Il torace è una gabbia non in senso metaforico. Le costole proteggono il cuore ed i polmoni, organi fondamentali per la vita. I polmoni consentono all’ossigeno ed al prana di penetrare all’interno di noi ed il cuore distribuisce, attraverso il sangue, tutta questa ricchezza fin nelle parti più recondite del nostro corpo.
I processi fisiologici che vediamo e che conosciamo sono una piccola parte di processi molto più sottili ed ancora inesplorati.
Il torace ci dice molto dell’identità della personache abbiamo di fronte, sia nella sua conformazione che nel suo movimento. Il linguaggio del corpo ci parla di persone gonfie d’odio . Ci parla di un cuore incatenato o di una ferita d’amore. Sono persone piene di sé.
Ci sono individui che non riescono mai a“sgonfiare” il torace; anche quando espirano il petto resta immobile. C’è una pressino forte, una deflagrazione contenuta. Non sanno arrendersi, affidarsi. Altri individui hanno un torace perennemente sgonfio, striminzito, povero di energia, un torace triste. Talvolta hanno un vero e proprio fosso nel torace, visibile chiaramente, un avvallamento, una rientranza, come se qualcosa lo risucchiasse dentro. Anche quando inspirano, prendono poco; così fanno nella loro vita. Si accontentano, non si riconoscono il diritto di esistere.
Nel torace il cuore è il nostro centro a qualsiasi livello. Il livello sottile del cuore è il centro della coscienza vera di ognuno. C’è il cuore fisico, il cuore emozionale e c’è… il Cuore .
Ognuno di noi può consentirsi lentamente di entrare nell’esperienza del Centro del Cuore , dapprima liberando le emozioni che lo soffocano, poi aprendosi all’amore ed infine, con l’aiuto della meditazione, dischiudersi alla verità di se stessi.
continua..
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