Tutti posseggono il “sesto senso” ma pochissimi lo usano e lo sviluppano…
Tutti hanno potenzialmente il “sesto senso” ma solo in pochissimi lo usano o lo sviluppano. Sarebbe utilissimo per la nostra vita. Sbloccare e utilizzare questa innata capacità è possibile, e ci permetterebbe di migliorare in ogni aspetto, a cominciare dalle relazioni personali, nel lavoro e in ogni altro ambito. Fare questo è tutt’altro che diventare dei “fenomeni paranormali”. Invece significa riuscire a sfruttare pienamente le potenzialità che abbiamo, diventare chi siamo veramente, la migliore versione di noi stessi: il meglio che possiamo essere.
Nel corso degli anni ho imparato a sviluppare il sesto senso, grazie all’aiuto di ottimi maestri, incontrati in giro per il mondo. Qui voglio condividere alcune idee essenziali per cominciare.
Cosa può ostacolarci?
Partiamo dal fatto che la vita odierna è così frenetica, piena di impegni e di attività, per cui è veramente difficile fermarsi, rilassarsi e mettersi in ascolto di se stessi. Questo è un primo motivo per il quale in molti non riescono affatto a sperimentare e sfruttare il loro sesto senso. Se continuiamo a viaggiare sempre ad alta velocità, non siamo in grado di cogliere le sottili sensazioni, impressioni, coincidenze, brevi pensieri apparentemente irrilevanti, con cui li sesto senso si manifesta. È come andare in auto sempre in quarta o in quinta, senza mai rallentare, scalare in prima o in seconda, o fermarsi. Ovviamente nessuno vorrebbe un’auto senza la possibilità di cambiare marcia, ma oggi tendiamo a vivere la vita proprio così, solo ad alta velocità. Questo tende a escludere le possibilità del sesto senso.
Altro fatto che ostacola è la poca fiducia e abitudine a sfruttare le risorse inconscie. C’è ancora paura e diffidenza verso l’inconscio, forse perché si è legati a vecchie concezioni. Oggi invece sappiamo che l’inconscio è, piuttosto che un calderone di emozioni irrisolte, di istinti negativi e pericolosi, un grande contenitore di risorse inesplorate da scoprire e sfruttare. Inoltre, l’abitudine a privilegiare la logica e la razionalità, fino al punto da negare o sminuire l’utilità di altre risorse, come quelle inconscie, intuitive e non razionali, rende più difficile valorizzare il sesto senso.
Quindi il primo consiglio a chi è interessato a usarlo è valutare questi aspetti. Controlla se nel tuo caso la situazione è favorevole o meno. Poi possibilmente modifica le abitudini e le convinzioni (che quasi sempre sono inconsapevoli) che potrebbero ostacolare.
L’enorme valore del sesto senso è dare molte risorse per superare i problemi che dobbiamo affrontare. Spesso sono difficili perché il nostro stato emotivo è agitato, affrettato, tutto il contrario della lucida serenità che favorisce il sesto senso e che permette di trovare soluzioni. Tendiamo ad avere una visione limitata del problema, perché ci mancano informazioni e non riusciamo a vedere diverse prospettive. Per questo ci sentiamo impotenti e incapaci. Ciò riguarda ogni situazione, dal lavoro alla famiglia, alla ricerca di un partner, alla situazione finanziaria. Imparare a sfruttare il sesto senso porta in uno stato emotivo più centrato e lucido, che ci fa percepire più informazioni su persone, situazioni, eventi.
Un’altra enorme potenzialità di questo percorso è aiutarci a comprendere chi siamo veramente, qual è la nostra essenza, il nostro vero spirito. Ci aiuta a essere veramente noi stessi, molto più autentici in ogni situazione. Questa crescita personale implicata nello sviluppo del sesto senso porta a chiarire la propria missione o scopo di vita. Sono tutte risorse utilissime per affrontare le difficoltà della vita, ma anche utili a goderci di più ciò che di buono la vita ci riserva.
Francesco Martelli, autore del libro Il Sesto Senso
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