Erica F. Poli presenta il progetto audio Auto-ipnosi Trasformativa 2, disponibile a questo link.
Argomento
Anche in queste tracce, come nella versione 1, ipnosi e trasformazione sono intimamente connesse. L’immaginazione che viaggia nella trance ipnotica è accesso al profondo, è mobilizzazione di risorse inconsce, è possibilità di trasmutazione di vissuti, memorie e convinzioni limitanti, è innesco di emozioni che dinamizzano l’energia e possono sbloccare passaggi ostruiti, favorendo il libero flusso della forza vitale.
L’auto-ipnosi è uno strumento molto potente di crescita personale, che fa leva proprio sulla possibilità di un percorso interiore, autonomo, in relazione intima con il sé, modulabile secondo le personali esigenze di ciascuno e contemporaneamente in costante evoluzione secondo un apprendimento spontaneo che cresce esperienza dopo esperienza.
In fondo la trance è un fenomeno naturale, connesso intimamente alla natura umana capace di immaginare e sentire, e l’auto-ipnosi, se praticata con regolarità, può schiudere a chiunque le porte del proprio profondo, con giovamenti significativi sul benessere complessivo psicosomatico.
Dopo Auto-ipnosi – Cocreazione di un cambiamento, Auto-ipnosi Quantica e Auto-ipnosi Trasformativa 1, Erica Francesca Poli ha preparato una nuova collezione di tracce ipnotiche, anche fruibili singolarmente, tutte dedicate alla trasformazione interiore e alle sue dinamiche, attingendo tanto dalle tradizioni antiche, come quelle ermetiche e misteriche, quanto dalle ultime frontiere della scienza, come la teoria polivagale, la musicomedicina di risonanza e la biologia quantistica.
In questo nuovo progetto le peculiarità sono in particolare la scelta di proporre tracce molto corpose quanto a durata, in modo da favorire una trance più profonda e intima e una ricerca molto precisa delle sonorità che accompagnano ogni singola traccia, svolta dal musicista e filosofo Antonello Raggi, con lo specifico intento di scegliere frequenze ad hoc per singoli passaggi ipnotici o frequenze in risonanza con l’intera trance, al fine di favorire in un piano di percezione acustica profonda l’accadere dei passaggi che la trance evoca e intende indurre.
Si tratta dunque di una vera e propria sinergia di immagini, parole e suoni, volta ad accrescere l’efficacia dell’esperienza auto-ipnotica stessa. La scelta delle frequenze deriva da una ricerca di musicomedicina di risonanza che Erica Francesca Poli porta avanti da anni e ha trovato corrispondenza nella ricerca di Antonello Raggi sul piano sonoro.
Un progetto innovativo, profondamente sinestesico, per una trasformazione profonda, nella bellezza, nell’intimità.
Tracce
A.I.T.2 #1 – La forza della fragilità
La trance guida alla scoperta della forza che è insita nell’esperienza, di consueto invece temuta, della fragilità.
Fragilità come vulnerabilità, come possibilità di essere attraversati e segnati dal sentire, come qualità di ciò che riceve impressioni e porta i segni del vissuto. Fragilità come attribuito profondissimo della forza più grande, quella che ammette il dolore, la paura, il bisogno, ma proprio perché li ammette e li accoglie, li travalica.
D’altronde è di un autore dolente ma intenso come Cesare Pavese, una delle più belle definizioni dell’amore vero: il sentirsi amati proprio nella vulnerabilità, amati nelle ferite, amati perché non intoccabili e insensibili e al contrario senzienti e pulsanti.
Questa qualità non ha nulla a che fare con la debolezza, è piuttosto attributo di autenticità e declinazione di umanità. È garanzia di trasformazione, poiché solo quel che si lascia colpire può plasmarsi, solo quel che muore a se stesso può rinascere.
Prendendo così ispirazione dalla metafora del seme che deve rompersi per poter germogliare e diventare in futuro albero, anche il viaggio sonoro che accompagna le parole, è stato prodotto generando pattern frattali simili a quelli su cui si sviluppa la crescita delle piante. A questi si aggiungono campionamenti di suoni acquatici trasposti verso il basso, secondo l’intento di far scendere l’acqua sottoterra per nutrire e rendere possibile la trasformazione.
Durata: 43:32
A.I.T.2 #2 – Il ricordo del futuro
La trance si prefigge l’intento di favorire l’immersione in quella concatenazione che, dalla biografia alla genealogia, risale ai primordi della nostra esistenza, dove le radici si intrecciano fino ad apeiron, l’indeterminato, la notte del tempo da cui in fondo tutti proveniamo e a cui forse torneremo. E questo viaggio, oltre il ricordo cosciente e oltre l’inconscio individuale, verso l’inconscio transpersonale, fino alle matrici primigenie che respirano in noi, si prefigge di condurre al nucleo del nostro “esserci”, al ritrovamento di una connessione profonda con l’Essere che si faccia risorsa primordiale per il nostro procedere del qui ed ora e del futuro.
Attraverso passaggi genealogici, attraverso l’immaginario dei genitori ideali, attraverso il riconoscimento della schiera degli antenati come fondamento nutritivo su cui posare l’inizio dei propri passi, la trance guida alla trasformazione dei codici di appartenenza all’origine e alla riparazione della relazione con la genealogia. Ecco che dunque il sogno che siamo e che anima la nostra identità sin dall’inIzio e forse anche prima del prima del nostro concepimento, può essere supportato da un popolo di individui la cui identità riposa, intrecciata in molteplici piani, nel nostro stesso DNA.
Sotto il profilo della ricerca sonora che accompagna la trance, il Brown Noise o rumore marrone che viene ad accompagnare la traccia, prende il nome dal moto browniano ed è un tipo di rumore aleatorio che può favorire il sonno, il rilassamento e la capacità di concentrazione. Percettivamente è simile per certi aspetti a un suono di fiume che scorre o a quello del vento e va quindi a collocarsi, insieme al rumore bianco e al rumore rosa, in quella famiglia di suoni che richiamano quanto udito dal feto nel grembo materno.
Durata: 36:58
A.I.T.2 #3 – Camminando nuovi passi
Dopo aver attraversato, accolto e abbracciato la vulnerabilità, e dopo aver attuato una profonda riconnessione con la linea genealogica, giunge il tempo di sperimentare un nuovo inizio.
Si tratta di attingere ad un nucleo unico, irripetibile ed originale del sé: la fonte della propria identità, la nota fondamentale che dovrebbe poter risuonare nell’azione. Questo codice originale si ritrova in indizi della prima infanzia, in talenti innati e spesso dimenticati o semplicemente in ciò che regala gioia e appagamento di per sè, al di là della logica dell’utile e dell’opportuno.
Camminare nuovi passi è una sfida, ma è anche bellezza, avventura, creatività. Significa aprirsi all’infinito che vive in noi. Ne è simbolo la Fenice, emblema della vita che risorge dalle proprie ceneri, icona alchemica di risurrezione.
Sotto il profilo della ricerca sonora, in un cerchio che si chiude idealmente attorno al tema del Sé, esplorato anche in Auto-ipnosi Trasformativa 1, si fa ritorno alle sonorità dei diapason di Xosar, accordati sulle frequenze Solfeggio e trattati elettronicamente in modo da suggerire l’idea del fuoco, seguendo la metafora della Fenice.
Durata: 39:36
Durata totale: 2.00:06
N.B. I contenuti di queste tracce audio non devono intendersi come sostitutive ad alcun intervento medico o psicoterapeutico e non devono essere utilizzate in casi di disturbi mentali senza la previa approvazione del medico curante.
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