Come smettere di incarnarsi sulla Terra in tre mosse

 

Intervento di Salvatore Brizzi al convegno “Voci dai Mondi” organizzato da AnimaEventi.com (Milano, marzo 2015)

Molti ricercatori spirituali non sopportano la vita, cioè la reincarnazione, e non vedono l’ora di “andarsene”. In realtà le persone non sopportano la vita perché non sopportano se stesse, e questo si riflette anche all’esterno.

Risvegliarsi significa vedere la bellezza del mondo, percepirne la perfezione. La bellezza si vede col cuore, attraverso una un’emozione superiore che accade sul piano emotivo.

Il pianeta si può abbandonare quando si vede la bellezza in ogni cosa. L’illuminazione è trovarsi bene sulla Terra al punto da non desiderare di andar via, e solo questo consente di non tornare più.

L’accettazione, che non significa accontentarsi né subire, è una chiave fondamentale.

Seconda mossa: ama i tuoi nemici. Perché? Perché il nemico è la persona che più di ogni altro ti aiuta a lavorare su di te in maniera chirurgica, e in questo significa che la sua anima ti sta aiutando profondamente.

I problemi grossi te li fanno vedere solo i “nemici”. Il nemico conosce i tuoi punti deboli, i pezzi che mancano. E te li fa vedere. Perché ti ama profondamente.

Terza mossa: vivere nel qui e ora. La capacità cioè di essere presenti. Vivere al di fuori della prigione mentale del ricordo e dell’anticipazione. La mente in genere produce rumore e le persone lo scambiano per pensieri propri.

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