La conoscenza di se stessi è il crocevia di qualsiasi percorso spirituale; vi si potrà arrivare attraverso varie strade lastricate di gioia e di sofferenza, ma che costringono lo sguardo a ritrarsi lentamente verso l’interno: è proprio lì che bisogna giungere prima o poi.
Nell’era della comunicazione di massa si riescono a reperire velocemente molte informazioni. Tutto ciò facilita la diffusione di una conoscenza che fino a poco tempo fa era appannaggio di pochi. Comunque lasapienza esoterica è ancora accessibile ad un numero ristretto di persone, in quanto spesso mancano le chiavi per poter comprendere ciò che è stato velato per essere salvaguardato. Vediamo di spiegare meglio il concetto appena espresso: il Maestro Gesù insegnava per parabole (infatti il Vangelo può essere letto secondo diversi livelli di lettura), e comunque istruiva in segreto i suoi discepoli. Personalmente ritengo che i libri dove sono concentrati i maggiori insegnamenti esoterici siano la Bibbia, gli Yoga Sutra, la Bhagavad Gita e il Tao Teh Ching.
Gli Yoga Sutra hanno la particolarità di essere un manuale pratico per accompagnare l’aspirante nel percorso verso il Regno dei Cieli. Questa peculiarità rende gli Yoga Sutra un testo unico nel suo genere, da proteggere accuratamente nella profondità del cuore. L’unico modo per comprenderlo è leggerlo molte volte, cercando di vagliarlo alla luce dell’esperienza conseguita e disponendoci ad accoglierne intuitivamente le indicazioni, per poi cercare di realizzarle nella vita.
Sicuramente è di difficile comprensione, in quanto il lettore è costretto a mettere in discussione la propria quotidianità: quanto viene insegnato deve essere infatti sperimentato nel laboratorio della propria coscienza, e questo comporta un lavoro di riconversione e di disciplina delle forze presenti nella coscienza, che non passa inosservato in chi cerca di attuarlo. Non voglio spaventare nessuno, anzi vorrei cercare di comunicare semplicemente le cose per quelle che sono.
Il vento della new age ha portato un’aria di novità positiva, che ha permesso a tanti di venire in contatto con insegnamenti di un certo livello. Ma d’altra parte, la facilità con cui sono stati ricevuti insegnamenti che fino a quel momento venivano dati tenendo conto del livello evolutivo di chi li riceveva, ha illuso molti nel cercare in maniera frettolosa cambiamenti miracolosi senza voler affrontare i nodi della personalità, che sono la vera causa della sofferenza percepita. Spesso l’uso di certe tecniche spirituali ha rafforzato, invece di modificare, ciò che viene propugnato dalla medicina ufficiale: la cura del sintomo. Le discipline spirituali devono condurre invece l’aspirante a svellere le radici della sofferenza, e ciò può avvenire soltanto indagando entro se stessi: soltanto così potrà avvenire la vera guarigione, che coincide con l’espressione creativa del Sé.
La conoscenza di se stessi è il crocevia di qualsiasi percorso spirituale; vi si potrà arrivare attraverso varie strade lastricate di gioia e di sofferenza, ma che costringono lo sguardo a ritrarsi lentamente verso l’interno: è proprio lì che bisogna giungere prima o poi. Magari abbiamo cercato in diversi luoghi e in varie situazioni, e invece dobbiamo cercare nel punto più vicino possibile a noi stessi : la nostra coscienza. La coscienza è l’unica cosa che permane nella manifestazione in quanto la materia è essa stessa coscienza, quindi anche per assurdo è l’unica cosa di cui dovremmo preoccuparci.
Pensate a cosa potrebbe realizzare una società improntata principalmente sull’espansione di coscienza invece di essere alla ricerca del profitto ad ogni costo come avviene generalmente nel mondo odierno, nonostante tutto si iniziano a vedere i segni del passaggio di una moltitudine di persone in cammino per impostare diversi rapporti sociali e personali. Vedremo se e quando raccoglieremo i frutti di nuovi rapporti pacifici di convivenza; comunque affinché siano duraturi dovranno essere espressione di una ricerca interiore andata a buon fine.
Nonostante tutto, quando aspiriamo a migliorare la condizione personale in funzione di un cambiamento generale, ogni energia impiegata è ben spesa: durante il percorso che dovremo affrontare ricordiamoci che gli errori che inevitabilmente commetteremo ci servono per conoscerci meglio e sono il punto di partenza per future realizzazioni..
Lascia un commento con Facebook