Conferenza di Franco Libero Manco. L’autore presenta il libro Codice Vegan (Anima Edizioni).
La vita ha un valore sacro in tutte le sue manifestazioni. La scelta vegan è il punto di arrivo di una scelta spirituale.
Ci è sempre stato detto che mangiare carne è necessario. Ma se fosse vero, i vegani dovrebbero avere problemi di salute.
Purtroppo dietro la malattia c’è un business economico enorme su cui contano le industrie farmaceutiche.
Gli omega3 sono presenti solo in alcuni pesci e in ogni caso con la cottura vengono compromessi. Ci sono nel mondo vegetale tanti esempi di disponibilità di omega3 come i semi di lino.
Come si fa con il calcio se non si mangiano latticini? Eppure l’osteoporosi è un problema che colpisce principalmente quei paesi dove è alto il consumo di latticini. In realtà il latte è altamente acidificante quindi sottrae minerali basici al corpo.
Ammazzare un altro essere vivente per nutrirsi, quando è possibile alimentarsi diversamente, è ingiusto ma è anche dannoso, perché non siamo strutturati per mangiare animali, essendo la nostra struttura propria degli animali frugiveri, che si nutrono di frutta e bacche.
In natura non esistono onnivori, ma solo carnivori, erbivori o frugiveri. Noi non abbiamo gli intestini dei carnivori né enzimi come l’uricasi, predisposto a neutralizzare gli acidi urici.
Non abbiamo mai avuto una generazione così ammalata come quella odierna. La vita media si è allungata grazie all’uso di medicine, ma la qualità di vita è peggiorata.
Il punto di vista etico non è meno importante di quello salutistico. Per rendere migliore l’uomo bisogna considerare tutti gli aspetti della sua esistenza, sul piano fisico e spirituale insieme.
Se mangiamo male e ci avveleniamo con alimenti incompatibili, anche i pensieri saranno contaminati. Finché gli uomini si nutriranno come le belve, si comporteranno come le belve.
Bisogna superare la visione antropocentrica per sostituirla con quella biocentrica, cioè: la vita al centro di tutte le cose. La vita e tutte le forme che assume è sacra ed è al centro dell’universo.
Intorno al 3500 a.C. i Veda già ci avvertivano sui danni del mangiar carne. Il pensiero viene poi ereditato da Buddha, che ci parla di compassione. E così fino a grandi filosofi come Pitagora e religiosi come S. Ambrogio e S. Girolamo. Lo stesso Einstein auspicava una società vegetariana per vivere in equilibrio.
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