Noi adulti pensiamo di dover insegnare tutto ai bambini, eppure sono proprio loro che possono insegnarci a “pensare positivo”…
I bambini sono una fonte inesauribile di scoperte e adoro da sempre trascorrere del tempo con loro.
Sebbene sia credenza comune che i bambini, in quanto piccole persone, non sappiano niente e spetti a noi adulti formarli, educarli e insegnare loro ciò che serve per vivere, credo invece che tantissime volte siano loro a insegnare le cose a noi “grandi”.
Nella società odierna sto notando un continuo affannarsi delle persone alla ricerca di soluzioni. Il clima generale non è molto felice: tutti siamo vessati da preoccupazioni di ogni sorta e tipo, e tutti i giorni siamo bombardati da telegiornali inquietanti che, invece di essere notiziari, sembrano bollettini di guerra.
Così i più determinati a cambiare si interessano di questioni anche “alternative” e l’espressione “pensiero positivo” si sta affacciando con insistenza nella vita di tanti. Noi adulti però crediamo di sapere già tutto e così queste notizie nuove le viviamo un po’ con scetticismo.
I libri ci dicono di pensare positivo e noi ci proviamo, ma viviamo condizionati dalla convinzione di sapere le cose per esperienza e quest’esperienza diventa un freno o un ostacolo a ciò che potremmo facilmente apprendere se solo ci staccassimo dai nostri schemi mentali.
Proprio ieri una bambina di soli 10 anni intavolava con me un appassionato discorso sull’influenza che il pensiero ha sulla realtà. Mi parla con scioltezza e familiarità di pensiero positivo e pensiero negativo, e collega il proprio modo di pensare a un episodio che le è accaduto di recente.
Mi dice: “Mi sto impegnando a pensare positivo sempre. La notte prima che morisse Stella (la sua cagnolina accidentalmente schiacciata dalla macchina, quindi evento del tutto imprevedibile) ero nel letto e ho pianto tantissimo perché avevo paura che morisse e non volevo”.
La bimba è convinta di aver portato sfortuna alla sua cagnolina per aver formulato un pensiero negativo su di lei, ma la cosa che più mi ha sorpresa è che abbia già capito l’importanza di pensare positivo e di impegnarsi a cambiare il proprio schema mentale per far sì che diventi un automatico stile di vita.
Ha dato per ovvio che se pensi positivo avrai nella tua vita eventi positivi, e si impegna a farlo apportando in totale autonomia correzioni al suo pensiero e al suo comportamento quando vira al negativo.
Questa piccola persona di soli 10 anni ha già compreso una cosa che tantissimi sapienti adulti non capiscono in una vita.
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