Grazie Universo

La gratitudine più grande, che dovremmo esprimere quotidianamente, andrebbe rivolta all’Universo, per tutto ciò che abbiamo, per la nostra realtà, per ciò che siamo… Articolo di Jose Maffina

 

Quando siamo deboli e fragili l’aiuto degli altri è una manna dal cielo. Ci solleva e ci fa sentire che siamo sostenuti, in questo caso ci viene facile esprimere la nostra gratitudine.

Tuttavia molte volte diamo per scontato ciò che gli altri fanno per noi, anzi non ce ne accorgiamo proprio. Il pranzo servito in tavola, la biancheria stirata e lavata, la commissione alle poste, tanti piccoli gesti che si perdono nella quotidianità. Per tutte queste cose non diciamo mai grazie. Per assurdo, se qualcuno ci aiuta economicamente, cominciamo a evitarlo, e nemmeno ci passa per la testa di esprimere apertamente la nostra gratitudine. Il codice della cornetta ci ricorda invece che la comunicazione ci deve essere, il grazie deve essere esplicitato. La gratitudine è un’energia potente che ci rinforza, ci sorregge nella scelta della felicità. Mantenere nel nostro cuore la gratitudine per tutto ciò che gli altri hanno fatto per noi, alimenta la nostra Luce interiore.

Se facciamo un esame della nostra vita possiamo elencare tutte le persone che lungo il cammino hanno compiuto azioni che ci hanno agevolato, forse senza alcun sacrificio, a volte con grande sacrificio. La nostra gratitudine dovrebbe essere inossidabile, inattaccabile dal tempo e dalla vita, perché alberga profondamente dentro di noi. Ma la gratitudine più grande, che dovremmo esprimere quotidianamente, andrebbe rivolta all’Universo, per tutto ciò che abbiamo, per la nostra realtà, per ciò che siamo.

Ci allontaniamo dalla felicità quando pretendiamo ciò che vorremmo, se gli altri non lo fanno o non ce lo danno ecco che ci arrabbiamo. Le aspettative che abbiamo, misurate con il nostro metro, sono sempre deludenti, ed è per questo che la gratitudine nasce spontaneamente per ciò che arriva sulla nostra strada, senza che lo abbiamo preteso.

L’esercizio di gratitudine parte dalla felicità per ciò che abbiamo, quando arriva altro è sempre un di più, una maggiore abbondanza, non qualcosa che colma un vuoto. Perché se lo viviamo così, vuol dire che nel momento stesso in cui lo otteniamo non sentiamo un appagamento, ma solo un riempimento momentaneo. Infatti, molto spesso, subito dopo c’è sempre un altro vuoto da colmare.

Un esercizio che consiglio sempre, per aprirci alla gratitudine, è quello di andare a letto pensando alla nostra vita e dicendo dal profondo del nostro cuore: “Grazie Universo”. Questo rito è da fare anche al mattino, magari durante la nostra meditazione; pensando alla giornata da affrontare, diciamo: “Grazie Universo”. C’è chi lo ha scritto e attaccato alla porta del frigorifero, bene in vista, così da leggerlo in continuazione.

Jose Maffina

Estratto dal suo libro I codici della felicità (Anima Edizioni)

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