I Cinque Abbracci: trasformare la propria frequenza

 

Intervento di Carlotta Brucco autrice del libro I Cinque Abbracci (Anima Edizioni) al convegno “Ambiente e Salute” (Arco TN, 23-25 ottobre 2015), un’iniziativa della Fondazione Museo storico del Trentino.

I Cinque Abbracci Carlotta BruccoNoi possiamo servire la vita attraverso la nostra unicità e attraverso il fuoco della compassione.

L’amore è una frequenza. L’amore parte dal sentire la sofferenza degli altri.

In realtà tutto è amore, allora anche la sofferenza e le crisi sono parte dell’amore e a lui vuole consegnarci.

Il dolore non va cercato, dobbiamo invece andare verso la gioia, ma a volte non ci riusciamo. Allora, in quei casi, significa che paura e sofferenza sono un punto di rigidità che necessitano di essere ammorbiditi.

Come facciamo a cambiare la nostra frequenza e a sintonizzarci con quella dell’amore? Possiamo farlo attraverso il simbolo, chiedendoci: che visione abbiamo di noi stessi? Nei rapporti con gli altri… Sul lavoro… Nello sport…

Se ci rendiamo conto che quello che stiamo creando attraverso le nostri visioni ci porta alla sofferenza, dobbiamo cambiare queste visioni. Spesso abbiamo ereditato le visioni – ossia delle memorie, delle frequenze – dei nostri genitori e dei nostri avi.

La tecnica usata nel libro “I Cinque Abbracci” fa uso delle immagini e delle visioni, usando la loro forza simbolica per attuare un cambio di frequenza interiore.

Prima di pensare a salvare il mondo, occupiamoci di portare gocce di luce, cioè di consolare gli altri ricordando loro che è sempre possibile rinascere.

Poiché tutto è uno, siamo sempre connessi, e quando incameriamo gioia, lo stiamo facendo anche per gli altri.

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