L’anima attiva gli atomi della materia e ci connette a tutti i livelli più sottili. Essere anima significa essere vivo, e oggi più che mai è imperativo uscire dalle possibili proiezioni illusive che si possono presentare durante uno stato di non-presenza… Articolo estratto dal libro Be Vibe – Coscienza intuitiva di Stefano Russo
Il mondo umano, animale e vegetale hanno in comune il sistema cellulare e tutto è fatto della medesima sostanza atomica: ENERGIA. In un atomo, che si può dire sia il minimo e il massimo aggregatore, lo spazio vuoto interno è del 99,9 % circa, mentre la materia creata dal movimento di protoni e neutroni, con gli elettroni in rotazione costante, crea un moto la cui motrice vibratoria differenzia un essere dall’altro: tutto è materia vibrante a frequenze differenti.
Il diapason mi ha sempre appassionato nella sua espressione vibratoria come metafora perfetta. Come un diapason l’essere umano vibra, creando un campo energetico detto torus di circa 3,5 metri di raggio attorno a sé. L’unione, l’intersezione e la sovrapposizione di tutti questi campi vibrazionali creati da ogni singolo essere compone campi energetici in perenne movimento fino a che l’energia esiste.
Dalla mia mania di trasformare ogni cosa nasce questo esserino mutante [NdR. Vibe, che ha la forma di un diapason] che mi ha accompagnato per tutta la mia esperienza esplorativa della creatività, espressa dall’essenza e dagli input più autentici che prendono forma, linee e colori incondizionatamente. “Incondizionatamente”, come AGAPE, parola che amo (e non è casuale che significhi amore incondizionato): diviene quindi espressione creativa.
Noi siamo come dei diapason creativi che modulano sinfonie straordinarie. Il nostro organismo cellulare si rigenera di continuo, vecchie cellule muoiono al cospetto di quelle nuove che si ricreano ogni secondo della nostra esistenza.
Quando lo decidiamo, questo sistema orchestrale permette di innescare l’inizio di un processo di trasformazione energetico pilotato da noi stessi. La creatività che nasce imbevuta di agape è come un respiro di ossigeno puro, diretto alle cellule che si rigenerano per muovere il corpo nella sua interezza espressiva.
Tutto comincia da qui: il punto esatto dove avviene la scintilla della nascita della vita. Il bagliore, il flash di luce, il primo input di elettricità che accende la macchina del corpo e avvia i processi del ciclo vitale dell’uomo. Le nostre cellule si nutrono di luce e suono e vibrano di tutte le frequenze a cui le sottoponiamo.
L’alimentazione e l’ambiente sono fondamentali quanto il pensiero, però per ottenere il vero salto qualitativo, dobbiamo intraprendere un processo più delicato e non visibile all’occhio nudo.
Parlo di una vera e propria inversione di tendenza da esseri influenzati da parte di un sistema che ci induce falsi desideri e bisogni che ci portano a vivere in uno stato di apparente realtà, in favore di uno stato di allineamento percettivo e di una sincronicità mente-corpo-anima. Uno stato dove il nostro organismo si focalizza esclusivamente sull’essenza di ciò che veramente siamo e sentiamo nell’intimo profondo del nostro sé, rimodellandone tutti i livelli.
Dal punto di vista psichico, nell’eliminare i molti narcisistici che ci tormentano nella dualità e nella molteplicità per arruolarne uno soltanto, cioè l’Io autentico che si relaziona con il sé direttamente, senza mediazioni.
Fisicamente, nel coordinare i movimenti posturali, la respirazione e mantenendo un’alimentazione più alcalina possibile.
Dal punto di vista dell’anima, nel comprendere intrinsecamente che non esiste maschile e femminile. Internamente, possediamo un bilanciamento perfetto che viene rivelato nel momento in cui cessiamo di vivere nel binomio causato dalla dualità.
L’anima attiva gli atomi della materia e ci connette a tutti i livelli più sottili. Essere anima significa essere vivo, e oggi più che mai è imperativo uscire dalle possibili proiezioni illusive che si possono presentare durante uno stato di non-presenza.
La consapevolezza del contatto con l’anima crea un vivere effervescente e iridescente. La sincronicità dei nostri elementi, la consapevolezza stessa e la presa di coscienza ci danno il perfetto input per una creazione cellulare sana e ricca di cellule creative, dinamiche, reattive e connesse con il Tutto.
Se diventiamo dei diapason creativi e vibriamo di meraviglia, siamo pronti per alimentare e interscambiare energie pure e scintillanti nel concepimento di qualunque cosa desideriamo creare. L’autenticità dell’input assicura l’autenticità dell’output.
Stefano Russo
Dal libro Be Vibe – Consapevolezza intuitiva
Immagine by Stefano Russo
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