Quali sono le origini della figura degli angeli? Che ruolo svolgono queste energie alate e come sono concepite nelle Sacre Scritture? E che dire di Satana, l’angelo caduto? Ce ne parla Massimo Picasso in questa interessante intervista.
– Gli angeli: cosa ci può dire in merito?
Normalmente gli angeli sono vissuti come “messaggeri di Dio”, ministri di cui Dio può disporre a suo piacimento. Li troviamo, per la prima volta, quando Dio, dopo la caduta, scacciò l’uomo dall’Eden e pose a guardia dell’Albero della vita i Cherubini con le loro spade fiammeggianti, simboli di obbedienza e purezza.
Non tutti gli angeli, però, si comportarono “bene”. Un brano della Genesi (il 6,2 per la precisione) riporta un episodio sconcertante di difficile interpretazione. Vale a dire:
Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro delle figlie, i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. Allora il Signore disse: “Il mio spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni”. C’erano sulla terra i giganti a quei tempi – e anche dopo – quando i figli di Dio si unirono alle figlie degli uomini e queste partorirono loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi.
Ancora, dalle note:
L’episodio è di difficilissima interpretazione, l’autore si riferisce probabilmente ad una leggenda popolare sui giganti, in ebraico Nefilim, che sarebbero stati titani orientali nati dall’unione fra donne mortali ed esseri celesti. Senza pronunciarsi sul valore di questa credenza e velando il suo aspetto mitologico, richiama solo questo ricordo di una razza insolente di superuomini come un esempio della perversità crescente che sta per motivare il diluvio universale. Il giudaismo posteriore [questo è molto importante] e quasi tutti i primi scrittori ecclesiastici, hanno visto angeli colpevoli in questi “figli di Dio” ma a partire dal IV secolo, i padri della Chiesa, per una lezione più spirituale degli angeli, hanno comunemente interpretato i “figli di Dio” come la discendenza di Set e le “figlie degli uomini” come la discendenza di Caino – Non a caso…
Nella notte dei tempi, Dio si confronta spesso direttamente con gli esseri umani e, quindi, gli angeli compaiono sporadicamente. Con l’evolversi del pensiero religioso, Dio venne visto sempre di più come entità trascendente e cominciarono a cambiare anche le concezioni riguardanti gli angeli. Si svilupparono idee su angeli buoni e angeli cattivi, fino ad arrivare al mito di Lucifero, Lucem fero – portatore di luce, l’angelo pieno di luce che cadde perché volle diventare “come Dio”.
Al tempo del Nuovo testamento gli angeli sono visti come esseri sovraumani alleati a Dio, in opposizione a Satana e ai suoi angeli delle tenebre, i demoni. Nelle narrazioni dell’Antico come del Nuovo Testamento, la vista del volto di un angelo provoca quasi sempre sacro terrore. Il volto di Mosé, che discendeva dal Sinai, rifletteva lo splendore della gloria di Dio e provocava paura e sgomento perché era simile a quello di un angelo. Infatti, Michelangelo sbaglia quando mette quelle due corna sulla testa di Mosé, ciò per un errore di traduzione di una parola che significa “fasci di luce” e non “corna”…
Ma un angelo può anche mostrare un volto dolcissimo come quello di chi annuncia a Maria il miracoloso concepimento, o come quello di chi convince Giuseppe a tenere Maria, comunque, come sua sposa sotto il suo tetto.
Una nota di colore: Rainer Maria Rilke, grande poeta boemo di lingua tedesca, sosteneva che gli angeli sono messaggeri di Dio, schegge splendenti di una divinità luminosissima. Grazie a questa loro essenza, possono entrare in contatto con quel poco di divino che resta, ancora, in ciascuno di noi. Fanno parte dell’aspetto inviolabile dell’universo in cui viviamo e possono essere dolcissimi o terribili, a seconda dei casi. Gli angeli possono mostrarsi agli uomini ma solo di profilo, cioè in modo parziale. Forse perché i nostri occhi non possono ssopportare la vista di Dio, anche se si tratta di una sua piccolissima scheggia.
Ma torniamo alle Scritture cosiddette Sacre, L’Antico Testamento ammette l’esistenza di spiriti – angeli o demoni che siano – ma, nel suo rigoroso monoteismo, assegna loro solo uno statuto di creature al completo servizio di Dio. Ai tempi della comparsa di Gesù su questa terra, gli Ebrei erano molto divisi su questo argomento. I Sadducei non ci credevano, mentre i Farisei ci credevano. Gesù stesso – checché se ne dica, di cultura farisaica – fa più volte riferimento a queste misteriose creature arrivando ad ipotizzare, in Matteo 18,10, l’esistenza di angeli custodi che fanno da tramite fra l’uomo e Dio.
Ma, lo abbiamo visto, non tutti gli angeli sono buoni e al servizio di Dio. Satana, con i suoi demoni, vi si oppone in continuazione. Emblematico e tanto importante quanto inquietante, l’episodio delle tentazioni di Gesù nel deserto. Satana appare a Gesù e, qualificandosi come padrone assoluto della Terra, gli offre i Regni che desidera in cambio della sua obbedienza. Gesù lo scaccia ma non può sbugiardarlo… Satana è, quindi, il vero padrone di questo mondo? Non lo sappiamo con certezza ma è abbastanza probabile.
Nel Vangelo di Giovanni (16,11) Gesù allude a una sconfitta che dovrà subire quell’essere che definisce il “Principe di questo mondo”. Ma è arrivata questa sconfitta? Aprendo i giornali o guardando la televisione, ci sembra che il male prevalga sempre e inesorabilmente sul bene. Non resta che rifugiarsi nell’unica preghiera istituita da Gesù – il Padre Nostro – ed augurarci che venga, finalmente, il Regno del Padre annunciato dal figlio. Magari, come sostenevano alcuni discepoli di Origene, accompagnato da una redenzione degli angeli caduti, perdonati, finalmente, dal Padre.
Qui incorriamo in un grosso problema: se è vero che Dio ha creato tutte le cose visibili e invisibili ne consegue che anche gli angeli caduti siano suoi figli quindi, a questo punto, può un Padre non perdonare, per l’eternità, dei figli che sono comunque suoi? Può essere un argomento di riflessione affascinante ed inquietante.
– Qual è la sua opinione personale sul presunto governo di Satana in questo mondo?
Comunque sia, io penso che Satana sia veramente il padrone di questo mondo su cui ha un potere assoluto. Il suo infusso più malefico e pericoloso si manifesta nel convincere gli uomini a rifiutare ostinatamente il grandemessaggio d’amore di Gesù. La sua astuzia più sottile è quella di far credere che non esista, mentre è sempre presente. Satana fa leva sull’inclinazione del male che l’uomo si porta dentro nella parte più oscura della sua natura. Forse, abbiamo le forze per non farlo vincere.
Sarebbe opportuno che ognuno di noi riflettesse sulla forza del proprio libero arbitrio….
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