“In principio era il verbo”; così recita la Bibbia. Nella Tradizione vedica l’Assoluto è condensato nel suonoAUM che diventa OM. Nella fisica Tutto si riduce (si fa per dire) alla vibrazione, a diverse frequenze, poiché il moto è collegato alla vibrazione e la vibrazione è suono.
La lingua sanscrita ha la caratteristica per cui ogni lettera dell’alfabeto corrisponde ad una vibrazione universale. Per cui il suono di ogni parola corrisponde alla frequenza dell’oggetto. Questo è il principio su cui funziona il mantra. La ripetizione di un mantra quindi collega l’individuo a al piano di coscienza a cui il mantra si riferisce oppure ad unaqualità da sviluppare (Amore, Pace, Beatitudine, etc).
Per tale motivo esiste una scienza antichissima sui mantra, ognuno dei quali ha un senso e un effetto specifico. Si comprenderà l’importanza di non usare con faciloneria un mantra e che i mantra non sono intercambiabili, ovvero nonsi può recitare un mantra al posto di un altro perché gli effetti sono diversi. Inoltre agendo sul livello vibratorio hanno un’azione profonda sull’uomo.
Un mantra deve essere dato da chi lo realizza in sé, quindi da un maestro che appartenga ad una Tradizione iniziatica autentica, o da un suo allievo che è in collegamento con lui. Chi recita un mantra deve avere ben chiaro il suo significato ed il suo effetto. La ripetizione di un mantra si chiama japa e col tempo il mantra penetra sempre di più ed agisce con più efficacia. Alcuni mantra sono recitati a voce, altri mentalmente; dipende dagli effetti che sono tenuti a realizzare e dalle istruzioni del maestro o dell’insegnante.
Per arrivare ad uno stato di meditazione è indicata la ripetizione mentale del mantra che consente di entrare in uno spazio di intimità e spezza anche la catena dei pensieri associativi ed automatici. I mantra letti sui libri non sono efficaci realmente, anche se possono facilmente suggestionare e creare sensazioni ed esperienze costruite dalla mente.
Continua..
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