Andrea Zurlini presenta il suo libro Alchimisti della Nuova Generazione (Anima Edizioni)
Tra gli argomenti del video:
L’alchimia ci ricorda che la prima opera d’arte della nostra vita siamo noi. È l’arte della trasformazione, dell’assecondare l’evoluzione che stiamo vivendo.
Per arrivare all’opera, lo scultore deve togliere dal blocco di marmo, e non aggiungere. La nostra reale natura soggiace dentro di noi sotto una massa di stratificazioni. Compito dell’alchimista è quel lavoro di rimozione per far emergere la vera identità.
Arte non è solo la produzione creativa legata ad attività come pittura o scultura, ma è anche ciò che facciamo della nostra vita.
A livello globale sta accadendo una fusione fra Oriente e Occidente, fra emisfero cerebrale destro ed emisfero sinistro. L’armonia nella nostra vita nasce e si manifesta quando le due entità interiori collegate al cervello destro e sinistro cooperano in armonia. L’emisfero cerebrale destro va lasciato libero di esprimersi e di affidarsi alla vita.
La gioia di vivere sta diventando una merce rara, com’è possibile? Dov’è l’inghippo?
Nei Vangeli c’è scritto: “Beati i puri di cuore perché vedranno Dio”. Ma cos’è la purezza di cuore? Non è il moralismo e il buonismo cui ci hanno abituato con la promessa della salvezza. È riconoscersi come anima che vive il dono della vita e per questo vede Dio ovunque.
In alchimia si parla dell’apertura del centro emozionale superiore, che si manifesta nel riuscire a vedere l’amore, l’insegnamento e la saggezza dietro tutti gli eventi che viviamo.
Spesso il nostro corpo è incapace di disintossicarsi perché riflette la nostra incapacità di lasciar andare gli insulti che abbiamo ricevuto fin da bambini.
Per la sofferenza siamo già tutti pronti e non c’è da prepararsi molto. Noi in realtà sopravviviamo, viviamo la vita come una lotta… ma non viviamo. Non conosciamo cosa veramente siamo capaci di fare. L’essere umano “vero” non si è ancora manifestato su questo pianeta.
Una cultura che teme la morte non potrà mai ospitare la consapevolezza. La paura della morte nasce in chi sente di non aver mai vissuto. Questa cultura non vuole che si viva i propri sogni e i propri talenti, quindi inevitabilmente sviluppa paura della morte.
Si può invece vivere leggeri, semplificare la vita.
Più ti occupi dei tuoi problemi, e più i problemi aumentano. Ma l’emisfero sinistro, il maschile, si sente “vivo” solo occupandosi dei problemi e cercando continuamente di pensarci sopra. La “soluzione” in realtà arriva da altre vie, intuitive, che si mostrano quando paradossalmente ci si rilassa e si smette di focalizzarsi sui problemi.
La maggior parte dei problemi della vita si risolve da sola se permettiamo loro semplicemente di esistere e allo stesso tempo scegliamo di affidarci. Allora il mondo ti viene incontro e si occupa di te.
La gratitudine è fondamentale per vivere in modo leggero. E più ringraziamo più avremo occasioni per essere grati.
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