Così come l’aggressività repressa genera violenza manifesta o latente, la sessualità repressa genera la pornografia. Il meccanismo psicoenergetico di questo fenomeno Freud l’aveva già individuato un secolo fa: l’energia sessuale che non riesce ad esprimersi secondo canali naturali si accumula e trova strade deviate per realizzare la sua soddisfazione.
Ma voglio spiegare più chiaramente il meccanismo energeticoche sta alla base. Il blocco sessuale corrisponde nel corpo ad una contrazione permanente del muscolo diaframma e della muscolatura pelvica. Questo significa che il flusso della energia sessuale incontra delle barriere in quanto il bacino e anche le cosce sono rigide. La paura dell’abbandono si traduce sempre in tensioni muscolari.
L’ansia da prestazione, il timore di fare una brutta figura, accentua questa contrazione ed il blocco aumenta, impedendo al flusso dell’eccitazione di fare inturgidire il membro maschile, ovvero il sangue non affluisce e quindi non c’è l’erezione o è limitata. Oppure l’organismo non regge la carica di eccitazione e basta una piccola carica per far tracimare il flusso immediatamente, producendosi cosìl’eiaculazione precoce; troviamo una metafora significativa pensando ad un piccolo serbatoio che si riempie immediatamente e l’acqua deborda rapidamente.
Se dal punto di vista psicologico è necessario affrontare il tema della propria autostima e della paura della donna e del piacere, dal punto di vista energetico corporeo bisogna lavorare sullo scioglimento deiblocchi muscolari e sulla respirazione. Allentare il diaframma tramite la respirazione rende il corpo più libero di sostenere una più alta carica di eccitazione e quindi di prolungare la durata dell’erezione prima della scarica orgastica. Più grande è la carica, più forte è la scarica e quindi più intenso è il piacere.
Parlerò della donna nel prossimo post.
continua..
Lascia un commento con Facebook