Intervento di Carlotta Brucco al convegno Dialogando con gli Autori (Milano, novembre 2014). Carlotta ci confida una tecnica per prendere coscienza delle nostre visioni di mancanza e per trasformarle in visioni di pienezza.
Carlotta Brucco è autrice del libro I Cinque Abbracci
La realtà che per noi diventa reale è quella che sappiamo riconoscere e vedere, e che prima di tutto riteniamo possibile.
La maggior parte di noi è “abituata” a una frequenza di sofferenza e paura. Come sintonizzarsi su altre frequenze? Ci viene in aiuto l’uso del simbolo e la Visione. Dobbiamo invece creare Visioni di pienezza.
Scegliamo un ambito per noi problematico, per esempio il rapporto con il partner o l’ambito lavorativo. Come siamo vestiti? Che posture e atteggiamenti abbiamo? Come deviamo noi e il partner, oppure noi e la situazione (simboleggiata con un paesaggio)? Se ci appare una visione di mancanza, significa che siamo in una frequenza conflittuale, che va trasformata.
Non bisogna avere paura delle proprie visioni di mancanza, bisogna prenderne coscienza e trasformarle. La nostra missione è fiorire nell’amore e nella saggezza.
Per uscire dal nostro condizionamento, chiediamo aiuto a un simbolo esterno al quale riconosciamo il pieno potenziale umano realizzato, e può essere qualunque cosa come Gesù, Il Buddha, un angelo… ma anche, come nel caso dei bambini, l’eroe di un fumetto… Ognuno scelga per sé.
Torniamo alla nostra visione di mancanza e rivolgiamoci al nostro simbolo chiedendo: “Ti prego, portami una nuova visione”. È sufficiente non vederlo perfettamente ma sintonizzarci qualche istante con questo simbolo, sentire come ci ama e che ci vede nella nostra piena fioritura.
Il modo migliore di chiedere è affidarsi con umiltà, non con pretesa. Non ci arriviamo “da soli” alla felicità, perché è una pretesa dell’ego quella di voler raggiungere qualcosa.
Sentite col cuore come il simbolo divino viene vicino a voi e vi abbraccia, e si assorbe nel vostro cuore, e da quel punto la luce si espande nel vostro cuore e nella visione, che da mancanza si trasforma in pienezza, mostrando noi nel nostro pieno potenziale.
Dobbiamo richiamare la Visione di pienezza in continuazione, affinché divenga una nuova abitudine e frequenza.
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