Essere responsabili implica essere consapevoli dei propri limiti ma anche imparare a superarli, scegliendo in modo attivo la strada da percorrere. Ce ne parla Vincenzo Fanelli in questa intervista dedicata al tema “Libertà e Responsabilità”.
– Cosa significa essere responsabili?
Qui occorre una precisazione fondamentale sul libero arbitrio: la gente deve avere il libero arbitrio, la libertà di poter scegliere e impostare la propria vita. Personalmente non credo nella fatalità, nel senso che non credo che le cose accadono perché devono accadere. Se da un lato è vero che esiste e c’è un percorso individuale, una “mission” nella vita che ci porta verso determinati obiettivi, dall’altra abbiamo sempre un libero arbitrio per cui possiamo scegliamo se andare verso una direzione piuttosto che verso un’altra.
Tutto questo si inserisce nel concetto di responsablità e libertà. Libero arbitrio non significa che si deve essere completamente irresponsabili e che si deve fare tutto quello che si vuole: la libertà è un dono prezioso di cui disponiamo, anche se purtroppo non fa ancora parte di tutte le popolazioni e le nazioni.. ma attenzione, perché spesso la libertà può essere “finta”, cioè si crede di vivere in libertà quando invece questa cosa non esiste.
La libertà va amministrata con la responsabilità: una mia massima è che nelle mie decisioni rispetto gli altri, in quello che vado a fare cerco di tenere conto della libertà altrui. Chiaramente, questo non significa che lascio che gli altri mi creino intralcio quindi se mi accorgo che una persona dall’altra parte non ha rispetto nei confronti della mia libertà, non posso più rispettare il suo operato. In generale, comunque, credo molto nel fatto che bisogna essere responsabili sia per sé stessi che per gli altri.
– Una persona più responsabile è più libera, o viceversa?
Una persona più responsabile si può considerare più libera, ad esempio se parliamo sul piano di quello che si vuole nella vita e dei propri obiettivi. E’ naturale che quando una persona si rende conto che può essere responsabile della propria vita al 100%, e quindi può cominciare a smettere di dare la colpa agli altri per le cose che non vanno bene, assume un ruolo più attivo e quindi acquisisce maggiore libertà… ma questo può essere scomodo per coloro che hanno bisogno di credere che “la colpa è degli altri, e non mia”: vogliono minori responsabilità, e a loro sembra di non essere liberi.
Diventare responsabili della propria vita chiaramente significa anche diventare più consapevoli, di sé stessi e di come funziona l’energia universale, cioè di come funziona la vita e le leggi profonde dell’universo. Se si vuole diventare più responsabili, si deve necessariamente evolvere: occorre fare un “salto” altrimenti non si trova la forza di realizzare e dire a sé stessi “ok, io sono responsabile degli incontri e delle persone che fanno parte della mia vita, sia che si comportino bene o male”. Questo è fondamentale, e comporta un salto di consapevolezza. Non parlo di “illuminazione” ma di rendersi conto, di avere una maggiore consapevolezza..
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