Intervento di Nicola Saltarelli a “Dialoghi sulla Coscienza” (10-11-12 aprile 2015, Villa Bertelli – Forte dei Marmi), organizzato da Simona Barberi Eventi.
Il Transurfing è una metodologia diffusa dall’autore Vadim Zeland e si può considerare una tecnica che aiuta a sintonizzarsi con la realtà che si desidera.
Quando ci focalizziamo su un obiettivo, la realtà si modella per venirci incontro.
Principio dello specchio: la realtà è uno specchio duale, ha sempre un’immagine reale e un riflesso. Queste due dimensioni sono quella interiore e quella esteriore.
Il Transurfing ci insegna che possiamo scivolare su una “variante” della realtà. Esistono infatti tante linee di vita, infinite possibilità, su cui possiamo sintonizzarci.
Un artista porta a realizzazione con la sua opera una fra le tante possibilità, e così facciamo noi con la nostra vita: fra tante possibilità potenziali, quella che si manifesta è perché ha “collassato” nel mondo materiale.
Tra le infinite varianti di possibilità, noi possiamo sperimentarne una alla volta solamente. Come passare da una variante a un’altra più soddisfacente? Dobbiamo smettere di focalizzarci su quello che vogliamo e focalizzarci su ciò che desideriamo.
Due forse importanti sono: L’intenzione interna che è la determinazione al fare, e l’intenzione esterna che è la determinazione ad avere.
L’intenzione interna in realtà lavora su quello che è già manifestato e può essere molto faticosa. L’intenzione esterna è molto più potente e ci porta i risultati senza che noi ne conosciamo il modo.
Non bisogna attribuire grande importanza agli obiettivi e ai risultati
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