2 mesi, e così via.

L’AZIONE DEI LISOSOMI

Chi vede nei virus degli animaletti viventi e arrabbiati, pieni di cattive intenzioni, come fa la medicina, nulla ha capito della realtà. Si parla di materiale morto e polverizzato per l’azione implacabile dei lisosomi interni alle cellule. Lisosomi che danno il colpo di grazia a ogni cellula indebolita, morente e pronta a essere sostituita.

I DANNI VIRALI SONO SOLO DI TIPO OSTRUTTIVO

L’unico danno che i detriti cellulari producono è di tipo ostruttivo, e si ha allorquando il nostro corpo indebolito e affaticato da errori alimentari, o da situazioni influenzali trattate con dei farmaci, non ha la spinta, l’energia, la forza enzimatica e la reattività immunitaria per riciclare il ferro delle cellule morte in zona milza, e non ha nemmeno la forza espulsiva per mandar fuori dal corpo i residui finali.

Una ostruzione di tipo materiale e meccanico dunque. Quella sintetizzata da Arnold Ehret nella formula [V = P – O] che sta per [Vitalità = Potenza – Ostruzione].

I BATTERI

Ovvio che questi virus non hanno potere moltiplicativo ma solo accumulativo. Ovvio che non sono contagianti e non sono vivi. Vanno pertanto assolti da ogni discorso patologico ed epidemico.

Per i batteri, che sono microrganismi vivi e moltiplicanti, il discorso è ancora diverso. Essi sono nostri preziosi soci simbiotici in quanto si sviluppano intelligentemente in proporzione al cibo che hanno a disposizione. Il loro cibo preferito sono esattamente i virus. Finito il loro compito e finita la pappa, sanno ritirarsi e ritrarsi prontamente nei propri ranghi.

I VIRUS ESOGENI

Per quanto riguarda i virus esterni, vale lo stesso discorso, appartenendo essi ad altri soggetti viventi. In linea generale siamo attrezzati per far fronte ai pericoli esterni, protetti come siamo da una serie formidabili di barriere immunitarie contro l’esterno. I pericoli arrivano semmai dalle trasfusioni di sangue e dalla assunzione di carni di animali a rischio, da salmonelle e da vibrioni di mucca pazza che portano alle encefalopatie. In questi casi il sistema immunitario viene bypassato e pertanto si corrono dei pericoli.

HO PARLATO AMPIAMENTE DI QUESTI ARGOMENTI

La prova sulla innocenza dei virus e dei batteri l’ho fornita in una conferenza dal titolo “La farsa del contagio batterico-virale”, mentre l’argomento specifico della spagnola che fece 22 milioni di morti per alcuni, e 100 milioni di morti secondo altri, l’ho affrontato in una tesina che comincia con “Asper-spirain” che sta non a caso per aspirina, e che trovi inserendo nel motore di ricerca la parola virus, epidemie, pestilenze.

Il motivo per cui si arrivò a quel disastro fu la debolezza della popolazione messa in ginocchio dalle sofferenze e dalle paure della prima grande guerra, dal freddo e dalla fame, e soprattutto dalle vaccinazioni e dalle cure a base di aspirina, imposte sistematicamene e cariche di effetti perversi. Cercare anche online la mia tesina “Aids non malattia ma programma di governo”.

UN ESPERIMENTO SEMPLICE E CHIARO

Se fosse vera la teoria medica secondo la quale batteri e virus rappresentano una micidiale accoppiata di eserciti nemici, pronti a farci fuori a ogni buona occasione, saremmo già scomparsi da millenni dalla crosta terrestre. Non servono tante prove e tanti esperimenti per dimostrare che l’igienismo ha ragione e la medicina ha torto marcio sulla innocenza batterico-virale.

Prendi un influenzato, carico di virus endogeni inespulsi e quindi carico di batteri in fase di ascesa e moltiplicazione. Non gli dai nessun farmaco antibiotico e antivirale, ma lo metti a letto e blocchi ogni alimentazione, permettendogli solo di bere a piccoli sorsi acqua o acqua e limone, come si fa del resto col digiuno igienista.

A questo punto il soggetto in questione sarebbe spacciato secondo i medici. Sarebbe preda di mostriciattoli virali che lo devasterebbero senza alcuna pietà, e verrebbe pure cannibalizzato da una armata di batteri moltiplicati all’infinito.

Ma questo non succede affatto. Dopo una settimana di digiuno il paziente si riprende, con tre chili in meno ma carico di fame e di energia rinnovata, privo di ostruzioni virali visto che i batteri hanno banchettato e ripulito ogni cosa, e privo di batteri in eccesso visto che la flora batterica ha saputo ritirarsi e regredire intelligentemente non appena è terminata la pappa virale. Questa è l’inequivocabile ed eclatante prova del nove che la medicina monatta e untoria sta prendendo per i fondelli il mondo intero.

Valdo Vaccaro

 

(Estratto dalla mia tesina “La spagnola causata dall’aspirina e non dai virus”)

Credits img

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2 commenti su “122. VIRUS: QUALE CONTAGIO?”

  1. Davvero interessante, mi piacerebbe capire come mai il virus della polio (che porto con me da moltissimo tempo) abbia fatto a colpire tanti bambini, oppure mi indichi dove andare a leggere Grazie

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