L’autrice presenta e introduce il “Voice Dialogue”, un percorso di scoperta e di presa di coscienza delle nostre parti interiori, spesso nascoste ma non per questo meno influenti nelle dinamiche della nostra vita…
É il metodo della costellazione dei sé: utilizza la scoperta e l’incontro con le proprie parti interiori, va direttamente al cuore dei problemi e ne velocizza la soluzione. E’ stato ideato da una coppia di psicoterapeuti americani, Hal e Sidra Stone, negli anni ’70. Queste due meravigliose persone ci hanno dato un efficace strumento di scoperta degli aspetti che giocano a favore o contro i nostri obiettivi e il nostro stare bene.
Siamo come un grande mosaico di cui conosciamo solo poche parti che, nel linguaggio del Voice Dialogue, vengono definiti “sé” . Quando usiamo la parola “io” ci riferiamo in realtà ai cosidetti “sé primari” ossia quelle parti di noi che si sono strutturate già dalla prima infanzia con l’intento di proteggerci e farci accettare dagli altri. A questo scopo si sono nutriti dei credo familiari e culturali,cercando di farceli osservare.
Nel team dei sé primari troviamo, per citarne alcuni: Il Protettore, quella parte di noi che ha l’intento di proteggerci e di farci seguire le regole della famiglia (che possono essere molto diverse per ogni nucleo familiare) e quelle della società in cui siamo nati.
Il Critico, quella parte che ci critica in tutto, dal corpo, a come ci comportiamo, a quello che diciamo; inoltre ci paragona agli altri sempre a nostro sfavore. Ci critica per farci essere perfetti, inattaccabili, in modo da essere accettati, o amati, o per raggiungere il successo, ma di fatto ci distrugge e mina fortemente l’autostima.
L’Attivista, la parte legata al fare; che ci vuole super efficienti, perché ha timore che altrimenti non saremmo accettati o considerati oppure che sentiamo la solitudine o cadiamo in depressione. Così facendo crea ansia, stanchezza, senso di impotenza. È capace di rovinare ogni momento di riposo ricordando tutte le cose da fare.
Il Gentile o compiacente che si struttura quando, ancora piccoli, scopriamo che abbiamo un buon ritorno se siamo carini, sorridenti e compiacenti.
Nel loro intento protettivo, questi sé hanno “tolto di mezzo” molte altre nostre parti, i “sé rinnegati”. Tra questi troviamo i sé vulnerabili (es. il Bambino), i sé istintuali, i sé intuitivi. Queste parti rinnegate racchiudono qualità e limiti che non sappiamo di avere e che influenzano fortemente la nostra vita sentimentale, l’area professionale e la salute.
Il Voice Dialogue ci fa conoscere tutte queste parti, il loro funzionamento e come ci influenzano, arrivando a strutturare un centro, l’Ego consapevole, che è in grado di gestirle e renderle disponibili nei modi e nei tempi adeguati ai nostri bisogni. Diviene così il direttore della nostra orchestra interiore, di cui sa riconoscere e gestire gli strumenti. Il Voice Dialogue è uno straordinario metodo di sviluppo di consapevolezza e crescita personale; nel farci diventare più consapevoli di ciò che siamo, può aiutarci nel processo di cambiamento e miglioramento..
Lascia un commento con Facebook