Due grandi “angeli protettori” dell’invecchiamento, della salute e del benessere: la ghiandola pineale e la melatonina…
Oggi molti conoscono il termine “melatonina”, ma conoscono meno, naturalmente, la parola “epifisi”, altrimenti nota come “ghiandola pineale”. La melatonina ha il ruolo di agente anti-invecchiamento che può aiutare a prevenire il progressivo declino fisico e mentale associato con l’età. La melatonina agisce costantemente per correggere, regolare e normalizzare tutte le attività del corpo. Essa favorisce la qualità del sonno, la circolazione del sangue, mantiene gli ormoni a livelli normali, ci protegge dal danno inferto dai radicali liberi, mantiene forte e vitale l’apparato riproduttivo e tiene il sistema immunitario in uno stato di “costante attenzione” . Può essere considerata come “normalizzatore” dell’organismo.
Da giovani o da vecchi, la melatonina ci aiuta ad adattarci e a rispondere all’ambiente esterno e interno. Secondo una visione innovativa, il processo di invecchiamento è legato alla de-sincronizzazione dei cicli ormonali circadiani (giorno-notte). Ecco perché la melatonina è coinvolta solo indirettamente con l’invecchiamento, ma è “essenziale” per rallentarlo significativamente.
L’epifisi o ghiandola pineale, situata nel cervello in posizione centrale, è la ghiandola che produce e secerne melatonina. Ben nota fin dall’antichità, anche se in maniera non scientifica, era considerata dai latini più importante dell’ipofisi o ghiandola pituitaria. La parola “epifisi” significa in greco “ciò che cresce sopra”. Cartesio la definì come la valvola che segnava il congiungimento di mente, anima e corpo. L’epifisi è considerata il “regolatore dei regolatori”.
La produzione e la secrezione di melatonina da parte dell’epifisi, aumentano di notte, con il buio, quando i recettori della la retina non sono stimolati dalla luce. È utile ricordare che se viene lasciata luce dove si dorme, l’epifisi si disattiva e non produce melatonina. Basta un lumen (unità di misura della luce corrispondente a una candela) o le persiane non chiuse.
La sintesi della melatonina nell’epifisi è inibita anche dall’esposizione a campi magnetici, come quelli creati da strumenti elettrici/elettronici (elettrodomestici, computer, televisione, cellulari ecc.) o dalla vicinanza di conduttori elettrici.
Oggi sappiamo anche che questa molecola è sintetizzata anche in altri organi e tessuti. La melatonina esplica varie funzioni, importantissime per l’equilibrio psicofisico:
– Azione sull’ipofisi. La sua influenza sull’ipofisi, che controlla a sua volta la tiroide (metabolismo), le gonadi (sessualità) e il surrene (risposta allo stress), si traduce in un’azione di regolazione di tutto il sistema endocrino, che è un sistema regolatore, formato dalle ghiandole endocrine che secernono sostanze chimiche chiamate ormoni. La pineale diventa così un modulatore dell’ipofisi.
– Regola e ottimizza il ritmo sonno-veglia.
– Diminuisce l’attività delle onde cerebrali, passando dalle onde beta alle alfa, poi theta e poi delta. Il sonno in delta è il sonno ristoratore che permette al corpo di rigenerarsi e di riparare il DNA danneggiato, e varie altre funzioni benefiche. E, di fatto, migliora la qualità del sonno.
– Svolge un’azione antiossidante ed é promotore delle difese immunitarie
– Da ricordare che epifisi e timo (sede delle cellule immunitarie T) sono innervati ambedue dal ganglio cervicale, e sono fondamentali nell’efficienza del sistema immunitario.
– La melatonina ha un nesso importante con l’assimilazione dello zinco, spesso carente, a prescindere dalla correttezza del regime alimentare.
Al neonato la melatonina arriva dalla madre, attraverso il latte materno (calma e riposo). I livelli di melatonina crescono fino al settimo anno di vita; dai quarantacinque anni la produzione di melatonina si abbassa, a sessanta è la metà che a venti. Quando la pineale invecchia, essa calcifica e si indurisce. Una volta che si è calcificata, la produzione di melatonina cala. Anche se si continua a chiamarla ormone, lo è solo nel senso della parola, dal greco “ormao” = “regolo”.
È molto di più che un ormone, come la scienza sta progressivamente scoprendo. La somministrazione di ormoni infatti, sostituisce e quindi inibisce le ghiandole endocrine competenti. Invece, la melatonina presente nei recettori periferici, soprattutto quelli preferenziali (intestino, ghiandole riproduttive e retina), è un segnale positivo all’epifisi per produrre la propria. Per contro se l’epifisi recepisce una riduzione nei recettori periferici, rallenta la produzione della propria melatonina; l’epifisi invecchia e porta all’invecchiamento il corpo intero, in primis l’ipofisi.
In sintesi la melatonina è una molecola ad azione stabilizzatrice e compensatrice perché, diversamente dagli altri ormoni che esercitano un’influenza diretta e mirata su un particolare organo o sistema, essa opera indirettamente, modulando o armonizzando i livelli degli altri ormoni. Il compito della melatonina è quello di assicurare che quei livelli rimangano entro i valori normali, in risposta ai mutamenti ambientali. Quando invecchiamo, anche prematuramente, i livelli di molti ormoni fondamentali mutano e questo può scollegare i sistemi del nostro organismo. Ciò accade perché la ghiandola pineale, il regolatore, comincia a deteriorarsi e di conseguenza la sua capacità di secernere melatonina comincia a venir meno.
Assumendo la melatonina, possiamo rafforzare il funzionamento della ghiandola pineale e prevenire ulteriori guasti. Ripristinando la funzionalità della pineale, riportiamo ai livelli giovanili altri ormoni importanti e così facendo manteniamo la condizione giovanile del nostro corpo. Molti disturbi della vecchiaia sono effetto dell’incapacità dei nostri ormoni di mantenere l’equilibrio fisico come un tempo. A titolo di esempio, la melatonina aiuta l’organismo a combattere gli effetti negativi dello stress, che compromette l’immunità, esponendoci alle malattie. L’effetto dello stress peggiora con l’invecchiamento e anche in futuro lo stress sarà sempre un fattore determinante per stabilire durata e qualità della nostra vita. Per fortuna la melatonina può proteggerci dai danni dello stress.
Le conoscenze scientifiche sulla melatonina e la ghiandola pineale sono in continuo ampliamento, espandendo il ruolo di questi due “angeli” che ci aiutano nel cammino della nostra vita, a tutti i livelli. Poiché è importante che la melatonina arrivi direttamente all’epifisi senza dover transitare per lo stomaco, l’assunzione per via sublinguale ne permette l’entrata in circolo direttamente.
Protena propone EPI-N3 e EPI-N10 a base di: Melatonina, di origine sintetica, in condizioni ottimali di purezza e concentrazione, in compresse sublinguali.
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Paolo Clauser
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Anni fa ho preso la melatonina N3 ,ottenendo buoni risultati
Sono tornata nell’unica farmacia che la vendeva a Roma e mi è stato detto che non si trova più perché vietata in dose di tre mg
Vorrei conoscere i motivi e sapere se la Protena la può spedire
Grazie
non riesco più a collegarmi con il sito di protena.
E’ possibile che abbiano cambiato indirizzo o è successo qualche cosa?
Se non trovo il sito dove si può acquistare la melatonina
Buongiorno,
al momento non siamo in contatto con Protena, purtroppo non sappiamo darle informazioni a riguardo.
La Redazione