Conoscere e rispettare l’acqua significa conoscere e rispettare noi stessi e le leggi vitali che ci portano amore, salute, bellezza ed abbondanza.
Dopo aver avuto tanti messaggi e prove dall’acqua della sua ottima capacità di memorizzare e rispecchiare informazioni,Masaru Emoto ha sfidato queste capacità con un esperimento a distanza. Ha posato un flaconcino con acqua poco buona sulla scrivania del suo ufficio e ha mandato una e-mail a 500 amici e conoscenti in tutto il Giappone, chiedendoli di mandare ad una precisa ora di un giorno prefissato, il loro ‘chi’, la loro energia vitale all’acqua sopra la scrivania. Vedendo la fotografia del cristallo d’acqua prima e dopo l’esperimento possiamo immaginarci meglio perché è possibile guarire delle persone anche a distanza, se riusciamo a mandare un’energia positiva,
forte e coerente.
In un altro esperimento Masaru Emoto è riuscito a riunire circa 300 persone la mattina presto prima del sorgere del sole sul bordo del lago Biwa. Un grande lago giapponese molto inquinato che d’estate, da molti anni, emanava cattivi odori per via di un’alga che cresceva e ne copriva quasi tutta la superficie. In un rituale con fuoco ed inviando invocazioni all’acqua del lago mentre il sole si sollevav a, questo gruppo è riuscito a purificare il lago Biwa. Difatti, qualche tempo dopo, sul giornale locale apparv e un articolo che diceva: “quest’anno le alghe che i responsabili hanno dovuto raccogliere dall’acqua sono diminuite moltissimo e, in confronto agli altri anni, le proteste telefoniche per viadei cattivi odori provenienti dal lago sono state pochissime. E’ un bene che ci siano meno alghe, ma siamo preoccupati perché non ne
conosciamo la ragione” – così conclude l’articolo. Dopo 6 mesi, purtroppo, le alghe ed i cattivi odori tornarono nel lago Biwa.
Questo episodio spinse Emoto ad esclamare : Se, anziché 300 persone, fossimo stati in 30.000 o 300.000 avremmo potuto inviare ancora più amore e gratitudine all’acqua e forse la guarigione del lago Biwa sarebbe stata duratura! Conoscere e rispettare l’acqua significa conoscere e rispettare noi stessi e le leggi vitali che ci portano amore, salute, bellezza ed abbondanza. L’acqua è il simbolo dei sentimenti. La spoliazione e l’inquinamento dell’ambiente e dell’acqua, rispecchiano una disarmonia nei nostri rapporti con noi stessi e con il prossimo e con le altre forme di vita presenti sulla Terra.
Proviamo a valutare, attraverso una semplice operazione aritmetica, qual è l’impatto dei nostri atti sull’ambiente che lasceremo alle generazioni future – esse hanno gli stessi nostri diritti di godere della bellezza della terra: ogni nostro gesto, se moltiplicato per 6/7 miliardi di abitanti, quale effetto avrà sull’equilibrio naturale e sugli esseri viventi sul pianeta ? La risposta la conosceremo immediatamente.
Proviamo a fare assieme alcune moltiplicazioni, ipotizzando dei comportamenti di massa per dei prodotti non indispensabili e facilmente sostituibili:
1- Usare in un anno 500 milioni di macchine fotografiche ‘usa e getta’ (oltre ai 200 grammi
di plastica, c’è anche una pila che si butta via; lo sapevate?).
2- Usare ogni giorno 300 milioni circa di rasoi ‘usa e getta’.
3- Usare ogni giorno, al posto di tessuti utilizzabili per anni, 10.000 tonnellate di polpa di alberi, milioni di litri di acqua, cloro ed altre sostanze chimiche per soffiarsi il naso, struccarsi, asciugarsi le mani con la carta!
4- Usare dei panni ‘usa e getta’ per spolverare.
Si tratta di pochi esempi di miliardi di gesti giornalieri, compiuti da esseri umani dal cervello oscurato da messaggi pubblicitari orientati a costruire modelli di consumo, che dobbiamo eliminare, se vogliamo evitare la distruzione dell’ambiente e della nostra salute. Non si tratta di polemizzare, ma di ritornare coscienti e consapevoli che siamo solo e sempre noi stessi i responsabili creatori della nostra realtà.
Dopo aver constatato gli effetti della preghiera sull’acqua, Masaru Emoto dedica molto lavoro per la pace nel mondo. Nel 2003 ha proclamato il 25 luglio come giorno dell’acqua e ha invitato tutte le persone ad offrire in quel giorno un pensiero di pace e di amore all’acqua. Può essere un bicchiere d’acqua sul tavolo, l’acqua di un ruscello, di un lago, del mare al quale da solo o in un gruppo si inviano dei buoni pensieri e sentimenti. In quel giorno Emoto, con alcune centinaia di persone, è andato al lago Genezareth, pensando che una delle guerre principali su questo mondo sia quella fra Palestinesi
e Israeliani. Tutti e due i popoli bevono e usano l’acqua del Giordano, e perciò mandare pace e amore a quell’acqua significa mandare l’informazione di pace e amore ad entrambi i popoli.
Nel 2004 sono state raccolte circa 250 acque in tutto il mondo e sono state portate in Liechtenstein, dove esiste un laboratorio Europeo per la ricerca sui messaggi dall’acqua. In un bel rituale, tutte queste acque sono state mischiate in un grande bacino fra le meditazioni e invocazioni di circa 200 persone
presenti. In seguito ognuno dei presenti ha riempito un suo contenitore con questa acqua carica di buone informazioni ed energie e l’ha riportata al luogo dove aveva preso la ‘sua’ acqua, di modo che le
informazioni di tutte queste acque passassero in tutti i luoghi. Anche questo è stato fatto come simbolo della riunione di tutti i popoli e delle diverse qualità presenti nell’umanità.
GRAZIE, Acqua!
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