Quando nell’oroscopo o nel tema natale si ha Saturno in una posizione sfavorevole, si pensa in genere alla sfortuna. In realtà nessuna configurazione celeste è negativa (o positiva) in sé, ma è solo portatrice di determinate energie. E, quella di Saturno, è una energia che può insegnarci a liberarci dei vecchi pesi che non servono più.
Ce ne parla Rosanna Bergonzi in questo articolo estratto dal suo libro Evoluzione dello Zodiaco (Anima Edizioni).
L’Astrologia tradizionale attribuiva a Saturno la sfortuna, in contrapposizione alla fortuna di Giove: questo, perché Saturno non concede espansioni come Giove. Vediamo perché.
Siamo motori sempre accesi che emettono vibrazioni. Siamo energia. Ognuno detiene anche quella di Saturno, e più volte la incontrerà, nel corso della vita. Allontaniamoci però, come primo punto, dal pregiudizio di definirlo “malefico”. Si dovrà, viceversa, capirlo e imparare a conoscerlo. A cominciare dal ritmo: più lento e freddo, rispetto ad altre intelligenze celesti (basti pensare alla stagione invernale che rappresenta!). Tuttavia, capace di accompagnarvi ugualmente verso i risultati sperati, sebbene con modalità più lente: quando, cioè, i tempi saranno maturi.
Immaginate di dover percorrere una faticosa salita di pochi chilometri: la prima volta, potrete farlo a bordo di una Ferrari. La seconda volta, soltanto a piedi. Stesso tragitto, diverse le difficoltà e il tempo necessario prima del traguardo. Nel primo caso, grazie al bolide a disposizione, ci mettereste un lampo e nessuna fatica, anzi: proverete euforia, effervescente adrenalina! E chissà quante persone, lì intorno, si gireranno a guardarvi sfrecciare incuriositi! Nel secondo caso, invece, il tempo sembrerà non finire mai: avrete i muscoli indolenziti e il fiato corto. Una volta arrivati, vi scoprirete un po’ piegati su voi stessi, in cerca di forze per riprendervi… e con nessuno, ai bordi della strada, che si gira ad ammirarvi!
L’energia di Saturno, come nella salita a piedi appena descritta, funziona allo stesso modo. Ci si fa strada attraverso l’impegno, la fatica, la pazienza, i sacrifici, i tempi lunghi e, spesso, in un percorso solitario. Ma… si arriva lo stesso. Ce la si fa, grazie alle proprie forze.
Nel carburante di Saturno bisogna metterci tutto il contrario dell’euforia e dell’adrenalina, bensì concentrazione, fatica, applicazione del raziocinio, riflessione nel calcolare i tempi. In più, la necessaria accettazione nel dover fare, anche, qualche inevitabile rinuncia. Questa energia, inoltre, ama il riserbo e non le luci della ribalta o la gente che applaude al vostro passaggio. Ecco, perché sarà spesso una corsa solitaria. Si dovrà utilizzare altresì, come carburante, la parsimonia: come nella salita a piedi, distribuendo bene le forze.
Se utilizzerete gli schemi cari a Saturno, come quelli appena descritti, la sua energia vi sentirà simile (Legge dell’Attrazione), meno faticosa di quanto pensiate. E saprà, nel tempo, ricompensarvi. Saturno premia, chi sa pazientare.
Giove “allarga”, Saturno “restringe”: perciò, quando Saturno transita su qualche punto importante della carta del cielo, non dobbiamo mai cercare di spingere l’acceleratore alla massima potenza: non lo abbiamo! Né lamentarci o implodere rabbia, se sul podio degli allori (benché i meriti, magari, non manchino) non si è ancora saliti. “Sii paziente, arriverà il tuo turno”, la risposta più adeguata da donare a se stessi!
Saturno detiene il compito di ristrutturare, per rinforzarla, la colonna portante del carattere (nel fisico, indica proprio la colonna vertebrale!) e regala esperienza. Perle preziose per sfoggiare, un giorno, la propria collana di maturità raggiunta. Ci mette alla prova, dandoci qualche volta pena e sofferenza, ma arriverà, il tempo per vedere riconosciuti gli sforzi!
Utilizzare una vibrazione diversa dalla sua (ad esempio fretta, impazienza, insofferenza, pensieri negativi, mal sopportare un carico maggiore sulle proprie spalle) vi indurrebbe ad affrontare la sua energia (tre anni all’incirca, il transito in ogni segno) in modo inappropriato.
La solitudine che caratterizza certe giornate, durante i suoi transiti (come in inverno, la sua stagione, ove nella natura regna il silenzio), potrebbe apparirvi tutt’altro che una costrizione, se saprete trasformarla in una sorta di vantaggio! Convincetevi che lo stare da soli, alcune volte, può divenire uno spazio vitale per riflettere, rigenerarsi, ascoltare se stessi. Non sarebbe lo stesso, se vi fareste vincere dalla desolazione di sentirvi soli: magari, perché è sabato sera e nessuno si è fatto vivo!
Le sue qualità più fredde, legate alla stagione che rappresenta, possono altresì abbassare il livello di sensibilità o produrre un senso critico glaciale, aspri giudizi (spesso, gratuiti) che rivolgereste a chi vi sta intorno per sfogarvi. E ciò, perché vi ritenete non gratificati come vorreste: non insistete, perciò, su ciò che non “lega” con la sua energia.
Vorrei citarvi ora un principio sacro, già presente in molti culti, come nel cristianesimo e nel buddismo: dobbiamo imparare a saperci staccare dalle cose, prima di riaverne delle altre.
Certo, spesso Saturno vuol dire tagliare qualche zavorra, troppo pesante per una salita a piedi… Specialmente durante i transiti di quadratura o opposizione (Saturno “di sopra”) al vostro Sole natale. Ma ne nascerà anche un bilancio veritiero, e alla fine vi sentirete più forti dentro, consapevoli, maturi.
Saturno, detentore del tempo passato, riporta facilmente in luce pure le vecchie amicizie (trigono di Saturno a Mercurio natale, una lettura possibile), o vi sorprenderà piacevolmente, grazie a un “ex” che rispunta dai tempi della scuola, magari tramite Facebook (ad esempio con Saturno trigono al Sole di nascita, se siete delle gentili signore)!
Come avrete potuto comprendere, la sua energia è sì severa, ma anche prodiga di qualità che vi migliorano, che rinforzano la colonna portante della volontà, che vi arricchiscono di “esperienza”. O di gradevoli sorprese… che rispuntano dal passato.
Rossana Bergonzi
Estratto dal libro Evoluzione dello Zodiaco.
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