Il linguaggio di Dio

 

Intervento di Hubert Kölsch al convegno “Voci dei Mondi” (Milano, febbraio 2014)

Hubert Kölsch è autore del libro Dio risponde sempre

 

Tra gli argomenti del video:

Il linguaggio di Dio è davvero speciale ma anche molto semplice.

Una delle Leggi di Dio è che non accetta lo spreco di energia.

Un’altra Legge è che prima di ottenere quello che desideriamo, dobbiamo risolvere i nostri blocchi.

Dio è incredibilmente paziente.

Cos’è la fiducia? Si può comprare da qualche parte? L’abbiamo mai vista? … La fiducia è la cosa più importante, ma dove si trova?

Lavorare con Dio significa accettare qualunque cosa le persone facciano o dicano, perché sono parte di Dio.

Gli angeli sono di aiuto nel realizzare la nostra vita, ma lavorare con Dio richiede di vivere una vita interiore di amore senza eccezioni.

Parlare il linguaggio di Dio significa ricordare di essere una parte di Dio, come tutto il resto.

Lavorare con Dio significa non giudicare. E non è che sia facile.

Quando siamo in pace con gli altri, nella nostra vita accadono moltissime cose.

Quando incontriamo un blocco, se lo spingiamo, rischiamo di peggiorarlo. Cosa fare allora per scioglierlo? … Niente! Se non facciamo niente, Dio ci può parlare e dare le informazioni. Ma se restiamo lì a spingere, è impossibile per Dio e per gli angeli lavorare con noi.

Se si vuole una risposta da Dio, il primo punto è: imparare a fare niente. Secondo: arrivare a essere in pace con la situazione, così come è.

In qualunque situazione difficile siamo, allora non facciamo nulla, accettiamo la situazione, chiudiamo gli occhi, e per cinque minuti ripetiamo “Dio risponde sempre” e poi lasciamo andare. Dio troverà il modo di rispondere.

Senza eccezioni, Dio ci dà ma vuole qualcosa in cambio: si tratta della nostra evoluzione personale, della nostra coscienza, e la nostra pace interiore.

Dio può fare tutto eccetto una cosa: portare a compimento la nostra vita. Ognuno di noi ha un compito che solo noi possiamo realizzare.

Quando vogliamo cambiare vita, è un po’ come ordinare una nuova cucina. Per poterla ricevere, dobbiamo prima sbaraccare i vecchi elettrodomestici. Ma spesso non siamo disposti a lasciar andare il vecchio e ci lamentiamo che non arriva il nuovo. Ma se non facciamo spazio, il nuovo non potrà arrivare.

Se abbiamo ordinato un cambiamento nella nostra vita, abbiamo la certezza che Dio ci ha sentito, e a quel punto nella nostra vita arriva il caos, ma noi non lo accettiamo.

Consiglio: ordinare una cucina per volta, e non insieme agli altri locali della casa 🙂

 

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