Generosità, capacità di ricevere, avarizia, trattenere per sé… tutti aspetti del dare e dell’avere che è possibile “rintracciara” sulla pianta dei nostri piedi, come ci spiega Franco Copes in questa intervista sulla podomanzia.
– Con la podomanzia, ossia la lettura della pianta del piede, è possibile avere indicazioni sul grado di generosità di una persona?
Attraverso le linee della pianta del piede è possibile individuare moltissimi aspetti di una persona. La lettura del piede è in realtà una disciplina molto antica, e con essa è possibile ottenere molte più informazioni rispetto alla lettura della mano (chiromanzia): il piede è connesso con la vita, è la nostra base. La mattina, quando ci alziamo, la prima cosa che facciamo è mettere i piedi in terra, per poterci alzare, e la terra è fonte di vita, dalla terra nasce tutto.
– Per quanto riguarda la mano, la chiromanzia individua linee principali e linee secondarie. E per quanto riguarda la podomanzia?
Anche sulla pianta del piede troviamo linee principali e linee secondarie. Nelle mie varie esperienze di lettura del piede, ho individuato e verificato che ci sono le linee principali della vita, della salute, della fortuna, dell’amore ecc…
– Quanto alla capacità di dare e di ricevere, si tratta di caratteristiche che sono “presenti” sulle linee principali della pianta del piede, o su quelle secondarie?
E’ un aspetto che si vede dalle varie linee secondarie, e può manifestarsi in diverse tendenze, nel senso che c’è chi tende a dare molto ma allo stesso tempo anche a prendere molto, oppure chi è egoista in un ambito e generoso in un altro e così via.
– Secondo lei, esiste un equilibrio tra dare e avere? In cosa consiste?
Ci sono alcune persone che sanno dare e ricevere in modo equilibrato, e questa è la conseguenza di un loro equilibrio a livello psicologico. Si tratta di persone solari, aperte… Chi è egoista non sa invece dare, è spesso arrivista, poco solare, con pochi scrupoli: una persona di questo tipo, oltre all’incapacità di dare, avrà fra le sue “tendenze”, anche quella dell’invidia. trovo che non abbia senso essere invidiosi dell’operato degli altri: secondo me ognuno di noi ha un percorso di vita personale, ed io ho scelto questo mio fin da piccolo… un percorso in cui ho manifestato la mia sensitività, prima attraverso le carte, la lettura della mano ecc finché un giorno mi sono trovato sulla spiaggia a osservare sia il piede femminile che quello maschile, arrivando a riscontrare che la pianta del piede rispecchia le caratteristiche di una persona molto più che il palmo della mano.
Potrei essere smentito su questo, ma per ora non mi è capitato: si tratta di una mia teoria e soprattutto di una mia esperienza. Quando all’epoca me ne uscii con la lettura del piede, fui invitato da Maurizio Costanzo a parlarne, lui stesso ammise di avere sentito della lettura della mando, dei fondi del caffé… ma del piede no. Vennerò pubblicati molti articoli su quanto dichiarai in merito e venni anche intervistato da diverse testate giornalistiche, dopo di che sono apparsi altri personaggi che affermano di essere anche loro dei podomanti e di essere dotati di sensitività, ma spesso hanno semplicemente copiato la mia figura, sfruttando l’onda della novità.
– C’è un qualche collegamento con la riflessologia plantare?
Molta gente fa confusione tra la riflessologia e la lettura del piede, ma si tratta di “tecniche” assolutamente diverse. La riflessologia si pone nell’ambito medico o della salute, mentre la podomanzia permette la lettura di quello che è il passato, come anche del presente e del futuro, nei limiti del possibile. Lungi da me agire come teraputa o medico….
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