Conferenza di Shahruz Rouholfada, autore del libro Biologia del denaro – Come governare il flusso della ricchezza partendo dai vissuti emotivi, disponibile a questo link.
Sabato 4 febbraio 2023 Shahruz Rouholfada conduce il seminario “Biologia del denaro 1.0”. Per maggiori info vai a questa pagina.
Temi trattati nel video:
Shahruz Rouholfada è da sempre uno studioso di spiritualità e tecniche olistiche. È un esperto di psicosomatica, simbologia, dinamiche di branco ed aziendali. Nel 2010 fonda a Padova la scuola di Biologia karmica. Fanno parte della sua formazione seminari di PNL, costellazioni familiari e decodifica biologica. Attualmente lavora come life coach e formatore.
Il libro “Biologia del denaro” si pone l’obbiettivo di offrire gli strumenti per capire le dinamiche che stanno alla base dei principali conflitti legati al mondo dei soldi.
Si parla di biologia perché il denaro è la risultante simbolica di qualcosa di molto più antico; è un mezzo di scambio che l’umanità utilizza da migliaia di anni. Prima c’era il baratto e ancor prima il saccheggio, la guerra di conquista; ciò di cui si aveva bisogno si prendeva con la forza. Dunque, il denaro è solo il nome che oggi diamo a qualcosa di molto più antico, e questo qualcosa è la nostra energia aggressiva.
Il denaro è lo specchio della nostra energia. La visione classica del denaro è materialista; generalmente viene visto dalle persone come il mero effetto di scambi e compravendita. I periodi economicamente buoni si alternano a periodi meno buoni, con sfide e difficoltà a livello collettivo; ma non per tutti va ugualmente. Spesso si pensa che nella vita, per fare soldi, basta avere delle ottime competenze e capacità, ma purtroppo da sole non bastano. Siamo infatti condizionati da insegnamenti inefficaci e credenze comuni che ci sono state inculcate durante l’infanzia che ci bloccano e ci impediscono di far fluire la nostra energia.
Nella fase in cui ci si trova di fronte all’obbiettivo, la principale difficoltà che si riscontra quando si vuole fare soldi è il dover fare i conti con il proprio permesso emotivo. Si sa perfettamente cosa fare eppure si è paralizzati dalla paura. Paura non di fallire, ma di farcela, perché realizzando un desiderio ci troveremo inevitabilmente ad avere una serie di ripercussioni naturali, percepite come negative, che chiunque abbia già percorso il cammino dietro di noi si è trovato a dover fronteggiare. È necessaria una certa forza psicologica per sopportare le difficoltà che si possono avere quando, ad esempio, bisogna interfacciarsi con dei clienti o dei colleghi sgradevoli o poco gentili.
L’autore cita la sua esperienza diretta con la gestione di un’attività imprenditoriale che aveva avviato in passato ma che è fallita per diverse motivazioni, tra cui il suo terrore verso i clienti stessi.
Bisogna, dunque, come prima cosa, superare le proprie paure e mettersi in gioco.
Per emergere economicamente è necessario comprendere che nulla è gratis. Il denaro è sforzo, tempo, energia. È un peccato perdere il proprio tempo e quello degli altri. Un’altra cosa da non sprecare assolutamente è l’energia, l’impegno. Il denaro è uguale a tempo ed energia, si tratta di un’equivalenza e sono interscambiabili. Non esiste nessuno che non abbia almeno una di queste tre cose, vanno solo convertite.
Quando ci si trova in un periodo di forte disagio economico, tendiamo a lasciarci andare alla disperazione, a concentrarci sul prendere più che sul dare. Si diventa così aridi di cuore che non si contribuisce più al flusso d’amore. Essendo l’amore una forma d’energia, quando diamo amore facciamo fluire anche il denaro.
La paura blocca il flusso e quando si ha paura non si pensa più a donare, ma si entra in “modalità di sopravvivenza“, un’emergenza che, in natura, dovrebbe durare poche ore o un paio di giorni; in questo caso si tratta di emergenze simboliche economiche prolungate nel tempo e ci si perde in un vortice di stress, negatività e sconforto.
Il denaro non segue le logiche comuni, non ha referenze, è consapevole ed è fonte d’energia. Molto spesso le persone hanno paura di fare soldi, provano senso di colpa al solo desiderarli, ci si sente cattivi verso chi non ne ha. Certo, l’iniquità sociale e la povertà sono fenomeni che non dovrebbero manifestarsi, ma in nessun caso è colpa di chi possiede del denaro.
Se divento più ricco non sto rendendo qualcuno più povero, non sono cattivo.
Il denaro non è una torta: se ne mangio, non vuol dire che qualcun altro ci ha perso. Nel modo spirituale-energetico la torta è la manifestazione della limitatezza del nostro modo di vedere il mondo.
La persona ricca è quella che prova del piacere a trasferire la ricchezza, a farla fluire.
Chiunque può avere accesso al denaro, imparando a padroneggiare il flusso della ricchezza.
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