Il karma non deve essere recepito come un castigo, come una sfortuna, perché altrimenti questo sarebbe un atteggiamento negativo di resistenza e di sofferenza assolutamente inadeguato, ma come un’opportunità di cambiamento, di evoluzione.
Il concetto di karma, correttamente inteso, si riferisce all’azione, all’attività, al principio di causalità, agli effetti risultanti da un’azione. Il karma è uno dei meccanismi basilari per il funzionamento della vita come noi la conosciamo, affinché essa accada. Ogni azione, ogni causa, porta a un effetto che diviene a sua volta una causa che genera un altro effetto e così via. Quindi, karma non come punizione, come molti erroneamente pensano, ma come compito, come lezione da imparare.
Nel caso in cui si parli di karma relativo a un’incarnazione, ci si riferisce alle lezioni da imparare in quella incarnazione. Per cui, nascere in una famiglia specifica, in un luogo ben preciso, in un contesto sociale di un certo tipo, e ricevere particolari condizionamenti (religiosi, scolastici, ecc.) significa essere nelle condizioni adatte per fare quelle esperienze che fanno parte del nostro destino e che porteranno ad avere una maggiore armonia, una maggiore realizzazione e consapevolezza.
Quando […] si parla di karma totale residuo impersonale, accumulato nelle vite precedenti, e che dovrà essere affrontato e superato in vite future, ci si riferisce al karma che indica la direzione, il percorso evolutivo personale che riguarda la propria funzione, nell’evoluzione generale della vita, che alla fine porterà alla realizzazione del Sé. Quindi, questo compito da svolgere da un lato comporta una parte di fatica, di difficoltà e di sofferenza, di eventuali traumi e a volte anche di perdite, ma dall’altro lato è un modo per imparare, affrontando la realtà, osservando quel che succede, a comportarsi in una maniera consapevole. Tutte queste prove, questi problemi, dovrebbero spingere la persona a rendersi effettivamente cosciente, a stimolare la sua comprensione, in sintesi, a raggiungere una vera coscienza di sé.
Per esempio, ipotizziamo che una persona debba confrontarsi con il karma del possesso, cioè con il possesso delle cose, degli oggetti o delle persone, allora si scontrerà con l’essere a sua volta posseduto e reso schiavo da altri, oppure, con la perdita di oggetti, di cose, di appoggi, ecc. Si troverà in una situazione di disagio dalla quale dovrà cercare di uscire. Pertanto, la soluzione positiva sarà da un lato di essere libero, dall’altro di non vincolare e non essere vincolato da possessi. Sarà allora una persona in grado di vivere con poco, in maniera parca, felice e soddisfatta in maniera essenziale, o potrà essere una persona generosa, gentile, disposta ad aiutare gli altri, non attaccata ai propri possedimenti, ma capace di goderne assieme agli altri, una persona che riuscirà a creare un’atmosfera di benessere e di soddisfazione, e che con il suo esempio spingerà anche gli altri a essere generosi e magnanimi.
Da quanto detto si evince che il karma non deve essere recepito come un castigo, come una sfortuna, perché altrimenti questo sarebbe un atteggiamento negativo di resistenza e di sofferenza assolutamente inadeguato, ma come un’opportunità di cambiamento, di evoluzione. Si tratta di affermare: questo è il mio “problema”, cerco di risolverlo, e una volta che l’avrò superato mi sentirò meglio.
Le esperienze vissute e superate da una persona sono fondamentalmente soggettive e, una volta risolte, danno una nuova forza e la consapevolezza sufficiente per non dovere più incontrare resistenze in quei settori della vita, mentre per altre persone che non fanno lo stesso tipo di esperienza possono rappresentare difficoltà apparentemente insormontabili. In ogni modo, il karma si presenterà meno problematico da vivere, se ognuno di noi accetterà quanto la vita gli propone e cercherà dentro di sé le chiavi per risolverlo, attingendo al suo profondo sentire che lo connette con l’Assoluto.
Estratto dal libro Numerologia Esoterica Spirituale di Giorgio Picchi, a cui rimandiamo il lettore che desiderasse approfondire tramite la numerologia il proprio tipo di bagaglio karmico e le energie che caratterizzano la sua vita attuale.
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